okay, vi avverto: questo capitolo è
s p a z z a t u r a. vi chiedo scusa per com'è scritto, dato che è quasi illeggibile, ma vi chiedo di perdonarmi. in questi giorni ho perso la cognizione del tempo, ho spesso mal di testa, e non riesco a buttare giù due righe sensate....correggerò questo obbrobrio al più presto, promesso. spero vi piaccia in ogni caso. grazie di sopportarmi💓
_____________________________La piccola vacanza era terminata, e per i giovani era arrivato il momento di tornare a casa. Yoongi e Jimin salutarono gli amici del primo, salirono nell'auto, e in qualche ora tornarono nella loro monotona e noiosa città. Sì salutarono, sentendo già la mancanza l'uno dell'altro. Avevano passato giorni bellissimi assieme, e l'idea di stare lontani non rendeva felice nessuno dei due.
Jimin, però, promise al maggiore che il prima possibile avrebbe lasciato il suo lavoro, e che poi sarebbe andato a vivere da lui, come gli aveva promesso. Sarebbe andato tutto bene.
La prima cosa che il ragazzo dai capelli biondi fece una volta rientrato nella sua angusta abitazione fu uscire nuovamente, dopo essersi fatto una calda doccia, dato che voleva andare a trovare il suo migliore amico. L'aveva sentito in quei giorni, ma non era abituato a stare lontano da Hoseok per così tanto tempo, e gli mancava come l'aria.
Non prese l'autobus, si era già fatto troppe ore di macchina, e aveva le gambe completamente addormentate, quindi preferiva di gran lunga camminare e sgranchirsi i muscoli, nonostante le temperature fossero molto basse.
Camminò lentamente con le mani in tasca, e la cerniera del giubbotto tirato su fino a coprirgli metà viso. Il marciapiede era completamente coperto di neve, ormai calpestata numerose volte. In loro assenza aveva sicuramente nevicato, altrimenti non ce ne sarebbe stata così tanta. Yoongi era fortunato a vivere fuori città, pensò il minore; lui poteva guardare la neve cadere con dolcezza al suolo, e dato che non veniva calpestata da nessuno rimaneva intatta, bella, e scintillante finché non si scioglieva da sola.
Una decina di minuti dopo arrivò davanti alla piccola casa di Hoseok e della sua famiglia. Salì i tre piccoli scalini che conducevano all'ingresso e suonò il campanello in metallo. Sentì il suono metallico e strillante di esso rimbombare all'interno dell'abitazione, seguito dalla voce della signora Jung che annunciava di andare ad aprire.
Quando la porta si aprì non fece nemmeno in tempo a parlare che si trovò avvolto dalle magre braccia della madre del migliore amico. "Jimin, caro! Che bello vederti! Vieni, entra, che fuori fa freddissimo. Come hai passato il Capodanno?" gli chiese, mentre lo accompagnava all'interno. Lo avvolse un tepore meraviglioso, e alle narici gli arrivò un delicato odore di biscotti appena sfornati.
"Bene, a dir la verità. È stato diverso dal solito, e divertente." rispose, ricordandosi le morbide labbra del maggiore sopra le sue, e le sue braccia che lo avvolgevano in una confortante stretta mentre facevano l'amore. Arrossì, sorridendo tra sé e sé. Distolse lo guardo per togliersi la giaccia, sperando che il rossore dipinto sulle sue paffute guance sparisse in fretta. Già gli mancava Yoongi.
"Sono felice che ti sia divertito! Hoseok mi ha detto che hai passato questi giorni con Yoongi. Sta bene anche lui?" chiese la donna. Jimin annuì, accennando un sorrisino...innamorato. La signora lo notò, ma non disse niente per non metterlo in imbarazzo.
"Vado a chiamare Hoseok, che mi aveva chiesto di preparargli un the. Ne vuoi un po' anche tu?" domandó, appoggiando la teiera fumante sul tavolo della cucina, con accanto lo zucchero. "Beh, non mi dispiacerebbe un the, fuori faceva davvero freddo, e ho l'impressione di avere tutti gli organi congelati."
STAI LEGGENDO
breathin •yoonmin•
FanfictionCOMPLETATA Dove Jimin e Yoongi, ex compagni di scuola, si rincontrano dopo anni e anni nello strip club dove Jimin lavora come spogliarellista