̶C̶A̶P̶I̶T̶O̶L̶O̶ ̶X̶X̶X̶

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ATTENZIONE
Questo capitolo contiene VIOLENZA e TEMATICHE DELICATE. Se questi argomenti vi infastidiscono, non continuate la lettura.


Il pomeriggio era ormai inoltrato e nuvole sfumate da colori appartenenti a diverse sfumature di grigio avevano coperto come una pesante coperta la luce ormai fioca del sole. Il biondo aveva caricato il pick-up nero del ragazzo assieme a Namjoon, riponendo in esso tutti gli zaini che durante il tragitto avevano appesantito le sue spalle fino a fargliene dolere una. Una fitta un po’ più intensa rispetto alla precedente lo costrinse a fermarsi e a poggiare la schiena contro l’autovettura mentre con una mano, cercava di prendere l’accendino depositato sul fondo di una delle grosse tasche del parka verdognolo che era solito usare. Erano già passate un paio di ore da quando avevano messo piede per la prima volta in quella zona e dei due ragazzi che stavano aspettando non vi era ancora alcuna traccia. Il giovane tirò fuori anche un pacchetto di sigarette, delle Marlboro rosse che si era fermato a comprare durante il tragitto, per sfilarne una dall’involucro di carta rigida e per portarsela alla fine tra le labbra morbide e seccate dal freddo che stava iniziando ad innalzarsi nell’aria. A causa di alcune folate di vento, il biondo voltò la testa di lato per avvicinare l’oggetto che teneva tra le labbra all’accendino che nel frattempo aveva nascosto sotto il pesante parka, al riparo dal freddo pungente.

-Yoongi, perché ci stanno mettendo così tanto?!- La voce di Namjoon arrivò alle sue orecchie all’improvviso, quando i suoi occhi e la sua concentrazione erano totalmente spostati verso i fili d’erba alta e non curata di alcuni pezzi di terreno posti proprio davanti a lui. Tirò l’ennesima boccata di fumo, prima di voltare lo sguardo in direzione della voce. Davanti a lui, Namjoon lo osservava accigliato e soprattutto, ancora in attesa di ricevere una risposta che il biondo non avrebbe saputo dargli.

-Non lo so.- Recitò soltanto questo, prima di voltare nuovamente lo sguardo. Questa volta però, nella direzione da cui sarebbero dovuti arrivare i due ragazzi. Per tutto il tragitto e per tutto il tempo che aveva passato a stare fermo in quel luogo, mentre Namjoon e Seokjin intavolavano discorsi atti a creare un’atmosfera di gioia per la loro imminente e altrettanto riuscita salvezza, il biondo non aveva fatto altro che crogiolarsi nell’orribile sensazione d’inquietudine che non era riuscito ad allontanare mai dalla sua mente. Sentiva qualcosa di insolito e strano galleggiare nell’aria intorno a lui. Una sensazione che non aveva mai sentito e che per questo non era neanche in grado di spiegare. Molto spesso aveva osservato la figura snella e alta del suo compagno, mentre quest’ultimo rideva accanto al ragazzo che si era offerto di aiutarli a fuggire, senza però sentirsi parte di quella felicità. Quei pensieri e quel perpetuo velo d’inquietudine, lo spinsero a domandarsi ancora una volta perché, in tutta la sua esistenza, non fosse mai riuscito a tramutare le sue inquietudini in qualcosa che avesse degli aspetti positivi.


Non passò molto altro tempo prima che il biondo sentisse la necessità di ripercorrere a ritroso la strada che aveva attraversato qualche ora prima. Il motivo che lo aveva spinto a farlo, era riconducibile alla sensazione di malessere che continuava ad albergare nel suo animo e che, sotto lo scorrere del tempo, non aveva fatto altro che intensificarsi sempre di più. Quando ormai si era stancato di attendere, seduto ad un angolo della strada desolata e sul dissestato asfalto, il biondo si decise a sollevare il suo corpo da quel giaciglio scomodo per andare a cercare i ragazzi che presumeva ancora di trovare da qualche parte nelle vicinanze perché le ore che avevano passato ad attenderli, certamente dovevano aver concesso loro abbastanza tempo per riscuotere i soldi che avrebbero dovuto usare per garantirsi qualche mese di autonomia a Yeonsu-gu. Risalì il sentiero incorniciato ai lati da distese terre incolte, probabilmente a causa dell’avversa stagione, mentre lasciava che il suo sguardo vagasse oltre di essa alla ricerca delle familiari figure di Taehyung e Jungkook.

R̶E̶G̶R̶E̶S̶S̶I̶O̶N̶  │SOPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora