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~non ho ricontrollato, quindi perdonate errori grammaticali e frasi strane. vi amo, muah. correggerò presto.~

“Non lo facevo da anni" disse Jimin, camminando assieme a Yoongi e agli amici di quest'ultimo verso una piccola pizzeria italiana all'angolo, che a detta di Namjoon, che aveva avuto il piacere di assaggiare la vera pizza napoletana in uno dei suoi tanti viaggi, era molto buona.

“Cosa?" chiese il maggiore, curioso, camminando al suo fianco.
“Uscire, cioè... uscire la sera con qualcuno e andare a mangiare qualcosa. Credo siano passati...almeno 3 anni dall'ultima volta." disse il biondo, guardando la punta delle sue scarpe.

“D'ora in poi ti porterò fuori spesso a cena, te lo prometto Jiminie." gli disse toccandogli dolcemente la mano, guardandosi attorno. Quando vide che i suoi amici non gli stavano guardando, e stavano andando avanti camminando verso la pizzeria senza più prestare attenzione a loro, attirò a sé il biondo, prendendolo per la vita.

Lo guardò negli occhi con un tenero sorriso, notando anche con il buio le sue gote diventare rossastre, e i suoi occhi illuminarsi, riflettendo ogni stella presente nel cielo sopra le loro teste. Il corvino si avvicinò notevolmente, poggiando le sue labbra sopra quelle del giovane, prendendo a baciarlo con trasporto.

Il biondino fu più che felice di ricambiare quel bacio tanto passionale, avvolgendo le braccia intorno al collo del ragazzo.

Per un secondo entrambi i ragazzi si dimenticarono di tutto, rinchiudendosi nella loro piccola bolla, in cui non c'era nessun altro se non loro e l'affetto che provavano l'uno nei confronti dell'altro.

Peccato che non erano davvero soli.

Appena sentirono applausi e versi di apprezzamento provenire dagli amici di Yoongi, i due sì staccarono, completamente imbarazzati e colti di sorpresa.

Bastaaaaaa voi due! Quelle cose potete farle in camera sta notte!" urlò Namjoon, mettendo le mani a coppa intorno alla bocca, a mo' di megafono.
Prometto che dopo non vi disturbo!" urlò Jungkook, ridacchiando, seguito dagli altri, che bonariamente gli stavano prendendo in giro.

Yoongi e Jimin non risposero, troppo in soggezione per proferire anche una singola e misera sillaba, e lasciarono che gli amici del castano continuassero a farsi beffa di loro, in modo leggero. Alla fine, finirono per ridacchiare pure loro.

Continuarono a camminare verso il ristorante, e quando arrivarono i ragazzi si stupirono di quanto particolare e artistico apparisse. Sembrava essere uscito direttamente da un film ambientato negli anni 70'. Ogni più piccolo dettaglio era curato e vintage, dal bancone ai tavoli in legno. C'erano delle vecchie slot machine, e un auto d'epoca messa in bella vista accanto all'entrata, per bellezza. Anche i camerieri avevano un look anni 70'. Sembrava di essersi tuffati direttamente nel passato.

Jimin stava amando quel posto, e Yoongi stava amando vedere quello sguardo vivace e curioso dipinto sul bel volto del ragazzo. Preferiva sicuramente vederlo così felice invece che guardate le sue guance morbide venir solcate da lacrime amare. In quel momento si disse che avrebbe fatto di tutto per renderlo felice.

Sì sedettero ad un tavolo e ordinarono delle pizze, chiaccherando del più e del meno. Gli amici del corvino sembravano sinceramente interessanti a conoscere Jimin, e a lui non faceva che piacere. Non si considerava una persona interessante; solitamente parlava poco, non riusciva ad esprimersi bene, e a volte gli pareva di sembrare disinteressato nei confronti degli altri. Non era affatto così, ma a primo impatto era quella l'impressione che lui pensava di dare. Non era colpa sua, però: faceva davvero tanta difficoltà ad aprirsi e fidarsi completamente. Con gli anni era diventato sempre più diffidente e schivo.

breathin •yoonmin•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora