"All we really need to survive is one person who truly loves us."

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Alec seguì Camille verso una stanza non poco lontano da quello che Alec aveva capito essere l'ufficio di Magnus "Bene, questa sarà la tua casa a partire da oggi" gli disse Camille mentre si sedeva nella sua parte di scrivania"il nostro compito è quello di rispondere al telefono, dobbiamo rispondere ad ogni singola telefonata e se io non dovessi esserci tu non devi lasciare quella scrivania"
"Ma..ma se dovessi andare in bagno?" La interruppe Alec scatenando una reazione, secondo lui, esagerata nella donna " che cosa? Una volta una ragazza si è permessa il lusso di tagliarsi con il tagliacarte e Magnus ha perso l'ordine di 20 gonne di Dior, la raga-" "oh mio dio, ora sta bene?" la interruppe nuovamente Alec " le gonne? Si, sono arrivate in ritardo di due ore ma sono arrivate, e Alec? Non interrompermi quando parlo" gli disse Camille fulminandolo con lo sguardo "io mi riferivo alla ragazza" "cosa?" Rispose Camille " la ragazza che si è tagliata, sta bene?" formulò la domanda completa " si suppongo, ora si trova a lavorare in un fast food" disse Camille sventolando una mano.
Ad Alec vennero i brividi, licenziata per essersi tagliata, gli sembrava tutto così esagerato in quel posto, i suoi pensieri vennero interrotti dal suono del telefono, Alec guardò prima il telefono e poi Camille, lui non sapeva cosa dire, le aveva detto di rispondere ma non cosa dire, Camille capendo il problema del ragazzo alzò gli occhi e gli disse "ora ascoltami attentamente" e alzò la cornetta del telefono "ufficio di Magnus Bane.. No al momento è impegnato...chi è?..si le dirò che lo ha chiamato" e senza dire più nulla riattaccò, Alec si segnò la conversazione, pensava di poter rispondere in quel modo al telefono, erano poche parole e semplici
"Ecco cosa devi fare" disse alzandosi "io e te abbiamo lavori diversi, tu ti occupi di portargli il caffè e delle commissioni, se vuole una fiorentina gli e la devi portare direttamente dall'Italia, capito?" Alec annuì " e tu di cosa ti occupi?" le chiese curioso "beh ma della sua agenda sciocchino" disse come se fosse una cosa ovvia " mi occupo dei suoi appuntamenti, delle sue spese e cosa più importante lo accompagnerò alla fashion week di Parigi, parteciperò a tutte le feste e sfilate dell'alta moda, mi sto preparando per questo evento da mesi, bevo solo acqua per non aumentare nemmeno di un grammo" disse Camille indicando il suo corpo, Alec non sapeva cos'era questa fashion week ma capì che si trattava di un evento molto importante e che forse era meglio non chiedere nulla, avrebbe chiesto informazioni a sua sorella "Bene " disse Camille alzandosi "vado nel reparto grafico a consegnargli il Libro Bianco" Alec era perplesso "il cosa?" la donna alzò gli occhi al cielo "il libro bianco è come il santo Graal, contiene tutto ciò che apparirà nel prossimo numero, lo portiamo a casa di Magnus e lui ce lo restituisce alla mattina con tutte le sue note" Alec guardò il fascicolo che Camille gli stava sfogliando delicatamente , allungò la mano per prenderlo e guardarlo da più vicino ma la ragazza gli e la schiaffeggiò "non toccarlo" Alec ritirò subito la mano come se l'avesse posata sul fuoco " solitamente questo compito spetterebbe al secondo assistente, tuttavia a Magnus non piace che estranei entrino in casa sua , quindi" fece un respiro e poi sorrise ad Alec " fino a quando non abbiamo la certezza che tu non sia uno squilibrato questo compito spetterà a me" chiuse il libro e prese la sua tazza di caffè "bene, io ora vado, tu non ti alzare da lì" Alec la osservò incamminarsi verso l'uscita del loro ufficio e proprio in quel momento il telefono squillò " ah..Camille cos-" la chiamò ma lei lo interruppe
"arrangiati" gli urlò per poi sparire lungo il corridoio, 'bene' pensò Alec 'sarà una giornata devastante' e poi alzò la cornetta del telefono " ufficio Bane" avrebbe voluto picchiarsi da solo " si si di Magnus Bane.. oh un messaggio...si lo riferisco..Gabbana? Chi è Gabbana?" Chiese ma l'interlocutore gli riattacò il telefono, Alec si massaggiò le tempie, aveva iniziato da poche ore e già iniziava ad avere mal di testa "già stanco?" sentì qualcuno chiedergli alle sue spalle, alzò la testa e vide Ragnor che entrava in ufficio " Magnus mi manda a chiamarti, vuole parlarti, corri nel suo ufficio prima che decida di urtare tutti i nostri timpani" gli disse Ragnor sorridendogli, se quell'uomo prima intimoriva Alec ora invece gli stava quasi simpatico, era l'unico li dentro che fin ora gli aveva sorriso sinceramente.
