Capitolo 12

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Dei tonfi pesanti risuonavano nell'aria immobile e fredda della stanza vuota come arieti contro un muro.

Barricato nel bagno, Micheal non sentiva niente.

Non sentiva le urla.

Non sentiva i pugni sulla porta.

Non sentiva neppure il dolore colare lungo le dita affusolate e bianche.

Micheal non sentiva niente.  

Con lo sguardo sgranato scivolò lungo la figura riflessa nello specchio e immobile davanti ai suoi occhi.

La maglia ancora sollevata sul fianco

Cos'hai fatto?!

Deglutì

Improvvisamente, con un fitta, il cuore prese a battergli ad un ritmo incredibile, come se avesse dovuto recuperare i battiti lasciati indietro da una velocità troppo tranquilla e sentì tutto.

e per Micheal fu semplicemente troppo.

POV ASHTON

Calum era semplicemente arrabbiato.

Se di semplicemente si poteva parlare...

Lo aveva rincorso perchè sapeva sarebbe stata la cosa giusta da fare e quando l'ebbe raggiunto fece solo ciò che Liam aveva fatto con lui poche ore prima

Lo strinse a se sentendolo crollare, spezzarsi e ricomporsi e lo lasciò solo quando ebbe vomitato tutta la rabbia, frustrazione e astio che marcivano dentro lui.

Lo aveva consolato o solo illuso?

Sarebbe davvero andato tutto per il meglio come gli aveva sussurrato tra i capelli o erano appena all'inizio di un burrone dentro cui si sarebbero presto dissolti come nebbia al vento?

Per natura tendeva ad essere ottimista.

La fortuna era una ruota e sarebbe girata prima o poi, bastava solo aspettare.

Era difficile però convincersi di qualcosa quando neppure lui per primo ci credeva, ma con Micheal in panchina, Luke-incognita e Calum in crisi isterica era esclusivamente Ashton che avrebbe dovuto sostenere il peso di tutto e tutti.

Sarebbe stata una fatica immane, ma avrebbe resistito tutto il tempo neccessario affinchè i suoi compagni si riprendessero.

Ognuno di loro lo avrebbe fatto per gli altri, ne era sicuro.

Uno spiraglio di luce eruppe dalle nubi scure e pesanti che gli gravavano sull'animo e percepì l'inizio di un sorriso nascergli sulle labbra, mentre sosteneva Calum lungo il corridoio per tornare nella loro camera.

Si, ce l'avrebbero fatta 

Poi un suono agghiacciante galoppò lungo il corridoio, rimbalzando come una pallina impazzita fino ad investirli

Non ci sarebbero stati raggi di sole per loro.

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Donnine!!!! Buongiorno!!!!

Allora, lasciatemi innanzitutto la possibilità di scusarmi, per due motivi principalmente:

- Il tempo che ci ho messo ad aggiornare: fottutamente troppo se messo in relazione col parto stitico che vi ho piazzato. Ho avuto tre esami in università e visto che sono una studentessa modello, mi sono ridotta a studiare tutto negli ultimi giorni prima degli esami...pessima cazzo...

- questo capitolo: non mi piace. perchè pubblicarlo? perchè ho bisogno di un capitolo-transizione come questo e cancellarlo per riscriverlo sarebbe solo controproducente visto che l'ho già riscritto 2 volte e non essendomi ancora disintossicata da reazioni chimiche e trigonometria, questo è il massimo che ho potuto fare nelle mie condizioni.

Vi chiedo mille e mille volte ancora perdono.

Sono una delusione per voi che vi aspettate qualcosa di quantomeno decente e invece vi beccate solo sto schifo...

che merda...mi vergogno da morire...

giuro che appena torno a casa butto giù qualcosa di molto migliore e pubblicherò sicuramente entro stase.

Quindi stay tuned e giusto per deviare l'attenzione da sto cagotto su qualcosa di più eccitante:

che ne pensate della storia dei Tweet??

Ditemi le vostre opinioni :)

Smoke on the water - Muke/LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora