Capitolo 7

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-Dov'eri?- Domandò Peter correndo in salotto a sentire Ally entrare.
-Alla Casa.- Disse lei togliendo la giacca e mettendola sul attaccapanni. -Stai bene vestito cos...- Ally si bloccò, sotto la camicia aveva la maglietta di Ambratio. Si sentiva in pericolo? Con lei? Con la sua famiglia?
-Tua madre ha voluto che la indossassi. Non mi ha detto nulla. Me le ha date e mi ha guardato. Ho capito che se non lo avessi fatto sarebbe stata lei ad uccidermi.- Ally buttò fuori il respiro che stava trattenendo.
-Si, ovvio.- Sorrise a labbra serrate e andò a vestirsi, Zed aveva lasciato il letto sfatto e di solito non lo faceva mai. Perché non era ancora venuta a salutarla? Forse neanche le avevano detto che era viva. Non le avevano neanche detto che non le importava trovare Bacum o Ragnage... Perché già sapeva dove erano?
Si vestì e poi scese le scale, aveva sentito Jake, Nathalie, Alec e Mable entrare. Quando la videro quasi svennero, Jake dovette sostenere la moglie. “Meglio spiegare” Pensò Ally. “E fortuna che manca mezz'ora”.
-E ci dici tutto questo solo ora?- Disse Jake, traducendo tutto alla moglie.
-Pensavamo di finire la guerra prima che il mondo sapesse.- Disse Peter, come se ora ci centrasse anche lui.
“Oh, no. Tu non c'entri nulla. Non dovresti neanche più vederla.” Disse Nathalie spaventata, Jake deglutì.
-Cara, non puoi pensarlo davvero.- Ally e Peter la fissarono confusi e Piper, che scendeva silenziosamente le scale, si intromise.
-Nat, non sono mostri.- Nathalie sospirò stizzita, l'aveva vista.
“Sono pericolosi, rischiate di morire! Jacob sta traslocando e ci sta lasciando sua figlia, Phoebe mi ha lasciato prima di farle vedere la sua nipotina e ora scopro che mio cognato passa il tempo con alieni di un altro pianeta.”
“Semialinei” Ribatté Piper senza tradurre a loro. “E anche loro rischiano la vita. Noi siamo grandi, scegliamo quello che vogliamo fare. E scegliamo di restare con loro.”
“Dovrebbe venire con noi.” Disse Nathalie guardando Peter.
“No. Non dovrebbe.” Jake le fissava senza avere intensione di intervenire, Nathalie si arrese e si alzò piano, andò verso la porta e aspettò Jake.
“Ora sono stanca e dobbiamo andare. Non ne voglio neanche più parlare.” Jake tradusse loro che era tardi e si avviarono per il cimitero. Dopo il funerale, Jake parlò a Peter di quello che aveva detto Nathalie.
-Beh, non credo che la lascerò.- Ribatté lui. -E Jacob può andarsene dove vuole. Evelyn mi può ospitare per tutto il tempo che voglio. Immagino che Nathalie si voglia occupare di Alec e Mable, dopo aver saputo tutto.-
-Si, e non darebbe Mable a Jacob dopo quello che ha scoperto. Dopotutto è collegato a questa storia e lei non ne vuole sapere.- Disse lui mentre Nathalie lo guardava da dentro la macchina.
-E tu?- Chiese Peter. -Ha paura di noi, come lei?-
Jake non rispose, aprì la portiera. -Mi spiace, fratello.-
Peter lo guardò mentre se ne andava. La sua famiglia ormai sciolta come se sua madre fosse stata l'unica cosa che la teneva insieme, ed era così.
“Mi manchi, mamma.” Si guardò in giro per vedere dove era Ally e la vide alla tomba di Zoe, piangeva.
-Spero che non stia succedendo nulla di là, altrimenti avrei dovuto restare.- Disse. Ally pensò che se fosse rimasta lo avrebbe fatto per Zoe, solo per lei. -Non importa, ora. So che tu avresti voluto ce io rimanessi qui e non Oltre. Ti conosco, mio Sole.- Ally in qualche modo sentì che lei era lì con lei.
-Ciao mia Luna...- Ally si inginocchiò e appoggiò la fronte sulla lapide.
-Non hai idea di quante cose devo fare qui. A quanto pare andrò su Nevular, me lo sento. Secondo me ci saresti voluta andare anche tu.-
-Che bello... Immagino. La nonna dice che quando diventerò un fantasma bravo potrò andarci.- Zoe si avvicinò a lei tentando di accarezzarla.
-Tra poco vado a prendere il figlio di Alex.- Ally esitò e si bloccò. -Mi manchi più di ogni altra cosa al mondo.- Ally sentiva Peter avvicinarsi, ma lo ignorò. -Vorrei che tu fossi qui.-
-Sono qui!- Disse Zoe. -Ally...-
-Ally...-
Lei si girò e vide Peter, sorrise debolmente, ma quel sorriso divenne una smorfia di dolore. Peter si accucciò accanto a lei e la abbracciò. -Quel giorno ero venuta qui... Prima di...-
-Ally, la rivedrai e la riabbraccerai, ci vorrà solo un po' di tempo.- Ally sorrise e annuì.
-Ma a me manca adesso!- Scoppiò a piangere, poi dopo un paio di minuti, prese un grosso respiro e si asciugò le lacrime. -Sto bene, andiamo.-
andarono verso la macchina e andarono alla casa. Come aveva detto, gli altri erano già in camera di Sara. Brian era titubante e sudava freddo, Steve era in un angolo con Amber, aveva preparato uno zainetto per lui. Sembrava preoccupata, ma non lo dava a vedere, quando arrivò Ally il silenzio sembrava tangibile.
-Ok, toccata e fuga. Steve appena fai il portale esci per primo sotto forma di un animale, così da essere sicuri che fuori è tutto sotto controllo. Stiamo vicini e non lasciate nessuno indietro, aiutiamoci se ci sono difficoltà. Torniamo qui in questa stanza, tenetevi pronti, se siamo inseguiti potrebbero irrompere in Casa.- Gli altri annuirono, Amber e Alex si fecero da parte e gli altri si misero in fila.
Brian posò la mano sulla fronte di Steve e si concentrò. -Non l'ho mai fatto ma...- Dopo pochi minuti staccò la mano. -Non so se...-
-Ce l'ho.- Disse Steve, Brian annuì severo e si fece da parte, vicino a Amber.
Steve chiuse gli occhi vedendo il limpido ricordo di un posto in cui non era mai stato, tese la mano e aprì il portale. Si trasformò in una mosca e entrò.
-Piccolo e non dà nell'occhio.- Commentò Peter facendo spallucce.
-Non torna, vuol dire che va tutto bene.- Ally fece un salto nel portale e atterrò con un tonfo in una casa. Sara e Peter la seguirono e il portale si chiuse alle loro spalle. Il posto era polveroso, sembrava che non aprivano le finestre da settimane, una mosca svolazzò accanto a loro e Steve si ritrasformò.
-Libero, non c'è nessuno.- Decretò.
Ally si portò avanti slanciandosi e nello stesso istante uscì una donna dalla porta e tirò dei coltelli. Ally però aveva già creato una parete di ghiaccio dove i coltelli si incastrarono. Lì Ally si accorse di aver creato ghiaccio senza avere dell'acqua, lo sciolse e si fece cadere in mano i coltello, poi manovrò l'acqua, che avvolse la donna dai piedi alla gola.
-Lasciami!- In quel posto non c'era luce, Ally fece apparire delle fiammelle blu sulle dita illuminandole il viso, l'occhio blu che ghiacciava chiunque lo guardasse e quello rosso fuoco che bruciava qualunque cosa gli fosse intorno. -Tu... Non sei..?-
-Sono Allyson McAiver.- Disse.
-La ragazza del telegiornale? Quella morta..?- Ally annuì. -Che ci fai qui?-
Ally gli tolse l'acqua di dosso, quella evaporò, lasciandola asciutta. -Alexandra Malark.- Al sentire il suo nome la donna tremò.
-Potresti essere un muta-forma e volere informazioni su di lei. Non posso fidarmi.- Ally capì che forse lì c'erano Estranei dai poteri un po' più forti di quelli che stavano dove viveva lei.
-Non lo sono. Te lo dimostro?- Lei la sfidò con lo sguardo. -Alex in realtà di Chiama Exadran, suo marito si chiamava Mike, è stato ucciso mentre era nel MOG. E hanno ucciso anche Riley, sua figlia.-
-Notevole, ma è stato Ragnage a ucciderli.- Disse acida.
-Suo padre, lo so.- Lei spalancò gli occhi. -Ma se fossi uno di loro saprei anche questo.-
-No, invece. Ragnage non vorrebbe farlo sapere in giro. Cosa volete?-
-Alex è stata rapita da Ragnage...-
-Si, ma come fata a conoscerla, cioè...- La interruppe lei.
-E io e Sara l'abbiamo salvata.- Continuò. -E l'abbiamo nascosta. Il problema è che ha lasciato qui suo figlio, Ralph.-
-Lo conoscete... Può darsi che io vi creda.- Ally sorrise.
-Bene. Lui dov'è?- La donna si morse il labbro, e Ally capì che fare “una toccata e fuga” non si poteva.
-Alex  mi ucciderà. Lo hanno rapito, cercano di espandere la voce per farla uscire allo scoperto. Ragnage non lo sa, il fatto che siete venuti da me mi fa capire che non le è arrivata la voce.- Peter sospirò.
-Sai dove possono averlo portato?-Intervenne.
-Ho un'idea, ho ispezionato vari posti e ne sono rimasti due. Maradia non vuole aiutarmi e perdere uomini per lui. E io non sono abbastanza forte.-
-Ok, Ally...- Disse Sara. -Ispezioniamoli noi.-
-Ci sono un sacco di Eromi.- Rifletté ad alta voce. -Ho un 'idea, ma serve qualche anima.- Disse guardando Sara.
Sara chiuse gli occhi e dopo poco li aprì e vide un paio di fantasmi. -Ciao.-
-Sara, giusto? Nel mondo degli spiriti sei famosa.-
-Me lo hanno detto.- Replicò lei.
-Con chi parla?- Mormorò la donna a Steve, lui la fissò e sorrise.
-L'indirizzo lo sai?- Domandò Sara alla donna, lei glieli disse e lei fece loro un cenno. -Ci vorrà un po'.-
-Quanto?- Sara fece una faccia dispiaciuta.
-Una o due ore.- Ally si spazientì e rifletté.
-Non possiamo stare qui per così tanto tempo...- Si lamentò.
-Cambiamo la linea temporale? Per vedere che succede?- Chiese Steve, Ally si girò verso di lui. -So che potrebbe essere pericoloso...-
-Come vuoi fare?- Lo interruppe lei.
-Allora se tu vai nel DIM ora, uscirai ora, che sono le 11:50. La cosa che cambia è che se vai nel DIM, qui il tempo continua ad andare. Arriveranno i fantasmi a dirci il posto giusto, io entro nel DIM e lo dico a te. Poi esco ritrovandomi nello stesso punto e momento in cui me ne sono andato. Tu esci alle 11:50 invece, con l'indirizzo giusto. La cosa che mi preoccupa è: la linea temporale cambierà. Io mi ricorderò, ci sarò? Voglio provare a vedere che succede.- Ally sembro titubante, si leccò le labbra e le fece schioccare.
-Proviamo.- Disse, Steve le diede lo zainetto. -Ok, mi ritroverò qui alle 11:55.- Disse guardando l'orologio, Steve la spinse nel DIM.
-Ora?- Fece Peter impaurito.
-Aspettiamo.-
Dopo un paio di ore i due fantasmi si palesarono davanti a Sara, uno le disse che in un posto non c'era Ralph, l'altro le disse che aveva trovato il posto giusto, ma le disse anche che lo avevano appena ucciso.
-Allora è il posto giusto.- Disse Sara. -Ma non possiamo più salvarlo ormai...-
-No, ma Ally si. Lei è ancora nel passato.- Disse Steve. -Dammi l'indirizzo.-
Sara diede l'indirizzo giusto a Steve, lui timido entrò nel DIM, dove la sorella lo aspettava.
-Sono passate due ore!- Disse stizzita.
-Se uscirai scoprirai che non è vero. Almeno per te.- Disse lui stanco.
-E ora che faccio?- Steve le diede l'indirizzo giusto e le spiegò quello che aveva saputo. -E cambierò la linea temporale? Lo salverò?-
-Si.- Disse impaurito, non sapendo come avrebbe funzionato.
-E tu?- Domandò.
-In pratica è come se non fossi mai esistito.- Questo la spaventò. -Ma ci sarò.- Questo non la tranquillizzò.
-Ho paura.- Ammise lei, il fratello la strinse sulle spalle.
-Non averne. Ora esci.- Steve la spinse e lei attraversò il portale. Steve si sentì svanire, si guardò le mani e quelle erano trasparenti, poi lui smise di esistere, esattamente come la linea temporale in cui lui, Peter e Sara aspettavano i fantasmi.
-O...- Stava dicendo Peter, Ally si ritrovava interra, guardò Peter su di lei.
-So il posto.- Disse lei alzandosi in tutta fretta.
-Ehm...- Cominciò Steve.
-Mi hai spinto tu fuori. Cioè il tu futuro e dell'altra linea temporale. Ha smesso di esistere perché ho interferito, proprio  ora.- Disse sperando di aver capito.
-Non capisco.- Ammise Sara.
-Andiamo.- Ally prese per mano Sara e Peter, Steve la seguì. -Io ho aspettato per 2 ore, ma non ne sono passate, ovviamente. O meglio non più. Nel frattempo che aspettavo voi avete parlato con i fantasmi, poi Steve mi ha detto l'indirizzo e mi ha rimesso qui. Io ho cancellato l'altra linea temporale perché sono qui.- Disse mentre faceva le scale e incespicava nel trovare la porta d'uscita.
-E allora perché non è cambiata anche con Jeo, quando è uscito?- Domandò Peter capendo poco.
-Perché con lui non c'era nessuno. Non l'ha cambiata perché non ha interferito, non con la nostra almeno, non incidendo più di tanto.-
-Quindi l'altro me, non esiste più? Quello che aspettava i fantasmi con Sara e Peter.- Domandò Steve.
-No, non esiste più.- Disse amara. -Come se ti fossi sacrificato.-
-No credo di volerlo rifare.- Commentò, Ally trovò la strada giusta, tentando di non essere vista dalla gente che camminava per strada.
-Abbiamo risparmiato tempo.- Disse tremando frenetica.
-Che vuoi dire?- Domandò Steve tirato da lei per il polso.
-Steve, quando sei tornato a dirmi l'indirizzo nel DIM, mi hai anche detto che lo hanno ucciso.- Disse impaurita sperando di non essere in ritardo.
-Io?- Disse incredulo lui.
-Non tu TU.- Disse lei. -Beh, ora è ancora vivo. Troveremo il fantasma mandato da Sara, probabilmente.- Ally girò a destra, poi si bloccò.
-Quello.- Indicò una casa abbandonata, o almeno lo sembrava, si affacciarono e scoprirono che era apparenza, dentro sembrava un laboratorio. C'erano molti ragazzini in gabbia. Uno di loro aveva gli occhi indaco della madre, e del nonno... Ralph.
-È vivo.- Disse Peter.
-Per ora. E lo sarà ancora se riusciamo a salvarlo.- Disse Ally sussurrando. -Steve è stata un'ottima idea. Se non l'avessimo provata, lui sarebbe morto e non avremmo potuto fare niente.- Steve annuì severo, ma felice.
-Dobbiamo agire.- Disse Sara, lì a pochi metri da lei apparì il fantasma.
