̶C̶A̶P̶I̶T̶O̶L̶O̶ ̶V̶I̶I̶I̶

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ATTENZIONE
Questo capitolo contiene DROGA e l'accenno di alcune TEMATICHE DELICATE. Se questi argomenti vi infastidiscono non continuate la lettura.





Quando i due ragazzi si chiusero la porta cigolante alle spalle, era ancora mattino inoltrato e dei tenui raggi di sole, filtravano dalle finestre malandate dell'abitacolo illuminando abbastanza l'ambiente adiacente all'entrata. Yoongi camminò a passo spedito verso la sedia più vicina, quella posta vicino al tavolo di legno, col desiderio di sedersi il prima possibile. Lui e il compagno avevano camminato senza sosta per poco più di un'ora, senza fermarsi, cercando di passare fra le strade di Seoul tenendo un basso profilo e un'aria indaffarata, tipica di chi stava cercando di arrivare in un posto in orario, ogni volta che passavano davanti a qualche agente della polizia col corpo infagottato fino al mento da spessi giacconi invernali.

Namjoon poggiò di peso lo zaino scuro sul tavolo, prima di occupare un posto accanto al biondo che nel frattempo, guardava la scena con un misto di curiosità e freddezza. Da un lato era profondamente curioso di tirare fuori quella scatola di cartone dallo zaino e vedere cosa c'era al suo interno, dall'altro, sembrava quasi come se volesse regalare a sé stesso altro tempo. Quasi come se quello che lui e Namjoon avevano fatto quella mattina, non fosse già il passo più decisivo; quello che ti impediva di poter tornare indietro. E forse Yoongi voleva solo che l'illusione di poter tornare ancora indietro fosse viva dentro di lui ancora per qualche secondo.

Ma Yoongi, ancora più di Namjoon, aveva una proterva tendenza a fare sempre le scelte più sbagliate per se stesso, come se fosse un continuo inciampare all'interno di alcune buche che proprio non riusciva a vedere e di conseguenza ad evitare. Le mani del ragazzo più alto arrivarono alla zip argentata dello zaino, prima di aprirlo con un movimento lento ma comunque deciso. Il biondo non poté fare a meno di avvicinare il viso alla spalla del ragazzo, per poter scrutare da vicino quella scatola che quasi due ore prima, aveva visto solo di sbieco. Era di cartone, così come gli era sembrata. Per sigillarla e per far quindi in modo che quello che conteneva non ruzzolasse via, erano stati fatti intorno ad essa numerosi strati di nastro adesivo trasparente; talmente tanti che Namjoon per aprirla, fu costretto ad alzarsi per recuperare un coltello dalla lama particolarmente affilata. Il più basso da quel momento in poi, non mosse neanche più un muscolo, lasciava semplicemente che il suo sguardo si posasse su Namjoon con lo scopo di seguire ogni movimento compiuto dal soggetto che stava osservando. Quando il castano chiaro fu nuovamente seduto accanto a Yoongi, con un colpo secco e svelto tagliò la parte della scatola che sembrava essere più sottile e quando si rese conto che lo squarcio era abbastanza grande da permettere alle sue dita di poter entrare e forzare, lo fece.

Furono necessari alcuni minuti ma dopo quel breve lasso di tempo, la scatola, quasi completamente smembrata, giaceva ferma sul lato destro del tavolo mentre al centro, vi era accumulato un quantitativo di droga che i due ragazzi non erano mai riusciti a vedere tutta assieme prima di quel momento. Si trattava di diversi tipi di sostanze e il biondo riuscì a riconoscerne qualcuna a mano a mano che il suo sguardo scivolava sulla merce che stava proprio davanti a lui.

-È roba facile da vendere.- Disse improvvisamente il più basso, continuando a tenere gli occhi puntati su un involucro di plastica contenente alcune pasticche bianche. –C'è della metanfetamina, pasticche di ecstasy, cristalli di Dimetiltriptammina...- A mano amano che elencava, la sua voce diventava sempre più rauca. –Erba e infine,venti grammi di cocaina divisa in quattro involucri da cinque.-Namjoon dal canto suo, ascoltava inespressivo le parole del ragazzo che gli sedeva accanto, prendendo atto di ogni singola parola e osservando attentamente le sostanze che aveva davanti a mano a mano che Yoongi pronunciava il nome col quale venivanoindicate.-Credo sia meglio portare questa roba poco per volta, in luoghi protetti.- Disse il più alto ed il biondo non poté che essere d'accordo poiché l'dea di acquattarsi agli angoli delle strade disabitate delle periferie di Seoul in cerca di tossici a cui vendere della droga, non lo rendeva particolarmente euforico. –La porteremo al Desire, stasera.-

R̶E̶G̶R̶E̶S̶S̶I̶O̶N̶  │SOPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora