Flebili e delicati raggi di sole mattutino penetravano attraverso le serrande chiuse, carezzando il dolce viso del ragazzo dai capelli biondi, morbidi e spettinati. Mugugnò, arricciando il nasino e strizzando gli occhi ancora chiusi, prima di socchiuderli con lentezza, vedendo per prima cosa il soffitto bianco della stanza. Si voltò pigramente, incontrando il viso del suo amante, ancora steso al suo fianco serenamente abbandonato al sonno.
Sorrise ancora assonnato, accoccolandosi maggiormente al petto del maggiore, portando pigramente una mano alla sua guancia morbida, passandoci lentamente le dita sopra, percorrendo il suo dolce profilo con quanta più delicatezza e amore possibile. Ammiro ogni più piccolo dettaglio del suo viso rilassato; dagli occhi dal taglio felino, al naso perfetto, fino alla bocca piccola ma carnosa, su cui passò due dita, ammaliato dalla perfezione di quel ragazzo. Non poteva ancora credere che, dopo tutti quegli anni passati a desiderarlo, fosse finalmente accanto a lui, dopo la notte più bella della sua vita.
Lo sentì lamentarsi nel sonno, prima di schiudere le palpebre e incrociare i loro occhi, avvolgendo subito la sua vita con le mani. Jimin nascose il viso nell'incavo nel suo collo, imbarazzato dell'essere stato colto in flagrante a guardarlo mentre ancora dormiva. Sentì le sue labbra poggiarsi sulla sua nuca, stampandogli un dolce bacio, e la sua voce roca e ancora addormentata emettere un “Buongiorno piccolo" che lo fece sperare di svegliarsi più spesso in quel modo.
“Buongiorno..." sussurrò a diretto contatto con la sua pelle, strofinandoci il naso contro e nascondendo un dolce sorriso timido ma felice. Non voleva abbandonare quell'armonioso nido d'amore che si erano creati tra le coperte, il mondo al di fuori di quella stanza era troppo crudele per lui, specie dopo che aveva sperimentato davvero cosa volesse dire sentirsi completamente felici, completi e amati.
Il maggiore, nel frattempo, non aveva mai smesso di accarezzargli la schiena dall'altro verso il basso, coccolandolo come se fosse il suo dono più prezioso, qualcosa da proteggere e preservare da tutto.
Passarono qualche minuto in quel modo, e quando il maggiore provò ad alzarsi dal letto Jimin si strinse maggiormente a lui, avvolgendogli il busto nudo con le sue braccia. Lo hyung ridacchiò, riniziano ad accarezzare i suoi capelli dorati. “Dovremo alzarci prima o poi, lo sai vero?"
“Sí che lo so." borbottò il più giovane, “ma sto così bene qui sotto le coperte con te." aggiunse poi. Yoongi s'intenerí.
“Anch'io. Facciamo così...possiamo fare colazione, poi magari stiamo sul divano a vederci un film, okay?" disse, cercando di trovare un compromesso. D'altronde nemmeno a lui dispiaceva tenersi il minore vicino ancora un po'. Quest'ultimo annuì, sbuffando, e pian piano entrambi sì alzarono dal materasso, mettendosi a sedere su di esso.
Il primo ad alzarsi in piedi fu Yoongi, e Jimin si sentì le guance in fiamme notando che il corvino fosse ancora completamente nudo dalla nottata, come lui d'altronde. Non aveva passato molto tempo a guardarlo la notte precedente, dato che aveva preferito perdersi nel momento, non prestando quindi molta attenzione al corpo del maggiore, ma in quel momento ispezionò ogni dettaglio del suo fisico. Passo lo sguardo sul suo bel viso, fino alle clavicole sporgenti, facendolo scorrere lungo il suo busto magro e le sue braccia con le vene in evidenza. Ammirò i lievi addominali, e sì, i suoi occhi curiosi si soffermarono anche sul suo membro. Arrossì ulteriormente, abbassando gli occhi alle coperte in cui era ancora aggrovigliato.
Lo hyung ridacchiò, squadrando il dolce visino arrossato del biondo. Sì, l'aveva guardato dall'inizio.
Era davvero adorabile, non c'era nulla da dire. “Sei imbarazzato Jiminie?" chiese con dolcezza, finendo comunque per ridere.
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breathin •yoonmin•
FanfictionCOMPLETATA Dove Jimin e Yoongi, ex compagni di scuola, si rincontrano dopo anni e anni nello strip club dove Jimin lavora come spogliarellista