Capitolo 13

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I tre ragazzi avevano proseguito il loro percorso verso il centro dell'isola, Sakura si sentiva inquieta vicino a Naruto per come era in quel momento, tanto da spingerla a non guardarlo negli occhi per non vederli rossi. Il biondo dal canto suo cercava di contenersi il più possibile, ma quando usava quella capacità gli risultava complicato sentiva il corpo ribollire ed anche solo mettere un piede davanti all'altro con lentezza invece che correndo gli richiedeva un'enorme sforzo. Sasuke era guardingo c'era qualcosa di strano intorno a loro, avrebbe voluto usare lo Sharingan per capire meglio, ma sapeva che non era il momento adatto per cui non aveva potuto fare altrimenti se non fidarsi di Naruto verso il centro dell'isola.

"Come fai a sapere di dover andare proprio al centro visto che i tuoi sensitivi non sono qui?" Sakura aveva spalancato gli occhi sentendolo parlare in maniera così rilassata a quel Naruto, spaventata di come questo avrebbe potuto reagire, lui però si era girato alla sua destra dove si trovava il moro con calma.

"I sensitivi non sono l'unico modo per scovare qualcuno." La risposta era stata concisa ed accompagnata da un sorriso tirato, solo in quel momento Sasuke si era accorto che dai vestiti del biondo iniziava ad uscire una strana sostanza rossastra e che la pelle che vi entrava in contatto sembrava irritarsi. Stava per chiedere anche quello, ma lo sguardo impaurito di Sakura che aveva notato quel particolare l'aveva fatto desistere, lei lo conosceva decisamente meglio e se era così terrorizzata il motivo doveva essere serio.

La piccola isola era totalmente deserta, cinque avesse preso il pirata ed avesse organizzato quella trappola per loro doveva aver fatto evacuare gli abitati per evitare vittime tra i civili durante la notte precedente. Sasuke manteneva lo sguardo fisso sull'ampia schiena di Naruto, attratto per qualche motivo a lui sconosciuto da quell'aura imponente che aleggiava intorno a lui ed in quel momento aveva capito il perché delle voci che giravano su di lui, perfino gli occhi rossi erano veri. I tre ragazzi stavano camminando tra i palazzi guardinghi, tutta quella storia era terribilmente strana ed inaspettata, erano partiti da poco ed erano già in ritardo sulla loro tabella di marcia per colpa di quell'inconveniente. Il silenzio era assoluto nelle loro vicinanze, gli unici rumori che si sentivano oltre ai loro passi erano quelli dei combattimenti degli altri membri della ciurma in lontananza, più precisamente Sasuke sentiva rumori di spari che versavano di colpo ad intervalli di pochi minuti, anche quello era strano non stavano attaccando il capitano pur sapendo che era lui l'obbiettivo più importante.

"Sakura!" Aveva ruggito Naruto all'improvviso con un tono di voce roco come Sasuke non l'aveva mai sentito prima di quel momento e con una velocità sovrumana si era parato davanti a lei, che con gli occhi spalancati aveva visto la lama di una spada oltrepassare da parte a parte il busto del biondo. Immediatamente una macchia scura si era espansa sui suoi vestiti mentre Sasuke si spostava rapidamente al suo fianco, lasciando la rosa dietro di loro, il moro aveva guardato il pirata notando che la sua espressione sembrava piuttosto serena considerato il colpo che aveva ricevuto. Il 'marine' che aveva lanciato la lama era uscito fuori da uno degli edifici con un'altra arma in mano, pronto ad attaccare il capitano intento a levarsi l'oggetto dalla ferita. Sasuke resosi conto della possibilità del biondo di agire in quel determinato momento era scattato in avanti, mantenendo la distanza massima, aveva sfoderato la katana che gli era stata ridata per poi attaccare il nemico tagliandogli di netto la gola, da cui era uscito un fiotto di sangue che l'aveva colpito in pieno viso. La pelle bianca risaltava quel colore vermiglio, che poco dopo avevano assunto anche gli occhi onice mentre con una precisione sbalorditiva aveva intercettato un proiettile indirizzato verso di loro tagliandolo a metà.

Quando si era girato nuovamente verso di lui, il moro aveva subito notato come la lama fosse stata estratta e la ferita non perdesse più sangue, aveva incontrato i suoi occhi ricolmo di stupore trovando un ghigno sul volto del biondo. Dagli edifici intorno a loro erano usciti almeno trenta 'marine' armati di tutto punto, nelle loro uniformi così simili a quelle originali da essere quasi riusciti ad ingannare anche Sasuke, il cui sguardo difficilmente non notava i dettagli. Prima che potesse fare qualcosa una mano abbronzata gli ave a afferrato la spalla facendolo roteare su se stesso di centottanta gradi, era stato Naruto a girarlo per fare in modo che fossero schiena contro schiena. Fisicamente erano molto simili, Naruto era solo poco più muscoloso e Sasuke più alto, ma la differenza era così minima da essere quasi impercettibile, erano però così coordinati da sembrare un'unica entità. Sakura si era spostata alla loro sinistra per attaccare i nemici che venivano verso di loro dalla loro meta, il centro della cittadina.

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