Possiamo volare, senza chiederci quando scatterà la scintilla?
Possiamo partire, senza temere l'arsura delle fiamme?
Possiamo volare, senza pensare al fuoco che ci brucia?
Ho visto una Fenice levarsi in volo contro il tramonto. Maestosa e aggraziata, nella luce dorata. Non c'è dolore nel vento che soffia, non c'è paura né vertigine nel dolce volo. Solo un brivido. E così, nel tramonto, volteggiava la Fenice.
Ho visto una Fenice, posarsi di fronte a me tra le fronde degli alberi. I suoi occhi di marmo mi hanno trafitto. Artigli d'acciaio, piume dorate. Il suo corpo di drago si rifletteva nell'acqua. Ho guardato la Fenice, mentre bruciavo dentro. Ho guardato i suoi fieri occhi di drago. E ho visto l'alba di un nuovo giorno. Possiamo volare, senza chiederci quando scatterà la scintilla?
Ho visto una Fenice, precipitare stridendo, nel mezzo del suo viaggio, arsa dalle fiamme. Contro la luce del tramonto, il fuoco sembrava un'illusione. Un grido di dolore mi ha trapassato l'anima, mentre osservavo il triste volo. Il sogno che si tramuta in incubo. L'incubo peggiore.
Ho guardato la Fenice contorcersi nel vento.
Ho visto una Fenice rovistare tra la cenere. Un animale nuovo, eppure antico. Ho visto il suo sguardo di marmo vagare nella notte, gli artigli battere nervosi.
E poi le ali aperte e il nuovo volo.

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Il Bocciolo
Thơ ca"Ho scritto pagine e pagine, e alla fine l'inchiostro era sangue." Raccolta di poesie in prosa.