13. Non guardare

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"The boy is mine", Brandy (Cover by Glee cast)

Entro in casa silenziosamente e, sto per avviarmi verso la mia camera, quando Jordy si accorge che sono rientrata e mi viene incontro.

Non ho molta voglia di parlare con lui, in tutta sincerità, perché la conversazione con Tyler mi ha lasciata parecchio arrabbiata.

Posso capire che non voglia coinvolgermi in questa cosa ma, secondo me non vuole accettare il fatto che ci sono dentro comunque.

Che lui lo voglia o no, sono io che ho causato questo casino e l'unica cosa che posso fare è stargli vicino e dargli il mio appoggio.
Anche perché il contrario sarebbe da veri egoisti.

Mi giro piano verso mio fratello, in modo da poter assumere un'espressione almeno minimamente felice e spensierata, e gli sorrido.

"Ti va di fare due chiacchiere?", mi chiede speranzoso, e non posso far altro che dirgli di si.

Si gira, dirigendosi verso il soggiorno, e lo seguo.
Quando arriva, si mette seduto sul divano, e aspetta che mi sieda vicino a lui.

"Allora, come va con la nuova scuola? Non me ne hai parlato molto"

"Beh, non c'è molto da dire. I professori sono tutti molto in gamba, e stare al passo con gli studi non è poi così difficile come pensavo", ammetto.

"E i tuoi compagni come sono? Si comportano bene con te?", domanda, aspettando una risposta.

Ma chi è mio padre, che mi fa il terzo grado?
Sembra di stare all'asilo, quando la mamma ti chiede se i tuoi compagni sono carini.
Di certo non sono cose che gli interessa sapere, quindi non capisco perché me lo stia chiedendo.
E poi, non credo siano affari suoi.

"Si, sono molto gentili Jordy, se è questo che vuoi sapere. Ora, scusa ma ho da studiare... ", dico facendo per alzarmi, ma lui mi prende per un braccio e mi blocca.

Non so perché, ma questo suo gesto mi infastidisce, e neanche poco, ma cerco di non darlo a vedere, e mi rimetto seduta come un bravo cagnolino che ascolta il suo padrone.

È strano come in poco tempo il nostro rapporto sia cambiato radicalmente.
Prima era un mio punto di riferimento, era la mia spalla ma, adesso, non sono così sicura che io possa fidarmi di lui.

Da quando sa cosa mi è successo, sembra che si sforzi di starmi vicino solo per farmi un favore, e questa cosa mi da tremendamente urto.

"Dove vai con questa fretta?", chiede curioso.

"Da nessuna parte, Jordy. Ti ho detto soltanto che devo studiare", cerco di fargli capire con il tono più gentile possibile.

Lui sembra riflettere un attimo sulle parole da me pronunciate e, finalmente, si decide a dire quello che stava cercando di dire da quando ci siamo seduti qui.

"Come va con lui? Ho visto che ti riaccompagna a casa tutti i giorni"
Quando si sofferma con più enfasi sulla parola lui, comincio davvero ad urtarmi.
È come se gli facesse talmente schifo che non riuscisse neanche a pronunciarlo.

"Si, e allora?", chiedo brusca.
Mi sto davvero stancando di questa conversazione, e non vedo l'ora di andarmene e rifugiarmi nella mia camera.

"Nulla, credevo soltanto che lo odiassi. Ma a quanto pare le cose sono cambiate", conclude guardandomi negli occhi, come per cercare di capire che cosa stia succedendo tra noi due, visto che io non accenno a dirglielo.

Non mi toccare 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora