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Capitolo 2

"Ed ora noi cinque parliamo un po' che dite?" Così era iniziato l'interrogatorio di Naruto ai quattro prigionieri, aveva preso uno sgabello e ci si era seduto sopra. "Chi di voi vuole iniziare? So già il nome di due di voi quindi penso che siano gli altri a dover cominciare."

"Non parlate con questa feccia." Sasuke aveva iniziato a parlare, ma Naruto l'aveva subito bloccato.

"Questa feccia ti ha battuto ed ora ha il diritto di chiedere il nome ai suoi prigionieri, vi conviene farlo di vostra spontanea volontà, ma se non lo farete diciamo che conosco metodi convincenti per farvi parlare." La sua voce era dura e risoluta.

"Io sono Suigetsu, braccio destro del capitano." Era il ragazzo più magro quello con i capelli bianchi con le punte azzurre e gli strani denti appuntiti.

"Da dove vieni Suigetsu?" Il tono di Naruto era calmo, stava collaborando quindi non aveva motivo di scaldarsi.

"Mare orientale settentrionale."

"Bene, per ora mi basta chi è il prossimo?"

"Mi chiamo Jugo, navigatore della marina vengo dal mare orientale meridionale."

"Perfetto."

"Io sono Karin, medico di bordo vengo dal mare orientale centrale"

"L'ultimo non c'è bisogno si presenti è un Uchiha, vorrei invece rispondesse a qualche domanda più specifica. Stavate cercando me?" Naruto era soddisfatto da come gli altri tre avevano reagito, ma era sicuro avrebbe avuto problemi con il capitano.

"Non ti dirò niente." Aveva un tono neutro, freddo.

"Non ho voglia di torturare te o i tuoi compagni, quindi rispondi senza fare storie." Il tono di voce era leggermente più alto e sempre sostenuto.

"Non mi interessa a che torture mi sottoporrai e tanto meno quelle a cui sottoporrai loro."

"Quindi vuoi dirmi che di loro ti importa così poco eppure sono i tuoi uomini." Naruto iniziava ad essere irritato, per lui la sua ciurma era la cosa più importante si sarebbe sacrificato senza pensarci per ognuno di loro ed avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di saperli al sicuro, motivo per cui non riusciva a tollerare che un capo degno di quel nome trattasse così i suoi sottoposti.

"È esattamente quello che intendo." Sasuke era totalmente impassibile nonostante il cambio di tono del biondo.

"Ora ti faccio saltare tutti i denti, Uchiha." Naruto aveva ringhiato avvicinandosi alla cella del moro.

"No, ci siamo imbattuti in voi per sbaglio. Avevano appena subito un altro attacco da parte di pirati di scarso livello, prima di vedere il famoso 'Jolly Roger a nove code' da lontano e farsi scappare un pirata della tua portata sarebbe stato imperdonabile." Suigetsu aveva parlato di getto per salvare il moro.

"Questo è quello che mi interessava sapere, entro domani mattina arriveremo nel posto in cui vi scaricherò."

"Appena potrò vi ammazzerò tutti, anche voi luridi traditori, non vi siete fatti problemi a tardire la marina e soprattutto a tradire me." L'Uchiha aveva urlato a pieni polmoni "Tu sudicio pirata la pagherai per avermi catturato, pagherai con la vita." La sua voce si era drasticamente abbassata nel pronunciare le ultime due parole, tanto da sembrare quasi il sibilo di un serpente.

"Tranquillo non l'avrai, per quanto riguarda me invece..." Si era stoppato per dare più enfasi al discorso. "Non sei il primo a minacciarmi e sono sicuro non sarai neanche l'ultimo." Il tono era solenne tremendamente simile a quelo usato dai grandi capi di stato durante i loro discorsi.

"Non ci scommettere Kurama, otterrò la mia vendetta di questo puoi starne certo."

"Appena arriverà chi vi sorveglierà cambiatevi, vi faremo mangiare con noi solo perché non voglio che qualcuno debba mangiare da solo qui con voi." Naruto aveva usato un tono talmente freddo da far gelare il sangue a tutti i presenti, moro compreso anche se ovviamente questo non lo avrebbe mai ammesso. Aveva aspettato qualche secondo, ma non ricevendo alcuna risposta aveva deciso di andarsene. Era salito per le scricchiolanti scale di legno riadattandosi lentamente alla luce che gli colpiva gli occhi, sull'uscio aveva trovato Neji.