There is always some madness in love.But there is always some reason in madness"

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Nell'istante in cui Sebastian chiuse la porta Magnus corse al fianco di Alec il quale si trovava ancora al centro della stanza con lo sguardo puntato verso il muro e le lacrime che gli bagnavano il viso "Alexander?" Lo chiamò piano ma il ragazzo sembrava con la mente in un altro luogo, lo stilista vide che gli occhi azzurro chiaro e sempre luminosi ora erano blu scuro e spenti, sembravano offuscati da qualcosa che solo Alec poteva vedere. Preoccupato per il ragazzo Magnus lo abbracciò, inizialmente non ebbe alcun segnale ma poco dopo sentì il ragazzo singhiozzare "Ma-Magnus" disse a bassa voce Alec stringendolo forte mentre calde lacrime gli solcavano il viso "sono qui, va tutto bene" sentiva il ragazzo faticare a respirare a causa del pianto, lo stilista non aveva sentito ciò che aveva detto Sebastian ad Alec, ma non erano state cose piacevoli dal momento che aveva ridotto il ragazzo in quello stato "Alexander" sussurrò Magnus sull'orecchio del moro "devi calmarti, se ne è andato, siamo solo noi due ora" lo stilista sentì respirare a fondo Alec più volte per poi staccarsi dall'abbraccio.

Alec sapeva che avrebbe dovuro calmarsi, non poteva avere un attacco di panico di fronte a Magnus, già non sapeva se aveva sentito ciò che aveva detto Sebastian, non doveva peggiorare la situazione con i suoi stupidi attacchi così fece ciò che sua sorella gli aveva insegnato, fare dei bei respiri profondi e buttare fuori tutti i pensieri e le paure.
Quando si calmò si staccò leggermente dall'abbraccio di Magnus "scusa" disse asciugandosi il viso "normalmente non sono così sensibile, sarà ancora l'effetto dell'alcool" cercò di scherzare Alec, tuttavia non riusciva a sorridere, le parole di Sebastian continuavano a turbinargli nella mente "cosa ti ha fatto? Se ti ha toccato anche solo un capello se la vedrà con me" Magnus non avrebbe permesso a nessuno di ferire quel ragazzo, lo avrebbe protetto da persone come Sebastian a qualsiasi costo "no, non mi ha fatto nulla" disse piano Alec senza guardare lo stilista negli occhi, non voleva che gli leggesse dentro "vuoi parlarmene?lo sai che sono un ottimo ascoltatore" si offri Magnus ma quando vide il ragazzo scuotere la testa capì che non avrebbe parlato "che ne dici di dimenticare Sebastian e di venire a mangiare qualcosa con me?" Gli chiese allora lo stilista mettendogli una mano sul viso e accarezzandogli la guancia "non avevi detto che non potevo muovermi da qui?" Scherzò Alec grato che Magnus non insistesse con la storia del giornalista "ma ci sono io con te ora, quindi possiamo andare anche in giappone se lo desideri" l'asiatico gli baciò il naso facendolo ridere, gli piaceva molto di più con il sorriso che vederlo in lacrime "grazie Magnus, ma non ho molta fame e non mi sento ancora molto bene" disse Alec "allora ordiniamo qualcosa in camera e poi dritti a letto, cosa ne pensi?" Il ragazzo arrossì, dovevano dormire assieme? Lui non aveva mai dormito con nessuno se non con i fratelli "va bene" mormorò "allora vieni nella mia stanza, qualcuno potrebbe cercarmi quindi è meglio se vieni nella mia" disse contento Magnus che Alec avesse accettato "ultima cosa Alexander, le tue felpe sono tutte così?" Lo stilista aveva notato l'indumento scolorito e a buchi del ragazzo, in quel momento Alec era se stesso, e a Magnus piaceva proprio per questo, inoltre quel ragazzo sembrava stare bene con qualsiasi cosa si mettesse "cosa c'è che non va nelle mie felpe?" Chiese Alec alzando un sopracciglio "nulla fiorellino, nulla" rise l'asiatico per poi prendere la mano del suo dipendente e avviarsi verso la sua stanza.

I due erano distesi a letto quando arrivò il servizio in camera, Alec stava per alzarsi ma Magnus lo fermò "ci penso io Alexander" lo stilista andò ad aprire la porta per poi tornare con un vassoio che appoggiò nel mobiletto vicino al letto "oggi faccio uno strappo alla regola, si mangia a letto, quindi mettiti comodo che ti passo la tua buonissima minestrina" disse contento Magnus prendendo il piatto di Alec e porgendoglielo "cosa non avevi capito della frase 'non ho appetito'?" Chiese scherzosamente il ragazzo indicando il piatto "ma questo ti farà bene, su non fare storie bambino mio" il moro fece una smorfia "non chiamarmi bambino" Magnus fece finta di non aver sentito Alec e lo raggiunse nel letto con il suo piatto di verdure "se vuoi posso farti l'aereoplanino " disse vedendo che il ragazzo non toccava il cibo "per l'angelo no" disse spalancando gli occhi e iniziando a mangiare lamentandosi tra un cucchiaio e l'altro,Magnus, soddisfatto, gli sistemò una ciocca di capelli per poi iniziare anche lui a maggiare.

