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“Arrivati." annunció Yoongi mentre parcheggiava la macchina. Jimin guardò l'ora constatando con sorpresa che erano quasi le due, e aveva addirittura ripreso a nevicare in maniera leggera. Scesero dalla macchina, tremando come foglie per via del freddo umido. Di giorno faceva freddo senza dubbio, ma la notte le temperature scendevano drasticamente. I due, infreddoliti, pregarono di essersi ricordati di accendere il riscaldamento prima di uscire di casa, ma ovviamente una volta entrati scoprirono che non era andata come desideravano.

“Cristo, che freddo..." brontoló Yoongi, accendendo sia il termosifone che la stufa a legna, per riscaldare il più velocemente possibile almeno il salotto. Il biondo si tolse la giacca e le scarpe all'ingresso, così come l'altro ragazzo, e corse su per le scale. Tornò giù con un piumone pesante avvolto attorno alle spalle come un mantello. Yoongi ridacchiò.

“Hey! Anche io ho freddo! Vieni qui." fece il maggiore, sedendosi sul divano. Jimin si avvicinò a lui lentamente, e una volta arrivato a pochi centimetri dall'altro si sentì afferrare per la vita, e si ritrovò a cavalcioni delle gambe dell'altro, stretto in un abbraccio improvviso, ma molto gradito. Nascose il viso nell'incavo del collo di Yoongi, scaldando la punta fredda del suo nasino sulla pelle ardente al di sotto dell'orecchio.

Il corvino sistemò meglio la coperta sulle spalle del biondo, avvolgendo completamente il minuto corpo del ragazzo. Avvolse la vita del più giovane con le sue braccia, baciandogli la nuca. Non tremavano più dal freddo, dato che stavano ricavando calore dai loro corpi stretti l'uno contro l'altro, dal piumone, e dalla stufa che aveva iniziato a fare il suo lavoro.

Jimin si sollevò leggermente, guardando in faccia il bellissimo ragazzo che lo teneva in braccio così dolcemente. Sollevò una mano e gliela appoggiò sulla gota, per poi farla risalire tra i capelli corvini e morbidi. Solleticò la rasatura al di sotto del ciuffo, che caratterizzava i capelli di Yoongi, e gli spostò le ciocche scure dal viso, per la seconda volta in una giornata. “Sei bellissimo hyung..." mormoró senza nemmeno rendersene conto. Quella dichiarazione gli uscì più che spontanea.

Yoongi arrossì leggermente, ma la penombra presente nella stanza gli permise di non farlo notare troppo. In risposta afferrò la nuca del biondo, avvicinando i loro visi e coinvolgendo così entrambi in un bacio bagnato, bisognoso e quasi disperato.

Jimin gli morse il labbro, leccando poi le sue labbra in maniera smaniosa. Fissò il maggiore da sotto la trama folta delle sue ciglia, sentendo il suo corpo prendere fuoco secondo dopo secondo. “Ora mi sto scaldando...tu invece?" ghignó il biondo, prendendo a dondolare lentamente i fianchi su quelli del corvino. Yoongi lo fissò perso, stringendogli i fianchi in maniera possessiva, e aiutandolo a muoversi contro il suo corpo. “Mh, diciamo di sì..." disse.

Yoongi si sporse verso l'altro, afferrò il retro della sua testa e gli baciò il collo lentamente, passando la lingua sulla pelle ardente del minore. Afferrò il suo lobo tra i denti, succhiandolo, sapendo quanto piacesse a Jimin e quanto lo facesse eccitare. “Non sei stanco? Sono le due passate, dovremmo andare a letto..." sussurró il maggiore all'orecchio di Jimin, che scosse la testa ad occhi chiusi. “No, non ho sonno, e si, dovremmo decisamente andare a letto, ma non per dormire..." la voce gli uscì più ariosa e rilassata del normale. Ormai non potevano lasciare le cose a metà.

“Non so se ne ho le forze, sai com'è...sono davvero stanco, Minie. Magari facciamo un altro giorno." disse scherzoso il maggiore, sollevando i fianchi contro quello dell'altro, che si fece sfuggire un primo gemito sommesso. “Oh, per favore. Piantala con questi giochetti..." ridacchió Jimin, mordendosi con forza il labbro per trattenere gli ansiti, quando Yoongi succhiò un lembo di pelle sul suo collo, poco sopra la clavicola.

breathin •yoonmin•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora