̶C̶A̶P̶I̶T̶O̶L̶O̶ ̶X̶X̶V̶I̶

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Quando i primi raggi solari bucarono l'oscurità della camera che lo ospitava, lasciando presagire l'inizio di un nuovo giorno, Yoongi batté un paio di volte le palpebre prima di aprire gli occhi e quando questi smisero di essere appesantiti dal sonno e dalla stanchezza che si trascinava costantemente dietro, finalmente riuscì a rendersi conto di aver passato tutta la notte fuori di casa e che probabilmente, i suoi compagni erano tornati a casa senza di lui. Si soffermò qualche istante ad analizzare la piacevole sensazione di essere nudo a letto, sfiorato solo dalle lenzuola leggere che avvolgevano una parte del suo corpo, prima di rendersi conto che premuto contro la sua pelle, ci fosse anche qualcos'altro. Voltò lo sguardo verso la fonte di quel contatto e non provò neanche a reprimere il sorriso che spontaneamente solcò il suo viso quando si rese conto di avere ancora Hoseok al suo fianco, con la testa ricca di capelli rossi poggiata nell'incavo del suo collo e le mani affusolate ed aggraziate sistemate sul suo petto. La punta del suo naso, sottile e perfettamente dritto, sfiorava ad ogni respiro la pelle sensibile del suo collo mentre il suo respiro caldo e rilassato, lo accarezzava sotto l'intermittenza del suo respiro. Yoongi si rilassò maggiormente, portando vicino allo zero i suoi movimenti, non solo per godere a pieno di quella vicinanza ma anche per non svegliare il ragazzo che tranquillo, ancora volava in mondo fatto di pace ed estraneazione. Il biondo sapeva che da lì a poco sarebbe dovuto tornare a casa ma in lui, non esisteva la benché minima voglia di abbandonare quel giaciglio sicuro. Mentre i suoi occhi accarezzavano con lo sguardo il corpo longilineo del rosso, parzialmente avvolto dalle lenzuola che ancora portavano impresse su loro stesse l'odore fuso dei due, la sua mente con un tuffo lo portò nuovamente alla sera precedente, quando lui ed Hoseok si erano uniti sotto interminabili e soffici baci e parole che il biondo avrebbe ricordato per sempre, sussurrate direttamente all'orecchio.

Nonostante ci fossero molte parti del suo essere che lo facevano sentire piccolo ed insignificante, Hoseok gli aveva fatto presente la sua volontà di stare al suo fianco nonostante tutti i suoi difetti, proponendosi di aiutare qualcuno che per i più, equivaleva ad uno scarto privo di speranze e di qualunque tipo di utilità. E persino in quel momento, Yoongi non riusciva a pensare a quanto fosse stato pessimo nel giudicare il rosso, pensando e successivamente convincendosi del fatto che una persona come lui, mai e per nessuna ragione al mondo, avrebbe scelto di stare con lui una volta appresi i misteri che possedeva ma che aveva imparato a nascondere. La notte precedente, poco prima che entrambi scivolassero nel sonno l'uno fra le braccia dell'altro, Hoseok gli aveva chiesto di poter avere la possibilità di aiutarlo e seppure il biondo in un primo momento aveva taciuto, un momento dopo aveva concesso quella possibilità al minore nonostante sapesse bene quanto fosse difficile da mettere in pratica a causa di un unico fattore. Ma il biondo era anche deciso a non tirarsi indietro, non nel momento in cui le cose sembravano star scorrendo nel verso giusto, finalmente, per la prima volta nella sua vita.

Taehyung gli aveva già mostrato più volte la sua volontà di smettere con quella vita, ed anche Namjoon sembrava essersi agganciato all'idea che forse, c'era qualcosa di tremendamente sbagliato nel modo in cui stavano conducendo le loro vite mentre Jungkook, giorno per giorno, colava a picco sotto obblighi troppo grandi e sotto infiniti rimorsi che, esattamente com'era successo ad ognuno di loro, stavano iniziando a creare ferite incurabili anche in lui. Il biondo si sistemò su un lato per poter osservare meglio il viso rilassato del rosso; si soffermò ad osservare le sue ciglia scure e lunghe, ancora immobili sotto lo scorrere del tempo e dei pensieri del biondo che poco dopo, quasi come se ad attrarlo fosse stato un richiamo impossibile da ignorare, poggiò lo sguardo sulle labbra del giovane per qualche secondo prima di avvicinarsi nuovamente ad esse per stampare su di loro un bacio, il più casto che avesse mai dato.

Hoseok, la notte precedente gli aveva detto che lo avrebbe aspettato, per tutto il tempo necessario, senza imporsi, privo di qualunque desiderio di mortificazione, si sarebbe semplicemente limitato ad incarnare la via di fuga che il biondo aveva sempre sperato di avere: l'appiglio a cui aggrapparsi quando le cose giravano troppo velocemente intorno a lui. Il posto sicuro in cui nascondersi quando le cose fuori, diventavano spaventose; la mano sempre tesa a dare protezione quando il biondo la reclamava. Hoseok era bellezza e perdizione, salvezza e maledizione allo stesso tempo. Era la meravigliosa creatura che attraeva a sé la personificazione dei suoi desideri e delle sue scelte e che dopo essersi sistemata al suo fianco, donava ciò che possedeva in cambio di amore reciproco; inconsapevole di detenerlo per sé già dagli albori.

R̶E̶G̶R̶E̶S̶S̶I̶O̶N̶  │SOPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora