Aggiornamento a sorpresa :3
Se tutto va bene d'ora in poi aggiornerò sia lunedì che giovedì. Incrocio le dita
____________________I giorni erano passati velocemente, senza che Jimin se ne rendesse nemmeno conto.
Aveva sentito spesso Yoongi per telefono, gli aveva scritto vari messaggi confermando indirettamente che volesse davvero stringere una buona amicizia con lui, e in qualche modo Jimin si sentiva inusualmente calmo e rilassato quando parlava al maggiore.
Manteneva sempre quel tono di voce basso e caldo che faceva scogliere tutta l'ansia accumulata nel petto durante la giornata, facendolo distrarre per un po' dalla realtà.
Il locale era rimasto chiuso durante quel periodo per restauri, e ciò aveva contribuito a calmarlo, ma allo stesso tempo l'aveva anche messo in agitazione; se era chiuso non lavorava, e se non lavorava non guadagnava, e lui aveva terribilmente bisogno di soldi.
Aveva passato tutte quelle giornate mangiando il meno possibile, nella speranza di riuscire a tenere da parte tutto il guadagno che aveva messo da parte, ed era uscito spesso per distrarsi.
Tre giorni dopo, però, il locale aveva riaperto, e Jimin era tornato alla sua quotidianità.
In quel momento sedeva nella sua stanza, agitato fino al midollo, con una voglia matta di piangere. Odiava stare lì, odiava la sua vita e odiava se stesso.
Non riusciva a credere di essere caduto così in basso, anni prima non avrebbe mai potuto nemmeno immaginarselo.
Per Hoseok, per Hoseok, lo faccio solo per Hoseok si ripeté come una preghiera in testa, infilandosi i vestiti che gli erano stati dati dal suo capo per quel giorno: un paio di calze a rete, con una gonna nera molto leggera sopra. Niente sotto, ciò gli era stato specificato.
Come ogni volta, si sentiva troppo scoperto. Non gli piaceva mostrarsi apertamente in quel modo così volgare. Lui non era così, non lo era mai stato e mai lo sarebbe stato.
Odiava avere centinaia di occhi famelici puntati addosso.
Sospirò, uscendo dalla stanza prima di scoppiare a piangere, e raggiunse gli altri.
Come ogni volta, la musica cambiò, e con essa anche le luci, dando il via alla loro lenta coreografia attorno al palo.
Dall'esterno nessuno avrebbe notato la vergogna di Jimin; si muoveva in un modo così sinuoso e perfetto da sembrare indifferente a tutto.
Mosse lentamente i fianchi, guardando molti uomini seduti nel locale in volto, mordendosi il labbro con fare provocatorio, e come la volta precedente, incrociò quegli occhi tanto scuri quando belli, che stava lentamente imparando a conoscere.
Yoongi era di nuovo lì, e appena vide che Jimin si era accorto della sua presenza gli sorrise. Un piccolo sorriso carico di tristezza e compassione, ma anche di supporto.
Non conosceva bene il minore, aveva avuto modo di parlargli solo di recente, e dovevano ancora approfondire la loro conoscenza, ma ciò che aveva potuto intuire era che il ragazzo fosse incredibilmente fragile e sensibile, forse fin troppo, niente che avesse a vedere con il Jimin che vedeva in quel momento, quello che ballava con disinvoltura una coreografia al palo, mezzo nudo, mentre lanciava occhiate maliziose al pubblico affamato del suo corpo.
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breathin •yoonmin•
FanfictionCOMPLETATA Dove Jimin e Yoongi, ex compagni di scuola, si rincontrano dopo anni e anni nello strip club dove Jimin lavora come spogliarellista