<Jimin, va tutto bene?>
<Certo, é...solo un po' di stanchezza.>
Sta mentendo.
<Sicuro? La tua sembra più di semplice stanchezza.>
<Certo, stai tranquillo. Sono stato troppo sui videogiochi la scorsa notte.>
Non gli credo.
<Allora, Hoseok, cosa ti serviva?> si rivolge al rosso sviando la conversazione.
Non conosco Jimin, non conosco le sue abitudini e nemmeno i suoi piaceri, ma so quando una persona sta mentendo e lui sta nascondendo qualcosa.
Non voglio ficcanasare nella sua vita, di conseguenza non gli faccio altre domande che nella mia testa continuano ad aleggiare, ma un giorno gli chiederò cosa succede.
<Ci aiuterai con i problemi di cuore tra questa testa di cazzo e l'altra testa di cazzo?> risponde Hobi alla domanda di Jimin.
<Dovrei aiutare due teste di cazzo?>
<Io non sono una testa di cazzo, lo é solo Taehyung.> replico.
<Sì Jungkook, ci crediamo.> dice Hobi con un leggero tono sarcastico.
<Quindi? Cosa volete che faccia?> domanda il biondo.
<Io volevo solo fare un'uscita tra amici, magari anche conoscerti meglio. Quello con le cattive intenzioni é Hobi.> indico il maggiore accanto a me.
<Le mie non sono cattive intenzioni! Comunque, volevamo sapere un po' come funziona la testa di Taehyung, almeno...sapere se funziona.> ridacchia Hobi.
<Prima devo sapere come funziona la mente di Jungkook per darvi qualche consiglio.> dice Jimin rivolgendo lo sguardo verso di me.
<Jungkook, evita di scrutarmi. É tutto nella norma.> continua.
Spalanco gli occhi in seguito alla sua uscita. Ha capito che ero rimasto fermo alla conversazione di prima. Questo ragazzo non é da sottovalutare, bisogna tenere la guardia alta se non si vuole finire distrutti da tutte le rivelazioni che potrebbe farti, semplicemente guardandoti.
Iniziamo a camminare senza una meta.
Una semplice passeggiata tra amici fatta per parlare.
<Allora, dimmi un po'...se ti dico "Taehyung", quali sono le tue sensazioni?> mi chiede Jimin.
<Le mie sensazioni?>
<Sì. Cosa provi quando ti dico il suo nome? Sii sincero, nessuno ti giudicherá.> mi rassicura spronandomi a parlare.
<Non penso di sentire chissá che cosa.>
<Menti.> dice il biondo appena finisco di parlare.
<Tu stai mentendo.> continua.
<Perché dici che sta mentendo?> domanda Hobi sporgendo la testa oltre di me per guardare Jimin.
<Appena gli ho nominato Taehyung, lui ha leggermente sbarrato gli occhi, le sue pupille si sono allargate e le sue sopracciglia hanno avuto un piccolo corrucciamento.> dice tutto ciò come se fosse normale, come se guardasse questo tipo di persone ogni giorno.
Non mi sono nemmeno accorto di avere avuto questa reazione. Sono stati minuscoli dettagli che Jimin ha notato e che tutti avrebbero dato per scontato.
<É incredibile come il nostro corpo reagisca a certi stimoli senza la nostra consapevolezza. Jungkook, posso vedere le tue reazioni, ma non i tuoi sentimenti. In realtá, molte volte nemmeno noi stessi vediamo i nostri sentimenti, ma fai uno sforzo e dimmi esattamente cosa provi quando vedi Taehyung.>
La veritá é che non so nemmeno io cosa provo. É tutto così confuso.
<Non lo so.> rispondo abbassando lo sguardo sull'asfalto.
<Che vuol dire "non lo so"?> mi chiede senza confusione nel suo tono.
<Non so nemmeno io cosa provo. Odio? Attrazione fisica? Rabbia? Piacere? Non ne ho idea. Quando lo vedo da lontano, provo una piccola ansia. Quando mi scruta con i suoi occhi, mi viene voglia di essere sbattuto al muro da lui. Quando lo vedo interagire con i miei amici, vorrei solo picchiarlo. Quando fa lo stronzo infantile, ho il pensiero di spaccargli il cranio. E quando ce l'ho davanti, ho voglia di baciarlo.> spiego non curandomi di niente. Ne di risultare volgare, ne di sembrare un pazzo.
<Bella merda! Siete incasinati entrambi.> parla Hobi ridacchiando.
<Hoseok ha ragione. Posso dirti di continuare a tenergli testa e fargli capire cosa vuole. Provocalo, fai lo stronzo e trattalo sia bene che male. So che é incasinata come cosa, ma ti aiuterá.> mi consiglia il biondo.
<Non puo' andare da lui e dichiararsi come un adolescente normale?> domanda Hobi.
<Taehyung ti sembra un adolescente normale? E poi nemmeno Jungkook sa quello che vuole, quindi vedranno di scoprirlo da soli, provocandosi a vicenda e odiandosi.> risponde Jimin.
Era un piccolo fare saccente quello che ho visto?
Rimaniamo fuori per ancora un'ora, conoscendoci e ridendo. Tranne Jimin, lui si limitava a sorridere con le guance tirate.
Cosa puo' essere successo tra la scorsa notte e oggi pomeriggio da renderlo così? Lo conosco da un giorno, ma in quel poco tempo ho potuto capire che tipo di persona é Jimin. Eppure ora non sembra lui, non é lui.
<Ora scusate, ma devo tornare a casa. Ho delle faccende da sbrigare e sono leggermente in ritardo. Ciao ragazzi.> si congeda il biondo incamminandosi verso la parte opposto al nostra senso di marcia.
<A domani, Jimin!> urla il maggiore sventolando la mano verso Jimin.
Anche io e Hobi ci avviamo verso casa.
<La prossima volta vedi di dirmi le tue intenzioni.> lo riprendo scherzosamente e sorridendo, una volta davanti al mio vialetto.
<Se te le avessi dette non saresti voluto uscire.> ridacchia strofinando una mano sui capelli.
Ci salutiamo e apro la porta, salutando i miei genitori e togliendomi le scarpe.
Forse dovrei chiedere a Jimin il numero di Taehyung.
[Mi sta, sempre meno, piancendo scrivere in prima persona. Non so descrivere bene, mentre in terza persona scrivo forse fin troppo. Penso che il capitolo successivo lo scriverò nell'ultimo modo citato, dato che é anche un capitolo importante e voglio che sia scritto bene.]
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First · VKOOK
FanfictionJungkook é un ragazzo di 16 anni costretto a cambiare scuola,andando in quella dei suoi tre migliori amici, per "vari problemi". Quí sperimenterá per la prima volta esperienze che non si sarebbe mai immaginato di sperimentare. ·Smut;fluff· -Vkook ...