Quando finirono di cenare Magnus chiamò il personle dell'hotel in modo che venissero a portare via i piatti, Alec era disteso sul letto intento a leggere qualcosa sul telefono "io ho del lavoro da sbrigare" disse Magnus osservando il ragazzo "dovrò fare diverse telefonate e vedere vari capi, mi metterò in cucina ma se hai bisogno di qualunque cosa puoi chiamarmi" Alec annuì continuando a tenere gli occhi puntati sullo schermo del telefono "mi hai sentito?" Chiese lo stilista e il ragazzo annuì "cosa stai leggendo?" Domandò ancora l'asiatico e ottenne un altro cenno del capo,Magnus sorrise, era adorabile vederlo pure impegnato ed ignorarlo "Alexander?" Alla menzione del suo nome intero Alec alzò lo sguardo dal telefono per prestare attenzione allo stilista "dimmi" disse il ragazzo alzando le sopracciglia "sei impossibile" rise l'asiatico per poi avvicinarsi ad Alec per lasciargli un veloce bacio sulle labbra "ho del lavoro da fare,se hai bisogno sono in cucina" ripetè lo stilista per poi andarsene, ma prima di farlo gli baciò una tempia e gli fece l'occhiolino.

Le ore passarono e Magnus non si accorse che era gia passata la mezzanotte, aveva ricevuto telefonate da vari stilisti, volevano che i loro capi comparissero nella prossima uscita della rivista e come se non bastasse doveva vedere alcuni modelli dei nuovi capi primaverili. Decise che per quel giorno aveva lavorato abbastanza, sentiva tutta la stanchezza pesargli sulle spalle quindi optò di andare a letto "Alexander il lavoro mi ha impegn-" si fermò non appena vide che il ragazzo dormiva profondamente, aveva il telefono sul petto, doveva essersi addormentato mentre leggeva.
Magnus si avvicinò al ragazzo, vide che tremava leggermente così, dopo avergli tolto il telefono dal petto, lo coprì con le coperte,poi si prese qualche istante per osservarlo.
I suoi tratti del viso erano delicati, sembrava essere un angelo caduto dal cielo, non poteva essere reale quel ragazzo, vide Alec muoversi nel sonno, ma la sua espressione rilassata si contrasse in una di dolore "no..Max" sussurò Alec "non lasciarmi..no" sentì dirgli mentre si rigirava nel letto "perdonami" mormorò ancora, era chiaro a Magnus che stava avendo un incubo. Lo stilista si distese a fianco del ragazzo e con un braccio lo avvicinò a se "sono qui Alexander, è solo un bruttto sogno" non sapeva se poteva sentirlo, ma nell'istante in cui lo strinse a sè sentì il ragazzo rilassarsi ed avvicinarsi ulteriormente a lui posizionando la testa sull'incavo del collo di Magnus.
L' asiatico rimase ancora qualche minuto a sorvegliare il ragazzo, fino a quando non cadde anche lui tra le braccia di morfeo.

Magnus venne svegliato da dei battiti provenire dalla porta, accese la piccola luce vino al letto dal momento che la stanza era completamente buia, 'ma che ore erano?' pensò Magnus, girò la testa e vide che nell'altra metà del letto c'era ancora Alec profondamente addormentato, era la prima volta che dormiva con qualcuno senza aver fatto sesso, sorrise osservandolo dormire, sembrava un bambino, era con il viso rivolto verso di lui con un braccio sotto la sua testa e l'altro disteso verso il basso. Magnus imprecò quando sentì battere nuovamemte la porta, chiunque fosse fuori lo avrebbe strozzato con le sue mani se avesse svegliato Alec, così ,piano piano, facendo attenzione a non svegliare il ragazzo andò ad aprire la porta della stanza "Magnus finalmen-" lo stilista tappò la bocca a Ragnor "shhh parla piano, lo vuoi per caso svegliare?" disse l'asiatico indicando Alec sul letto "okey, ma devo parlarti" disse serio Ragnor "e dovevi farlo alle.." magnus si fermò per guardare l'orologio "4 del mattino, sei serio?" Disse a bassa voce Magnus fulminando il collega e amico con lo sguardo "se non fosse importante non sarei qui" lo stilista iniziò a preoccuparsi della serietà di Ragnor, era strano che non avesse fatto nessun commento vedendo Alec in camera sua e lo conosceva abbastanza bene da sapere che non sarebbe venuto a svegliarlo alle 4 del mattino se non fosse successo qualcosa "usciamo dalla stanza così parliamo senza svegliare Alexander" suggerì lo stilista e dopo aver chiuso la porta  guardò Ragnor "allora? Di cosa si tratta?" Chiese "si tratta delle nostre prossime uscite dei capi primaverili, si tratta di Alec e di questo" Ragnor tirò fuori il telefono facendo vedere degli articoli di giornale a Magnus il quale rimase talmente sconvolto da non riuscire  a parlare, sui giornali Magnus veniva etichettato come un capo violento e sfruttatore, scrivevano che usava la violenza contro i dipendenti, che li drogava, e il tutto veniva affermato da un suo collega che ha avuto il coraggio di parlare, e quel collega era Alec Lightwood "e non è tutto, hanno le prove audio ,ecco" disse Ragnor cliccando su una pagina di telegiornale che veniva trasmesso alla notte "Ragnor..non è vero non.." Magnus si bloccò, non sapeva cosa dire, si sentiva tradito dal ragazzo, come poteva aver detto simili cose? "Vestiti" disse improvvisamente Ragnor a Magnus il quale lo guardò perplesso "dobbiamo fermare queste chiacchere ora!quindi vestiti che dobbiamo andare" lo stilista capì che la situazione era grave, entrò nella sanza senza preoccuparsi di far rumore, si mise le prime cose che trovò e poi se ne andò senza nemmeno guardare Alec che ancora dormiva.

Note autore:
Ehi Angels➰ ecco a voi il nuovo capitolo😊 i problemi sono appena iniziati e per Alec la situazione sarà critica più avanti🙊

The devil and his AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora