Capitolo 18

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"Ti prego...Salvalo...E' tutto ciò che ho!"

Ti prego

Salvalo

E' Tutto ciò che ho

...

Salvalo

...

E' tutto...

...

...

Salvalo 

"Dannata gioventù ignorante! Spostati accidenti..."

Nonostante il tono del riccio fosse duro, le mani che accompagnarono a terra Luke erano gentili e morbide, come quelle di una mamma che ti raccoglie dopo una brutta caduta dalla bicicletta e che mentre ti riaccompagna a casa tutto sanguinante e in lacrime ti fa la ramanzina del secolo.

Con un movimento superò il biondo, muto e attonito ai piedi del letto e si avvicinò al rosso, steso e delirante.

"Micheal..? Mi senti?"

Una leggera increspatura si riconobbe tra le mille rughe che deformavano il volto affaticato del chitarrista quando aprì debolmente le palpebre.

In quell'unico gesto era intrisa tutta la fatica, il dolore, la vergogna e il pentimento che neppure una sola persona avrebbe mai potuto provare ma che il rosso sentiva per quella situazione.

"Forte e chiaro capitano..."

Un'ombra oscurò per un attimo lo sguardo limpido e fiammeggiante di Harry, ma si affrettò a replicare

"Ora ho bisogno che tu mi dica chiaramente di cosa fai uso, la quantità abituale di sostanza e dove tieni l'occorrente per ucciderti pian pianino!"

Un pallido sorriso fluttuò sulle labbra ceree di Micheal più simile ad un fantasma che a qualcosa di vivo e reale nel nostro mondo.

Due lacrime chiare e brillanti come stelle scivolarono dagli occhi d'un verde appassito e un poco, la corazza di rabbia del riccio s'incrinò.

"So che è difficile amico, ma devi permettemi d'aiutarti. Per te, per lui.."

Un lampo di...paura? attraversò il viso di Micheal che per un momento trovò la forza di sollevare di qualche centimetro il capo fino a intravedere il ciuffo biondo del compagno.

Un gemito strozzato gli scivolò tra le labbra quando si lasciò ricadere senza forze sul materasso

"Ti prego Harry...Lui no..!"

Il riccio non era più certo che tutto quello che brillava e scivolava lungo volto pallido del rosso fosse sudore, ma non si oppose.

Comprensivo, chinò il capo e senza guardarlo neppure negli occhi, si abbassò per sollevare Luke, crollato a terra come una marionetta senza fili.

Lo sentì dibattersi come un pesce e calciare come un canguro, ma questo finchè non lo depositò fuori dalla porta della stanza e la richiuse davanti a sè.

Poi sentì solo i tonfi di un corpo che sbatte con forza su di una parete resistente, ma li ignorò mentre faceva dietro front.

"Harry apri questa dannata porta!"

..

"Harry!"

...

"HARRY!!"

"Nella mia valigia..nella tasca interna.."

Mentre Harry rovistava rapido, udì i rumori all'esterno farsi sempre più flebili mentre i respiri di Micheal sempre più pesanti e faticosi.

Smoke on the water - Muke/LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora