Capitolo 17

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"Come hai detto scusa?"

Il sibilo basso e rabbioso del riccio perforò i timpani di Luke peggio di un grido, di uno sparo e desiderò urlasse, saltasse, lo picchiasse addirittura piuttosto che stesse silenzioso ed immobile al centro della stanza, come una colonna di marmo inamovibile e pericolante.

"Ho detto che Micheal soffre di depressione e dipendenza da farmaci ansiolitici, Harry!"

"E dimmi, mi hai chiamato in piena notte per farmi una dichiarazione spassionata su quanto sia imbecille e irresponsabile il vostro stupido chitarrista?!"

Quello per il biondo fu peggio che ricevere uno schiaffo in pieno viso da una mano completamente ingioiellata.

Rimase semplicemente lì, a occhi spalancati e con la bocca dischiusa in completa balia della rabbia schiumante del maggiore, incapace d'articolare o emettere suoni d'alcun genere.

Ok, forse non voleva davvero vederlo agitato e arrabbiato

"I-Io-"

"Tu cosa, Luke? Quando pensavi di dirlo a qualcuno di maturo abbastanza da aiutarvi prima di questo?!"

Il pugno grande chiuso a stringere il colletto della maglia grigia e sgualcita del biondo soffocava come se Harry avesse il suo collo stretto tra le falangi e non solo uno stupido pezzo di stoffa.

"Perchè se vuoi saperlo, piccolo ignorante, il tuo adorabile fidanzatino è in crisi d'astinenza da chissà quale...merda! E dimmi principessina, come pensi di aiutarlo? Dichiarandoti ancora con un bel discorsetto strappalacrime?? Mmh??"

No, decisamente. 

Harry arrabbiato non voleva visto

"I-Io pensavo-"

"Ti dico io cosa pensavi!"

Il ringhio terrificante che il riccio gli fece infrangere a pochi centimetri dalle labbra lo disidratò di ogni tipo di energia, desiderio, ambizione e si lasciò semplicemente trascinare come una bambola di pezza al capezzale di Micheal.

Micheal che se ne stava in un bagno di sudore

Agitato

Tremante

La pelle delle tempie era pallida e tirata sul reticolo bluastro formato delle vene, qualche millimetro più in profondità e delle profonde occhiaie nascondevano il bianco caratteristico della carnagione del rosso, più simili a buchi neri che a qualsiasi altra cosa.

Le labbra screpolate e pallide erano serrate in una linea dura che a tratti scompariva nella forza che i muscoli della mascella e della mandibola esercitavano sulle due arcate di denti, che quasi scricchiolavano tanta era la tensione.

Le lunghe dita poi se ne stavano chiuse a pugno, sulle lenzuola, comandate dai muscoli delle braccia ora solcate da vene grosse come corde e arrotolate attorno agli arti come cappi al collo di un condannato.

Il petto si abbassava e alzava ad un ritmo semplicemente inumano.

Oggettivamente sarebbe stato impossibile che il cuore reggesse a tanto sforzo.

Ma Micheal è giovane, sta bene! Può farcela!

Un lampo nella sua mente

Un suono acuto

Delle grida

Poi una linea, verde come gli occhi di Micheal e piatta...e lunga...come la vita quando se ne va.

Un tremito lo percorse da capo a piedi.

Il cuore di Micheal si era già fermato una volta..

Perchè non avrebbe potuto rifarlo??

Mentre le lacrime solcavano il suo viso, lui percepì solamente il dolore del fuoco infernale che brucia, sfregia, corrode.

Più simile ad un ammasso di alghe alla deriva, viscido e disgustoso, solo le forti braccia di Harry lo tenevano insieme.

Udì lo sforzo dei polpacci mentre le ginocchia cedevano e la vergogna cadere su di lui come la cenere aveva ricoperto pompei e tutti i suoi abitanti di pietra fumante.

"Ti prego...Salvalo...E' tutto ciò che ho!"

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Insultatemi ma vi mollo qui per oggi @.@

Ditemi cosa ne pensate e anche se saranno minacce di morte, vedete che siano fantasiose e vi darò il seguito entro poche ore è.é

Sennò...

RIMARRETE NELL'ANSIA!!

MUAHAHAHAHAHAH

*si avvolge nel mantello e scompare in una nube di pipistrelli*

Smoke on the water - Muke/LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora