Premessa: il capitolo che leggerete, é scritto in terza persona, dato che é abbastanza profondo e ha, al suo interno, avvenimenti abbastanza delicati. Fatemi sapere se vi può interessare il continuo della storia scritto in questo modo, oppure, dopo questi due capitoli, tornare a leggerla in prima persona.
Buona lettura :D-----------------------------------------------------------
Dopo aver salutato Jungkook, Jimin si avviò verso casa sua.
Non sarebbe mai voluto tornare, ma i posti dove stare erano praticamente nulli e l'idea di rivedere Taehyung non lo entusiasmava più di tanto.
Gli aveva detto più volte di non parlare dell'argomento più letale per lui, nemmeno accennarlo, eppure il castano decise che in quel momento non gli sarebbe importato nulla dello stato d'animo del suo migliore amico.
Anche solo abbozzare quel tema lo distruggeva dentro.
Tutto per colpa sua, solo ed esclusivamente per colpa sua. Un'imprudenza che si porterá dietro per tutta la vita, segnata nella sua persona.
4 anni prima
L'ennesimo giorno di scuola era finito. Il quattordicenne Jimin rischiava di ripetere l'anno e la madre, di certo, non era di gradimento.
Innumerevoli assenze, materie calanti e una condotta sconsiderevole, questo era Jimin.
Si divertiva a bullizzare uno più grande, ma più piccolo di corporatura e carattere, per il solo piacere nel farlo. Si puo' dire che ci si sfogava su quel ragazzo. Quando era frustrato, lo insultava. Quando era arrabbiato, lo picchiava. Così da due anni, per il solo piacere di farlo.
<Hai presente l'alunno sottomesso da Park?>
<Oh sì, quello che non parla mai.>
<Ha deciso di cambiare scuola. Ora come fará il povero Park?>
<Giá. Ora, senza il suo giocattolino, come conterrá la rabbia?>
Un giorno arrivò alle sue orecchie che quello stesso ragazzo cambiò scuola. Il suo giocattolino e anti-stress preferito, se ne era andato.
Su chi si sarebbe scaricato?
Lui non era propriamente una persona calma. Era incline a scaldarsi facilmente, per le cose più inutili, quindi un manichino da boxe gli permetteva di tenere un minimo i freni tirati.
Ma ora?
Tornò a casa, più incazzato di quanto non lo fosse giá.
Come si era permesso di cambiare scuola? Come aveva osato?
La testa nera di Jimin sembrò essere diventata un ammasso di Vantablack, stessa cosa fecero gli occhi.
Ignorò le urla della madre e sbatté la porta della camera appartenente a lui e al fratellino di dodici anni.
Suo fratello era così dolce, sensibile ed empatico che sembrava più maturo della sua giovane etá.
![](https://img.wattpad.com/cover/179836157-288-k99461.jpg)
STAI LEGGENDO
First · VKOOK
FanficJungkook é un ragazzo di 16 anni costretto a cambiare scuola,andando in quella dei suoi tre migliori amici, per "vari problemi". Quí sperimenterá per la prima volta esperienze che non si sarebbe mai immaginato di sperimentare. ·Smut;fluff· -Vkook ...