-Che ci fai qui? Stavo giusto per venire a dirti l'indirizzo. Ma... Oh, no...- Il fantasma restò a guardare mentre un Eromo bello grosso entrava nella stanza. Ally fece il giro e trovo l'entrata, ispezionò tutto, era grande il triplo di come era fuori. Una magia come quella di Ronald e Steve, probabilmente. Con le orecchie tese trovò la stanza. Vide l'Eromo che aveva preso Ralph per i lunghi capelli color lime, tanto somiglianti a quelli di Ragnage. Ally lo toccò dietro la schiena le o congelò. Neanche se ne accorse. Ally gli girò intorno, il bimbo si dimenava, Ally cercò di calmarlo e spaccò le dita ghiacciate dell'alieno muscoloso. Il bimbo gridava e emanava scintille, Ally prese la scossa, poi si astenne dal toccarlo come si asteneva dal toccare i fratelli durante gli allenamenti, dove la folgoravano spesso. Aprì la finestra lasciando entrare gli altri. La donna, che li aveva seguiti, riusci a tranquillizzarlo. Steve nel frattempo aprì tutte le gabbie e li aiutò a uscire dalla finestra
-Dobbiamo andare.- Disse Peter dando un'occhiata dietro la porta. -Stanno arrivando.-
-Ti trattengo, andate.- Disse Ally, Peter la fissò mentre lei lo tirava verso la finestra. -Forza!-
-Non ti lascio.- Ally lo fissò furiosa e entrambi i suoi occhi presero come fuoco. -Ok, vado.- Rettificò lui. -Avevi detto di non lasciare nessuno lontano.- Si lamentò lui prima di uscire.
-Si, ma io volo.- Sussurrò lei, mentre lo vedeva correre via con gli altri, si girò e vide due Eromi, Ally fece una parete di fuoco, ustionandoli. Altri tre entrarono, videro le gabbie vuote e gridarono, lei lottò con arco e freccie, menava colpi con l'arco a quelli vicini e quando sembravano non venirne più Ally prese fuoco e uscì dalla finestra rompendola, volando. Volando sulla città vide Peter guardarsi indietro preoccupato, non vedendola arrivare, Steve indicò ai bambini un vicolo che lei vide essere un vicolo cieco. Lei li seguì e colpì alcuni Eromi che correvano nella loro direzione, poi li raggiunse.
-Ally!- Urlò Steve. -Cavolo vicolo cieco.-
-Steve portale per la Casa!- Gridò Ally.
-Ah, già!- Steve tese le mani e il portale si aprì, fu difficile convincere i ragazzini entrare. Nel frattempo il resto degli Eromi entrava nel vicolo.
-Questi... Sono tutti!- Gridò la donna. -Il gruppo di Eromi per intero. Moriremo!- Spaventata aiutò Steve a portare i bambini oltre il portale
-Non oggi.- Disse Ally infuriata. Si fece avanti e mise KO alcuni di loro mentre veniva circondata.
-Ally! Scappa!- Urlò Peter, Sara lo difese dando un pugno ad un Eromo.
Ally si accorse di avere un cerchio di Eromi, sorrise e prese fuoco abbattendoli. Alcuni erano andati verso Steve, lui li avvolse in una nuvola vaporosa di color verde scuro, quelli soffocarono gettandosi atterra fino a non muoversi più. Finalmente tutti i ragazzini erano andati oltre il portale, Ralph compreso. La donna superò il portale con Steve, poi Sara, poi Peter e infine Ally. Steve chiuse il portale.
-Toccata e fuga.- Disse Ally col fiatone, sorridendo, Peter non sorrideva. Sembrava arrabbiato. Non aveva fatto altro che fare il contrario di quello che le diceva.  Non era arrabbiato per quello però, perché Ally non faceva mai quello che le dicevano e a quello si era abituato. Era arrabbiato perché sembrava non le importasse che lui avesse paura le succedesse qualcosa.
-Non è ora di pranzo?- Chiese Steve, mentre Chloe e Galora aiutavano i bambini a sistemarsi.
