Capitolo 7

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Sasuke aveva alzato il volto sentendo la voce familiare, rivelando diverse ecchimosi sul volto. Naruto non era sorpreso conosceva fin troppo bene i metodi di Konoha, gli sembrava anzi fin troppo poco quello che vedeva sul corpo del ragazzo.

"Mi hai catturato, è questo l'atteggiamento che bisognerebbe avere verso i prigionieri. Se le cose fossero andate al contrario io non ti avrei mai curato e non ti avrei dato da mangiare." Naruto aveva sorriso lasciando perplesso il moro.

"Fortuna dei miei prigionieri che non sono te allora." Aveva fatto una piccola pausa, prima di ricominciare a parlare si era però avvicinato alle sbarre. "Non sono qui per parlare di questo però."

"Cosa vuoi criminale?" Il tono del marine era acido e fissava con disprezzo il pirata che si trovava davanti.

"I tuoi cari parenti mi stanno dando la caccia, tu cosa sai a riguardo?" Il moro era rimasto inespressivo neanche minimamente invogliato a rispondere.
"Lo verremo a sapere comunque da te, che tu lo voglia o no, ti sto solo offrendo la possibilità di non perdere qualche parte del corpo e parlare direttamente." Sasuke aveva sputato a terra un grumo di saliva e sangue.

"Io non so niente, non sono considerato molto dalla mia famiglia visto che sono il più piccolo." Il prigioniero aveva strattonato i polsi per avvicinarsi maggiormente al pirata. "Le tue minacce quindi sono inutili."

"Immagino non ti prendano molto in considerazione per colpa di tuo fratello, sappiamo che vi ha traditi esattamente come avete fatto voi con noi." Uno sguardo d'odio era comparso negli occhi scuri e Naruto era quasi sicuro di aver visto una parvenza di Sharingan.

"Non osate nominare quel bastardo di mio fratello, Itachi non è più un Uchiha e merita solo la morte." Il biondo aveva teso un braccio all'interno della cella.

"Quindi i nostri infiltrati avevano ragione." Sasuke continuava a fissarlo con odio mentre tendeva il corpo il più possibile verso l'esterno come a voler colpire il pirata.

"Non mi toccare non sono quella puttana con cui sei andato a letto l'altro giorno!" Aveva urlato lasciando il biondo sorpreso per qualche secondo, mentre il corpo legato tornava sui suoi passi.

"Non ti conviene insultarla tendo a diventare piuttosto aggressivo per proteggere la mia famiglia." Aveva sorriso beffardo, fissando il viso dell'altro che nonostante le ferite riusciva ancora ad essere bellissimo. "E poi non c'è bisogno di essere geloso, abbiamo davanti a noi un lungo viaggio in cui potremo divertirci moltissimo." Sasuke era sobbalzato, per poi infuriarsi, in maniera evidente, il corpo si era in automatico tirato verso l'altro come a volerlo spaventare provando a sembrare più imponente.

"Vinceremo noi non avete possibilità, perderete tutti la vita uno ad uno e mi assicurerò tu li veda morire prima di seguirli." Naruto a quelle parole si era spazientito, per cui aveva mosso il braccio dentro la cella per poggiare la mano sulla spalla del prigioniero, rumore di ossa rotte aveva riempito l'aria facendo cessare gli schiamazzi intorno a loro.

"Ti ucciderei, ma sei più utile vivo purtroppo io vi odio Uchiha vi odio tutti. Saremo noi ad uccidervi, pagherete le vostre colpe." Sasuke aveva il fiato spezzato, mentre le ossa della spalla continuavano a produrre uno scricchiolio per niente rassicurante. Naruto aveva levato la mano quando si era reso conto che il moro stava per iniziare ad urlare di dolore. "Ci vedremo presto Uchiha e stai pur tranquillo che non sarò più così gentile." Sasuke si era lasciato andare con il corpo contro il sostegno a cui era appeso, la schiena che si graffiava maggiormente per colpa del legno grezzo.

Non riusciva a levare dagli occhi scuri l'espressione di odio e dolore che l'incontro con Naruto gli aveva lasciato.
Il biondo era risalito fino ad arrivare in superficie, facendo però prima una piccola tappa nelle celle secondarie quelle in cui erano messi i prigionieri ritenuti meno pericolosi o che erano già stati sufficientemente interrogati. Dopo essersi assicurato delle buone condizioni degli altri tre prigionieri, che si erano dimostrati collaborativi ed avevano quindi ricevuto un minimo di riguardo. I tre ragazzi sembravano sereni, Naruto aveva deciso di portarli con sé al momento della partenza per aiutare la sua ciurma sulla nave, del resto qualche mano in più non è mai dispiaciuta a nessuno.

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