Spiriti

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L'odore fresco della neve;

Chiave di un cuore d'inverno,

Serratura invisibile

Che nessuno può forzare.

Ho guardato al cielo, con occhi annebbiati dalle lacrime, per vedere le nubi mutare in un volto di cristallo. Ho guardato all'acqua, il mio freddo specchio d'argento. Calato il sole, non restano che tenebre, in cui turbinano in solitudine migliaia di ombre. Ho guardato alla terra, con occhi stanchi e umidi, e umida la terra ha guardato a me, con il suo volto di radici, intriso di saggezza. 

Ho guardato agli alberi, antichi spiriti feriti, e ho guardato al fuoco, antico demone angelico; ho guardato al vento, ascoltando il suo canto addolorato; ho guardato al fiume, alla sua impetuosa determinazione. Ho guardato alla pietra, tagliente e senza volto. Ho guardato al Cielo, e al suo viso di cristallo.

L'odore fresco della neve, la bollente arsura del suo gelo; il candore del suo manto ha accolto le mie orme. Ho scritto nella neve parole invisibili, ho percorso miglia con lo sguardo. Ho guardato al ghiaccio, ho ascoltato il sibilo tagliente del vento. Ho assaporato il sapore fresco dell'inverno.

Rosso su bianco, un pettirosso saltellava sulla neve, guardandomi con i suoi occhietti scuri.

Calato il sole, non restano che tenebre. Dimentica del resto, ho guardato al Cielo, al suo volto di cristallo.

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