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“Le pizze!" disse il più grande ad alta voce, rientrando in casa con due cartoni di pizza che emanavano un buonissimo odore, ordinati a domicilio una mezz'oretta prima.

Jimin, che stava riempiendo di coccole e dolci bacini il cane di Yoongi guardò il più grande sedersi accanto a lui e poggire i cartoni sul tavolino in vetro di fronte al divano.

Prese delicatamente l'adorabile cucciolo e lo appoggiò nello spazio libero rimanente sul sofà, in modo da poter mangiare senza rischiare di combinare casini.

“Ormai penso che quel cane sia più affezionato a te, rispetto che a me" mormorò il maggiore scherzoso, nascondendo un sorrisino beffardo sotto i baffi mentre apriva uno dei due cartoni della pizze.

“Ma non è vero, hyung! Ogni volta che rientri in casa ti si attacca ai piedi e ti fa le feste! Sei un bravo padroncino" disse il più piccolo facendo il labbruccio, cosa che fece irremediabilmente sorridere Yoongi.

“Se lo dici tu, allora mi fido. Dai mangiamo, poi mi aiuti ad addobbare l'albero e a scegliere canzoni di natale carine da mettere durante il cenone" fece poi, afferrando una prima fetta seguito subito a ruota da Jimin.

Cenarono silenziosamente, concentrati su un canale televisivo casuale, che trasmetteva un film di Natale molto carino. Una volta finito presero insieme gli scatoloni di addobbi e il grande e rigoglioso albero dalla cantina.

Con un po' di fatica lo piazzarono nel bel mezzo del salotto, in modo che si vedesse ma che non desse fastidio.

“Okay" disse il corvino ansimando leggermente per lo sforzo, mentre apriva il primo scatolone. Ne estrasse una ghirlanda argentata abbastanza lunga da avvolgere tutto l'albero. “Tu inizia a mettere questa, io prendo le lucine e le palline che abbiamo comprato assieme e la stella da mettere in cima all'albero"  fece.

Il minore annuì con entusiasmo, afferrando la ghirlanda dalle mani dell'altro, e con un po' di fatica, data la lunghezza, iniziò ad avvolgerlo attorno all'albero, partendo dal basso verso l'alto, mettendosi in punta cercando di arrivare fino in cima, faticando comunque a raggiungerla. Saltellò, e alla fine ci riuscì. In quel momento gli sembrò di tornare bambino.

Yoongi ridacchiò, attirando la sua attenzione. Si girò indispettito, trovando il maggiore seduto tranquillamente sul divano intento a guardarlo con un sorriso a metà tra il divertito e l'intenerito in volto.

“Cosa ti ridi tu?" chiese, cerando di reprimere un sorriso. “Nulla. Sei solo...adorabile" fece spallucce il maggiore, senza levarsi il sorriso dal volto, sorriso che si allargò quando notò le guance di Jimin prendere colore, ed assumere un dolce rossore.

Anche quest'ultimo lo notò, in quanto subito si voltò verso l'albero, iniziando a sistemare fintamente la ghirlanda applicata pochi secondi prima, e facendo quindi ridere il maggiore, che si alzò dal divano prendendo le lucine da mettere sopra il verde abete.

“Cosa c'è? Sei carino" disse il maggiore guardando la schiena dell'altro, che cercava in tutti i modi di evitare il suo sguardo. “Non sono carino" mormorò poi, quasi non facendosi sentire dall'altro. “Hai ragione, sei carinissimo."

Hyuuuung!" sì lamento il biondo, coprendosi la faccia con le mani. Il maggiore lo guardò, sorridendo senza nemmeno rendersene conto. Jimin gli faceva battere il cuore come nient'altro aveva mai fatto in tutta la sua vita. La sua dolcezza lo rendeva debole, così debole che temeva di innamorarsene nuovamente. Ma forse era già troppo tardi.

breathin •yoonmin•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora