Capitolo 3

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Il sole era arrivato velocemente ed uno dei suoi raggi indesiderati si era piazzato proprio sugli occhi di Naruto costringendolo così a svegliarsi, quella era stata una notte tranquilla per la nave solitamente i suoi compagni lo svegliavano almeno una volta mentre dormiva per qualche imprevisto, ma stranamente non era successo.
Appena aperti gli occhi aveva visto una chioma rosa affianco al suo viso, le aveva accarezzato il viso per poi alzarsi intento a cercare dei vestiti da mettere e darsi una sistemata così da sembrare presentabile, considerando soprattutto che quel giorno sarebbero tornati a casa.
Dopo qualche minuto aveva trovato una camicia nera e leggera abbastanza pulita da essere messa, poi dei pantaloni larghi ed arancioni, che aveva indossato accompagnati dalla sua amata bandana arancione e gli stivali neri. Come ultima cosa aveva legato la cintura con le armi in vita, la katana che gli sfiorava la gamba ed i diversi pugnali attaccati, spesso aveva provato ad usare una pistola per riuscire ad attaccare anche da lontano, ma si era sempre trovato male preferendo usare i coltelli da lancio.
Mentre si stava vestendo anche Sakura si era svegliata, lei si era alzata con più calma stiracchiandosi come una gatta nel suo letto.

"Buongiorno, Naru." Dopo essersi alzata l'aveva salutato con un bacio sulla guancia mentre si stropicciava gli occhi verdi e si dirigeva verso la cassettiera per prendere gli abiti di scorta che lasciava lì, per poi vestirsi.

"Buongiorno Sakura." Aveva ricambiato il saluto mentre si lavava il viso con una delle tinozze che teneva sparse per la camera.

"Maledetto!" Aveva urlato guardandosi allo specchio mentre si vestiva. "Mi hai lasciato dei succhiotti!" Gli occhi verdi erano spalancati mentre metteva l'intimo per poi infilarsi anche i pantaloni chiari di lino, seguiti dalla casacca rosa leggera ed attillata in vita, che metteva in evidenza quanto essa fosse piccola.

"E dai puoi farlo passare benissimo come una ferita di ieri pomeriggio." Aveva alzato gli occhi azzurri al soffitto sbuffando come un bambino.

"Ieri sera hanno visto tutti benissimo che non avevo lividi e poi sul collo?" Aveva incrociato le braccia scoperte sotto il seno guardandolo con gli occhi che esprimevano largamente la sua rabbia. Naruto aveva sbuffato nuovamente, per poi chinarsi verso il cassettone e prendere una vecchia bandana bianca che gli avevano regalato per provare a fargli togliere quella arancione e consumata.

"Metti questa sopra." Gliel'aveva lanciata prima di avvicinarsi alla porta per raggiungere gli altri, lei aveva sorriso e l'aveva subito allacciata guardandosi allo specchio per essere sicura che coprire bene il segno.

"Aspetta!" L'aveva afferrato per la manica della camicia prima che uscisse dalla stanza. "Ti stavi dimenticando questo! Sai che Tsunade vuole che tu lo metta quando sbarchiamo." Gli aveva passato quindi la lunga giacca rossa che contraddistingueva il capitano che rappresentava Konoha. Lui l'aveva subito indossata sorridendo all'amica che come al solito pensava alla forma molto più di lui.

Erano scesi insieme fino alla cucina per ricongiungersi con gli altri. Una volta arrivati avevano trovato qualcuno già seduto intorno al tavolo rettangolare, mentre Choji come al solito maneggiava ai fornelli. I presenti li avevano salutati in maniera calorosa con sorrisi ampi e spensierati.
Mancavano in pochi: Shikamaru che solitamente si alzava per ultimo, Sai che pur di stare di vedetta si alzava invece per primo ed infine Ten Ten e Rock Lee che erano a guardia dei prigionieri.

"Torno subito vado giù a chiamare Ten Ten e Rock Lee per farli salire a mangiare, Ino tu invece puoi andare a svegliare quel dormiglione di Shika?" Sakura si era seduta accanto a Neji iniziando a mangiare, mentre invece Ino si era alzata annuendo.

Il biondo aveva percorso la poca distanza tra la cucina e la porta della stiva con calma, era una bella giornata come quasi sempre vicino a Konoha del resto, il sorriso che faceva fatica a lasciare le sue labbra. Aveva aperto la pesante porta di legno velocemente per poi scendere incautamente le scale scricchiolanti. I due pirati si erano girati verso il capitano non appena la luce era fluita nella stanza.

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