Capitolo 15

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GIOVEDÌ POMERIGGIO, 16:30

sto ad oziare sul divano aspettando che finisca la fase di digestione del pranzo sostanzioso che ho appena fatto: un piatto di spaghetti al sugo e sale, ma quanto basta.

Giulia mi passa davanti, dopo essersi vestita e truccata.
Non riesco a fare altro che pensare a quanto le possa stare bene il giallo addosso.

"Quindi staresti andando al vivaio con Ele?" chiedo incuriosito

"No , in realtà starei uscendo con Chicco Rodi. Al vivaio devo andarci domani pomeriggio, non te lo ricordi?" scuote la testa ridacchiando

"A-Ah, credevo ci andas-" si avvicina a me portandomi una mano alla bocca

"Guarda che se stai cercando di cacciarmi di casa per scopare con Filippo puoi dirmelo liberamente, Elì!" ridacchia, per poi aggiungere, facendo un sorriso compiaciuto "...e lo sai che con me sei liberissimo di parlare di ciò che vuoi, come sei libero di dirmi le stronzate, sei libero di dirmi tutto quello che vuoi."

Annuisco solamente, stando zitto.

"Beh allora divertiti con Rodi, ma non fare tardi!" faccio un sorriso sghembo

"Tranquillo mamma orsa, tu piuttosto pensa a usare le precauzioni. Ti voglio bene Elì, sappilo. E se dovessi già saperlo, per esserne più sicura, te lo ripeterò fino allo sfinimento" mi lascia un bacio sulla fronte ed esce di casa, per uscire con Chicco.

ORE 19:30

ho avuto il mio primo rapporto con Filippo, mi sento libero e felice.
Mi è davvero piaciuto tanto.
Assistere ai nostri corpi unirsi in una sola anima, intrecciarsi e venire all'unisono è stato romantico ed eccitante nello stesso momento.
È stata un'esperienza fantastica.
Se fatta con la persona amata.

Ho la testa appoggiata al petto di Filippo, quest'ultimo mi sta accarezzando la schiena, disegnandoci dei cerchiolini immaginari con le dita.

"Sai Elì, non credevo fosse così male frequentare un pischello!" dice ridacchiando, lasciandomi un bacino sulla cute

"Pischello? Solo perché ho tre anni in meno di te, non hai il diritto di percularmi, lo sai?" rispondo, facendo il finto offeso

"Ti ho comunque preso per il culo o meglio, l'hai preso in culo. Da me." aggiunge fiero, continuando a ridacchiare

"FILIPPO!" scoppio a ridere, accorgendomi del doppio senso.

"Sì, hai qualche problema? Se vuoi ci mettiamo comodi e lo risolviamo. Anche ora se vuoi" mi tira su il viso col dito, facendo incrociare il mio sguardo al suo, per poi stamparmi un bacio sulle labbra.

"Comodi quanto, Filì?" alzo un sopracciglio

"Ma lo vedi che non sono solo io, pisché!" ride sulle mie labbra, per poi aggiungere finalmente la lingua e darmi un bacio alla francese come Dio comanda.

"Aridaje co' sto pisché, Filì. Certo che potresti chiamarmi in qualche altro modo, magari anche più carino! Non dico dolce, ma comunque carino." dico mordendomi il labbro internamente, per poi posizionarmi sopra di lui e accarezzargli il viso.

Alza la schiena e si appoggia con i gomiti sul letto, per poi guardarmi negli occhi.

"Me sa che te chiamerò orecchino" afferma, facendo un sorriso

"Orecchino? E mo che c'ha l'orecchino mio? Ma ndo stamo alle medie, per caso? Pari 'na compagna mia che quando vedeva er fregno de turno se sentiva a tachicardia e come 'na gallina se doveva mette a urlà er nome in codice de quel povero Cristo" lo guardo momentaneamente facendo il serio, per poi scoppiare a ridere

"Oh Elì, tu scherzi eh. Ma bada che i nomi in codice servono per evitare di farti fare figure di merda. Comunque non ci trovo nulla di male a urlare il nome della propria crush per attirare l'attenzione. Io alle superiori lo facevo. Lo strano molto probabilmente sei tu, tesoro." fa spallucce, facendo un sorriso soddisfatto

"Oh, strano a chi?" gli prendo il dito e me lo metto in bocca, mordendoglielo piano per poi iniziarlo a succhiare, come se fosse un ciuccio.

"Ti sei fatto perdonare, succ. Però sai, non esiste solo quello da succhiare" mi guarda, facendomi arrossire di getto

"Succ?" chiedo confuso

"Sì, succ. Non ti piace? Succ sta per succhiatore, ma vedi, succhiatore è troppo esplicito e poi succ è una cosa più nostra, più intima! Suona molto meglio" si morde il labbro inferiore per poi ridacchiare e stamparmi qualche bacio sulle labbra. Per poi scendere verso il mio collo e lasciarmi una scia di baci umidi.

"Mh, ma quindi se ti chiamassi Pippo non ti darebbe fastidio?" chiedo ansimando di poco

"Pippo? Ma che stai a scherzà?" ride, facendomi capire che appunto fosse un nome di merda

"Filo?"

"Filo già ci sta, ma comunque il mio preferito è questo-" mi stringe la mano, per poi esordire con una frase "...piacere Filippo, questa è la mano e quello il calippo" aggiunge, facendomi rimanere a bocca aperta come un ebete.

sale ||ElippoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora