ART-AXL ROSE

capitolo trentesimo

New Haven era estremamente graziosa. Il concerto sarebbe stato lì e ci erano arrivati un giorno prima, più per comodità che per altro. Avevano lasciato i bagagli nell'albergo ed ora tutti si erano sparpagliati nella cittadina.

Duff, Slash e Matt non avevano perso tempo e si erano rintanati nel primo bar che avevano trovato, dando aria ai superalcolici e si, anche alla droga che si erano portati appresso.

Izzy se n'era andato di soppiatto, cercando di evitare i festaioli per starsene in pace e senza tentazioni. C'era voluto molto a disintossicarsi, ma era ben consapevole che ci sarebbe voluto molto poco per ricadere nel tunnel. Lo incrociarono una sola volta, mentre pizzicava le corde di una chitarra acustica in una caffetteria, con un gran numero di persone attorno.

Erano rimasti solo Axl, Doug e Greta. Il manager non voleva fare da terzo incomodo ed aveva proposto agli altri due di passare insieme la giornata. Greta si era rifiutata di lasciarlo completamente da solo, così ora erano tutti insieme. Ad Axl non dispiaceva la compagnia del suo vecchio amico, ma gli argomenti di conversazione scarseggiavano.

"Questa città è davvero deliziosa"
A New York ci sarà pure stata poco, ma per lei era decisamente troppo grande. Axl l'aveva portata un po' in giro, al MoMA, a Central Park, sull'Empire State Building, eppure non aveva chiara nemmeno una via di quel dedalo di strade che era New York.

New Haven, al contrario, era piccola e familiare. Era ben difficile perdersi e questo le piaceva molto.

Ad Axl non piaceva affatto. Gli ricordava Lafayette: stretta e spiacevole. Gli era impossibile camminare per due metri senza venire fermato da qualche ragazzina che urlava e pregava per una foto. Una dannatissima scocciatura.

Le cose da fare erano davvero poche e stavano via via diminuendo prima di pranzo, insieme anche agli argomenti di conversazione. Nessuno sapeva bene cosa dire e si limitavano a camminare in silenzio, facendo qualche commento di tanto in tanto, senza mai soffermarsi su questioni particolari.

Parlarono per di più del concerto. Greta era più che felice di assistere ed Axl era contento di saperla così entusiasta. Doug lo pregò di essere puntuale, avendo già preso fin troppe multe per i suoi ritardi e Greta promise, senza farsi sentire da Axl, che ci avrebbe pensato lei, avendo notato l'occhiata che Ax aveva lanciato al suo manager.

Lui la voleva nel backstage e lei non gli fece problemi, pensando che in ogni caso si sarebbe stancata molto di meno stando in disparte.

Quando vide un gruppo di ragazzi avvicinarsi verso Axl si allontanò un pochino, cercando di non farsi investire un'altra volta dalla folla.
Le cadde l'occhio su una piccola edicola, che aveva appesi tanti numeri di Rolling Stone. Era lei quella?

Prese in mano una rivista e frugò nelle tasche in cerca di soldi. Pagò il giornale e si mise a sfogliarlo. 'Axl Rose ha una nuova fiamma?'
Non sapeva perchè, ma le interessava sapere cosa avevano scritto su di lei. La foto doveva essere stata scattata pochi giorni prima, mentre erano seduti mano nella mano a Central Park.

Lesse con calma l'articolo e non si sorprese di trovare tanti epiteti coloriti. Allo stesso tempo le avevano dato il beneficio del dubbio, concludendo l'articolo con "Quella che tutti credevano una squillo potrebbe rivelarsi meglio del previsto, confidiamo tutti nel buon gusto di Axl." Gettò il giornale nel bottino più vicino ed attese che lui finisse di firmare gli autografi.

La sera aveva già dimenticato quello che aveva letto e stava con Axl nel suo camerino. Come promesso era arrivato puntuale, in effetti anche un po' in anticipo, ed ora lei leggeva con calma la lista delle canzoni che avrebbero suonato in serata. Lui si dondolava sulla sedia, senza prestare particolare attenzione a quello che faceva lei. Gli altri erano ognuno nel proprio camerino e nessuno sembrava in vena di parlare.

Greta guardò l'orologio che era appeso alla parete, poi guardò Axl. "Non dovresti iniziare a vestirti?" Gli chiese, vedendolo mezzo nudo sulla sedia. A lui scappò una risata, lasciò cadere la sedia e si sedette affianco a lei. Quando Axl rideva in quel modo sapeva di aver sparato una stupidaggine. "Che carina che sei" Più la conosceva, più la trovava innocentemente buffa.

Le poggiò una mano sulla gamba e si sporse per darle un bacio, mandandola completamente in corto circuito. "Un vero tesoro" continuò, non prima di averle perlustrato la bocca con la lingua. Le diede ancora qualche bacio sparso sul collo, poi si alzò, tirandola su con se.  "Vieni, ti mostro dove stare"

Lei si lasciò condurre per vari corridoi, poi si fermò con lui dietro ad una tenda. Lui additò con il pollice il sipario che aveva alle spalle. "Io sarò lì dietro, da qui dovresti vedere tutto" Lei annuì, sempre più curiosa di vederlo esibirsi. Sentiva il gran chiacchiericcio della folla e, ogni tanto, qualcuno urlava il nome di Axl o di qualche altro componente della band.

Tutti lì stravedevano per lui, Greta compresa. "Non farti problemi e chiedi qualunque cosa a chi vuoi" "D'accordo, grazie" Lui alzò un cipiglio, ma non contestò. Si chiese perchè l'avesse ringraziato, ma non ci volle molto per iniziare a pensare ad altro.

Come ogni volta prima di uscire a cantare, sentiva salire l'adrenalina. Era sempre un po' in ansia, che scaricava saltellando da una parte all'altra del palco senza freni. Sbirciò fuori dalla tenda e vide una marea di persone in fibrillazione per loro e pensò che quella fosse una delle sensazioni migliori al mondo.

Si chiuse il sipario alle spalle e notò che anche gli altri erano arrivati, era ora. Izzy si fermò un momento per dire due parole a Greta che, per quanto avesse tirato le orecchie, Axl non era riuscito a sentire. Le si avvicinò in fretta, cingendole la vita con un braccio. "È ora?"
I ragazzi confermarono. Axl le diede un bacio sulla fronte. "Ci vediamo dopo bimba"

Uscirono tutti insieme, ed un gran boato li accolse facendoli sentire per quel primo breve istante i padroni del mondo.