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scusate il ritardo, wattpad fa quello che vuole negli ultimi giorni.... buona lettura <3
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Jimin aveva provato a restare sveglio, ma alla fine era finito per appisolarsi sul sedile della macchina di Yoongi, stringendosi le braccia al petto come per scaldarsi.

Il maggiore non voleva svegliarlo, non in quel momento, e alla fine aveva deciso di cambiare strada e portarlo a casa sua, dato che non sapeva nemmeno il suo indirizzo. Se il minore, poi, gli avrebbe chiesto di poter tornare casa lo avrebbe riaccompagnato senza battere ciglio.

Percorse la strada del ritorno in completo silenzio, non accese nemmeno la radio per paura di disturbare il più piccolo che dormiva beato con il volto rilassato e la testa appoggiata al finestrino.

In venti minuti arrivò di fronte alla sua villetta, sospirando amareggiato all'idea di doverlo svegliare.

Jimin..." lo chiamò a bassa voce, e quando non ricevette risposta dall'altro che non fosse un mugulio, lo scosse delicatamente dalla spalla, vedendolo socchiudere le palpebre, e strofinarsele subito dopo con i suoi pugnetti chiusi. Era adorabile in quel momento.

“Mh...hyung.." borbottò con tono stanco, prima di guardarsi attorno do..dove siamo?"

Yoongi si slacciò la cintura, e Jimin fece lo stesso quasi di conseguenza. “A casa mia, Jimin. Ti sei addormentato e non sapevo dove andare...se non va bene posso riportarti in dietro..." spiegò, ma Jimin scosse delicatamente il capo, in segno di negazione.

“Va bene così hyung...hai già fatto tanto. Grazie" lo guardò riconoscente, ottenendo un dolce sorriso da parte di Yoongi. “Non c'è di ché"

Scesero dalla macchina, percorrendo il vialetto alberato che portava davanti a casa del maggiore, illuminato da dei piccoli lampioni posti lungo di esso.

Il più grande estrasse le chiavi dalla tasca e aprì la porta, invitando il più piccolo a seguirlo all'interno. Jimin si guardò attorno, ammirato dall'ordine e dalla bellezza della casa del suo hyung, e dei dintorni di essa. Era in campagna, circondata da grandi alberi e silenziosa, cosa quasi inusuale per lui che era abituato a vivere in un piccolo monolocale posto in centro città, in cui a qualsiasi ora della notte e del giorno c'era un frastuono fastidiosissimo.

Si tolsero le scarpe davanti alla porta, e le lasciarono lì, andando poi in cucina.

“Ti va un the?" domandò Yoongi iniziando ad armeggiare con delle padelline in acciaio, riempiendole d'acqua.

“Okay, ma solo se lo bevi anche tu" chiarì Jimin. Non voleva che Yoongi si disturbasse più di quanto stesse già facendo.

breathin •yoonmin•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora