venerdì sera, 21:30
Tutto sembrava essere tornato alla normalità.
Io sono tornato in pace con me stesso, ho chiarito con Filippo e ciò mi ha reso il ragazzo più felice del mondo, non che ora io non lo sia.
Luca pare che si stia frequentando seriamente con Silvia, stanno molto bene insieme.
Giovanni ed Eva hanno avuto un periodo di alti e bassi, ma come in ogni coppia che si rispetti, è normale che succeda ed ora sono più forti che mai.
Martino è così felice, sereno e spensierato con Niccolò e credo che questo basti.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, è felice."vi va di passare il weekend a Bracciano da me?" disse il ragazzo dai capelli ricci, intento a rollarsi una sigaretta.
"a patto che non ci sia Eva, non vorrei ricordarti ciò che è successo ad aprile dell'anno scorso" rise leggermente il rosso, scuotendo la testa.
"no tranquillo, Eva non ci sarà. Pare che le ragazze vogliano passare il weekend a Barcellona" Giovanni prese l'accendino e si accese la sigaretta, successivamente se la portò alla bocca iniziando a fare qualche tiro.
"a Barcellona? Ma non è che poi Silvia si trova uno più bello, più carismatico, più simpatico e più caliente di me?" Luca spalancò gli occhi, guardandoci con aria preoccupata.
"tranquillo Luchì, nessuno sarà mai più bello, carismatico, simpatico e caliente di te..." lo rassicurò Niccolò, facendoci ridere.
"Barcellona? Non sarebbe una brutta idea andare fuori dall'italia regà" sorrisi cercando di pensare all'idea di quanto possa stato essere bello passare qualche giorno con i miei amici.
"Esatto, non hai tutti i torti Elì!" annuì il biondo, dandomi ragione.
"Dobbiamo organizzarci bene, magari 'sta settimana potremmo cercare di non buttare i soldi in puttanate così da poterceli tenere per il viaggio e toglierci qualche sfizio quando saremo lì." fece spallucce il roscio per poi prendere una pesca dal vassoio davanti a noi ed addentarla.
"...da quant'è che ti interessa così tanto risparmiare? Curiosità mia" gli chiese Giovanni, incuriosito.
"da quando stiamo insieme Martino è diventato più maturo e prima di buttarsi a fare qualcosa, ci pensa bene.
Quindi direi che la mia presenza gli ha fatto molto bene e penso anche tuttora" il ragazzo gli stampò un bacio sulle labbra per poi esclamare "bacio alla pesca!" facendoci molto ridere.Il roscio ricambiò il bacio, per poi staccarsi ed arrossire leggermente ed annuire alle parole del ragazzo.
"quindi, 'ndo annamo?" chiese entusiasta Luca, passandosi una mano fra i capelli per sistemarseli.
"Oslo, Malta o Amsterdam?" proposi.
I ragazzi esclamarono tutti in coro "Amsterdam" e successivamente ci mettemmo a ridere.
"Amsterdam tutta la vita zì, ma scherziamo? Davvero vorresti andare a morì de freddo ad Oslo e a Malta poi che ce starebbe de bello?" disse convinto di sé stesso il biondo.
"guarda che in estate ad Oslo si sta bene, non ci sono mai stato ma lo afferma il libro di geografia!"
"quale zì, quello de terza media?" chiese Giovanni ridacchiando, finendo poi la sigaretta e spegnerla nel posacenere.
"tu scherzi, ma comunque queste so' informazioni necessarie! Non si sa mai se un domani dovesse venirmi la voglia di trasferirmi, queste informazioni mi serviranno." dissi cercando di dare una spiegazione logica.
"giusto zì, non mi era nemmeno passato per l'anticamera del cervello questo pensiero."
"quindi 'nnamo ad Amsterdam?" chiese Niccolò.
Annuii.
"va bene se lo proponessi anche a Filippo? Secondo me sarebbe entusiasta di partire con noi, poi gli mancate così tanto! Vi considera come la sua seconda famiglia, sapete?" accennai un sorriso sincero, guardando tutti i miei amici negli occhi.
"Filo, oddio sì! Così potrei spiegargli la mia teoria sul colorita di cose, vi ricordate? Io ero riuscito a conquistare Silvia così, figuriamoci se non dovessi riuscirci con Filippo" aggiunse entusiasta Luca, sorridendo a sua volta.
"ancora con questa storia del colorista di cose?" chiese esasperato Martino.
"ormai la sappiamo a memoria la storia del colorista, però penso possa fare piacere al mio ragazzo sentirla per la prima volta in assoluto raccontata da te!" risposi a Luca, ridacchiando per l'espressione memorabile di Martino.
"Martino, sei troppo crudele con Luca, suvvia!" Niccolò prese la birra e se ne versò un po' nel bicchiere, iniziando a sorseggiarla successivamente.
"Ma che è 'sta merda? Ma è der Peccio?" tossì il ragazzo, portandosi una mano alla bocca.
Giovanni annuì, scoppiando a ridere come se avesse mai visto la scena più divertente in vita sua.
"firmiamo una petizione per abolire le birre del Peccio, ci state?" chiesi.
"a me va bene tutto, basta che non siano le birre del Peccio. Io sto bene senza bere le sue porcherie, lo giuro" aggiunse Niccolò, per poi dirigersi in cucina e andare a buttare la bottiglia nel cestino.
Ad un certo punto a Giovanni squillò il cellulare, così lo prese e rispose.
Qualche minuto dopo la chiamata si concluse e ripose il telefono in tasca."era Incanti, mi ha chiesto se vi andasse di venire alla festa a casa sua..."
"un altro Chi Rompe Paga Party?" chiese Luca.
"no, in realtà è qualcosa di molto più tranquillo. Dovrebbe essere come una festa d'addio visto che lui poi dovrà partire per andare a studiare negli Stati Uniti." fece spallucce il riccio.
"ma scusami, mica doveva partire a settembre?" esordì Niccolò, tornando a sedersi con noi in salotto.
"sì in realtà, però da quel che ho capito poi partirà per la Grecia con Eleonora per passare le vacanze insieme e siccome ci reputa suoi amici, ha pensato di invitarci, tutto qui."
"oh, che persona dal grande cuore gentile che è Edoardo Incanti" dissi ironicamente, ridacchiando.
"effettivamente tutto ciò è molto strano da parte sua, però l'ho trovato un gesto molto carino da parte sua invitarci. Comunque che dite, ci andiamo?" ci chiese Giovanni, noi annuimmo e così successivamente ci alzammo per andare a sistemarci per la festa.
E così i ragazzi dopo essersi preparati come meglio potevano, presero un auto del car sharing e si diressero verso l'enorme abitazione del loro amico.
Si sentiva la musica a tutto volume da fuori, c'erano tante luci e quella sera, casa Incanti, sprizzava allegria da tutti i pori.
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sale ||Elippo
FanficElia è andato da poco a convivere, i suoi coinquilini, quando hanno fatto la spesa per la settimana si sono scordati di comprare il sale. - "mi toccherà andare a rompere ai vicini" pensò.