"...Pronto?" chiese, poco convinta, con il bigliettino con su scritto il numero telefonico di Romeo in mano. Dall'altro capo del telefono si udì uno squillante "ciao!" e, dal tono di voce, intuì che aveva capito che era lei. Arrivò dritta al sodo, chiedendogli di uscire la sera, verso le sette, prendere un gelato e parlare, magari davanti al Colosseo. Romeo accettò allegro ed in breve riattaccarono.
Distesa sul letto cercò di pensare a cosa potesse aver fatto arrabbiare Axl, ma non le venne in mente niente di sensato.
Gli passerà...
Si disse, poi chiuse gli occhi e dormicchiò per un'oretta. Si era appena accorta di essere stanca. Tutte quelle giornate a vagare per Roma senza sosta l'avevano distrutta, ed aveva proprio una gran voglia di farsi una dormita.Nella stanza affianco, Axl stava telefonando ad ogni compagnia aerea presente sulle pagine gialle per trovare un volo disponibile per il giorno dopo. La ricerca fu ardua, ma riuscì ad accaparrarsi tre posti in prima classe di un volo diretto Roma-Parigi.
Stephanie non batté ciglio al comportamento di Axl. Era estremamente abituata a lasciar perdere con lui: quando non c'erano spiegazioni palesi per il suo comportamento era sempre meglio non indagare. Così iniziò a preparare le valigie, sfogliando un giornale di Vogue mentre si immaginava a fare compere a Parigi.
Greta stava accendendo la televisione quando sentì bussare alla porta. "Avanti" biascicò, facendo zapping tra le trasmissioni. La porta si aprì e la figura di Axl fece capolino sull'uscio. Lei spostò lo sguardo dalla televisione e gli sorrise, invitandolo con un gesto della mano ad accomodarsi. Lui si sedette accanto a lei sul letto, e la guardò armeggiare con il telecomando fino a quando non si voltò con uno sguardo interrogativo.
"Partiamo domani," le disse, abbozzando un sorriso di vittoria, "prepara le valigie."
Non seppe decifrare l'espressione di Greta. Era contenta? Delusa? Triste? Arrabbiata?
Sembrava quasi che qualcuno le avesse spiaccicato sulla faccia una torta di emozioni e le avesse lasciate tutte lì. Alla fine sorrise e spense la televisione, alzandosi dal letto ed iniziando a raccogliere le cose sparse per la camera.Ormai sul viso aveva stampato un sorriso a trentadue denti. Più immaginava di essere a Parigi, più le pareva impossibile una partenza così immediata. Era talmente contenta da essersi dimenticata di Romeo, mentre Axl la guardava saltellare da una parte all'altra della stanza piegando vestiti e riempiendo la borsa.
Gli venne quasi da ridere; sembrava una bambina a cui stanno per essere date le caramelle tanto era felice, ed Axl era contento si essere lui quello che le dava i confetti. La trovava estremamente carina mentre so fermava a pensare per cercare di capire cosa le mancasse, e che, non appena le veniva in mente schizzava in qualche direzione e raccoglieva trionfante qualunque cosa stesse cercando.
Stephanie non era affatto così, e questo lo infastidiva. Si, pensò che la sua futura moglie sarebbe dovuta essere decisamente più come Greta.
Venne riscosso dai suoi pensieri quando si accorse che stava già per chiudere la valigia. "Sei contenta?" Le chiese e subito dopo si sentì un perfetto idiota. Certo che è contenta, basta guardarla un secondo per capire che è al settimo cielo! Si disse, ma attese comunque una risposta. "Si! Non immagini neanche quanto!" Axl sorrise sornione, non trovando alcuna falla nel suo piano.
Si alzò dal letto e si avviò verso l'uscita, le fece un cenno di saluto con la mano e se ne andò.
Le ore scorsero celeri, ed in men che non si dica era già sera. Greta fu, per la prima volta in vita sua, indecisa su cosa mettere; alla fine prese dalla valigia una maglietta a righe bianche e bordeaux con le maniche a campana e dei jeans neri. Uscì dall'albergo in fretta, andandosi quasi a scontrare con Romeo, che sorrideva allegro mentre l'aspettava.
Quando la vide si avvicinò e le prese il viso tra le mani, sussurrandole dolci parole in italiano. Era bello poter sentire parlare la sua lingua natale, soprattutto ora che sapeva che tutto ciò sarebbe durato ancora poco.
La prese per mano ed iniziò a camminare, muovendosi per i vicoli di Roma come lei si muoveva tra quelli di Firenze. Passarono attraverso il Foro Romano ed in un tempo relativamente breve arrivarono al Colosseo. Poco prima si fermarono in una gelateria, ed arrivarono davanti all'anfiteatro con due grossi coni in mano. "Senti Romeo..." iniziò lei, mentre lui gustava il suo gelato senza prestarle troppa attenzione. "Domani parto" mugugnò, tenendo lo sguardo basso.
A Romeo quasi cadde il gelato di mano, e Greta potè giurare di aver sentito il suo cuore rompersi con un leggero crack. Gli spiegò che pensava sarebbe rimasta a Roma più a lungo, che era infinitamente dispiaciuta e che sarebbe tornata. Lui le sorrise, ancora un po' triste, e le mise un braccio attorno alla vita. "Godiamoci quest'ultima sera allora"
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ART-AXL ROSE
FanfictionCorreva l'anno 1993, in seguito alla fama ed all'uscita dei due nuovi album Axl si ritrova ancora una volta con un anello in tasca, diretto alla supermodella Stephanie Seymour, ma qualcosa andrà decisamente storto. Il suo lungo viaggio parte da Fire...