Alec bussò alla porta di Magnus e quando sentì dirgli 'entra' la aprì e si presentò nel suo ufficio "ahh sei tu ragazzo, vieni, avanti siediti" gli disse Magnus dandogli una leggera occhiata per poi ritornare con gli occhi su alcuni fogli, Alec si affrettò a sedersi come gli aveva detto Magnus e in quel momento il suo capo smise di dare retta ai fogli per concentrarsi su di lui, il suo sguardo era penetrante e quasi ipnotico, sembrava lo spogliasse con gli occhi , con desiderio, ma forse era solo l'immaginazione di Alec, come poteva un uomo così bello desiderare uno come lui.
Magnus lo squadrò, il viso del ragazzo era angelico, occhi azzurri cielo e capelli nero pece, gli occhi di Magnus poi si soffermarono sul collo del ragazzo, il maglione che portava aveva il collo alto, ma intravedeva una linea nera uscirgli dal colletto, un tatuaggio? Magnus avrebbe voluto spogliarlo per scoprirlo,si ritrovava a desiderare quel ragazzo, con tutto se stesso . "Chi sei?" esordì ad un tratto, Alec sembrava confuso " sono Alec Lightwood, signor Bane, mi sono laureato in lettere da poco e-" Magnus lo interruppe " e cosa ci fai qui?" " mi sembrava un buona opportunità lavorare per lei" Magnus sorrise " conosci la Moda?" "No" Alec non poteva mentire
" hip-higgers?" "Cosa? " chiese confuso Alec e vide Magnus guardarlo tra il divertito e lo sconcertato
" immaginavo" disse , poi continuò "non sapevi chi fossi prima d'ora?" "No signor Bane" "non leggi Runway?" Alec si maledisse per non essersi informato prima e rispose con un semplice "no" Magnus contiuò " e non hai la minima idea dello stile e del senso della moda" Alec si trovò spiazzato " Beh penso che con un po di impe-" "no no" lo interruppe Magnus alzando un sopracciglio e facendo un sorrisetto malefico "non era una domanda" .
Ora Alec si sentiva colpito in pieno e umiliato, abbassò la testa senza dire nulla, si aspettava che lo licenziasse, poichè lui non sapeva nulla di moda, questa sarebbe stata l'assunzione e il licenziamento più veloci di sempre, un record praticamente , le parole di Magnus invece furono diverse "bene puoi tornare al tuo lavoro" Alec non osò dire nient'altro, ancora non si capacitava di come avesse fatto a non essere licenziato, e non voleva secondi ripensamenti da parte di Magnus.
La giornata per Alec passò tra telefonate e grida isteriche da parte di Camille, quando ritornò a casa erano le 8 di sera, si sentiva esausto, decise che sarebbe andato dritto a letto senza mangiare, non aveva la forza nemmeno di preparare qualcosa.
Tirò fuori il telefono dalla tasca e.. merda, aveva 10 chiamate perse e 5 messaggi da parte di Izzy, quella mattina le aveva detto che l'avrebbe chiamata, Alec premette subito il tasto di chiamata e dopo solo uno squillo sua sorella rispose "Alec! È tutto il giorno che ti chiamo! Dove eri finito??" Urlò la sorella costringendo il fratello ad allontanare il telefono dall'orecchio " sono stato assunto, ho lavorato subito" calò il silenzio e poi Izzy gridò " sapevo che ce l'avresti fatta fratellone, dobbiamo festeggiare, ci vediamo alle 9 all'Hunter's Moon, chiamo anche gli altri" Alec non riuscì a dirle di no e che era troppo stanco per uscire, che Izzy chiuse la telefonata. Si fece una doccia in velocità, mise una felpa nera e pantaloni di tuta e si incamminò, quando entrò all'Hunter's Moon trovò Izzy e Jace seduti ad un tavolo in compagnia di Simon e Clary, i rispettivi fidanzati, Alec li raggiunse e li salutò abbracciandoli, dopo quella giornata aveva bisogno di calore umano e un po di amore "allora raccontaci com'è lavorare per il Pandemonium, Magnus Bane è sexy come nelle foto? Come sono i colleghi di lavoro? Quale sarà la prossima uscita?" Izzy era un turbine di domande, lei seguiva molto la moda a differenza di Alec, e non capiva perchè la sorella scelse di diventare medico quando la moda era fatta per lei "calma Iz" gli disse Alec "il lavoro è un incubo, sono tutti agitati, sempre di corsa e freddi, sono stato tutta la giornata a rispondere alle telefonate ed essere rimproverato da Camille" Izzy a quella risposta sembrò delusa " quindi Magnus non lo hai visto" Alec sospirò al ricordo del suo capo, tanto bello quanto spietato
"oh eccome se l'ho incontrato, è un pallone gonfiato, guarda tutti dall'alto al basso come fosse un principe, mi ha umiliato varie volte nel corso della giornata e, da quello che ho potuto sentire, è un tipo parecchio esigente, non so quanto durerò in quell'ambiente" sputò fuori Alec " hai bisogno di bere" intervenì Jace e Alec lo guardò contrariato ma ormai lui aveva già ordinato "dobbiamo festeggiare amico" gli disse Simon colpendogli una spalla, Alec lo guardò torvo e poi scherzò " mi domando perchè mia sorella stia con te Simon" "ehii niente colpi bassi" replicò l'altro. E fu così che quella serata la passarono a bere, ridere e scherzare, per una volta Alec sentì che la sorella aveva fatto bene a farlo uscire, aveva bisogno di allontanare la mente da quella giornata terribile e divertirsi insieme alla sua famiglia.

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