Durante il pranzo Ranald e Steve creavano altre stanze per i bambini nuovi e creavano vestiti di molteplici taglie, spazzolini e altri effetti personali. Ally e Peter furono accolti con un applauso dai ragazzini, mentre Amber si alzò a cercare Steve con gli occhi, e quando arrivò corse ad abbracciarlo. Alex cercava tra la calca di bambini, ma non trovò suo figlio. Ally aveva detto alla donna di andare a sciacquare la faccia al bimbo. Ally la portò in camera di Sara e aspettò che Ralph uscisse dal bagno. La portà si aprì, sembrava essere al rallentatore.
-Mamma!- Strillò il bambino, correndo da lei, Alex lo prese al volo e lo abbracciò forte. Sembrava grande per essere un bimbo di tre anni, ma dopo tutto era un Estraneo, i bambini sembravano grandi ma poi quando raggiungevano i 30 anni sembravano diciassettenni. Ally era felice di vederli riabbracciati.
-Come hai detto che si chiama?- Domandava Nico a Brian.
-Jakas.- Gli disse. -Non ha molti ricordi dei suoi.-
-Grazie Brian. Ci aiuti sempre molto quando arrivano quelli nuovi.- Disse Nico scrivendo su di una cartelletta.
-Nico...- Attirò la sua attenzione Ally.
-McAiver. Tornata da poco da Oltre e già crei problemi. La donna che teneva Ralph mi ha detto che hai sterminato l'intero gruppo di Eromi. La buona notizia è che Ragnage non saprà che sei viva, la brutta è che sarà difficile per lui capire chi ha ucciso i suoi uomini con un potere simile al tuo.- Lui la guardò severo. Aveva preso il posto di suo padre da quando era in prigione e se la cavava bene. -Sei venuta a fare rapporto?-
-Non faccio rapporto a nessuno io, lo sai. E poi sai già cosa è successo.- Lui fece spallucce.
-Non mi uccideva provarci.- Disse. -Sai che non hai salvato solo suo figlio?- Disse guardando Alex. -Hai salvato un'intera generazione di semialieni e Estranei. Li stiamo aiutando a trovare i genitori, grazie a Steve li riporteremo, mentre gli altri...- Ally annuì. -L'importante è che li hai salvati.-
-Ally!- Disse Jason raggiungendola. -Ma dove eri finita?!-
-Ho avuto da fare.- Disse facendo spallucce, lui vide i bambini coi vestiti sporchi, piangevano. Lui la guardò ammonendola e capì che c'entrava qualcosa. -Cosa?- Disse lei stizzita.
-Cosa hai fatto?- Chiese Jason. Ally gli spiegò tutto, la parte in cui cambiava la linea temporale compresa. -Cosa hai fatto?- Ripeté lui spaventato.
-Qui non è cambiato nulla, è andato tutto normale tutte e due le volte. Nella mia invece... Nella prima, Steve ha aspettato i fantasmi con Sara e Peter e quando sono arrivati hanno saputo che Ralph era morto. Poi Steve è andato nel DIM e mi ha detto l'indirizzo, io sono tornata indietro e ho interferito cambiando linea temporale. Ralph non è mai morto e Steve, Sara e Peter non hanno mai aspettato i fantasmi.- Spiegò lei.
-E quelli dell'altra linea temporale? Cioè prima che tu la cambiassi?-
-Non sono mai esistiti.- Decretò. -Credo sia il rischio.-
-Ally, direi di non farlo mai più, ma se così avete salvato la vita a Ralph... E Alex lo sa?- Chiese guardando Alex che presentava suo figlio a Steve.
-No, non vorrei neanche farglielo sapere.- Jason annuì.
-Si, hai ragione.- Ally si guardò intorno sospettosa.
-Senti devo parlarti di una cosa... Dovrei anche con gli altri. Mi aiuti a radunarli nella sala riunioni della Casa?- Jason si accigliò preoccupato.
-Si, d'accordo. Ma così mi spaventi. Scherzo, mi spaventi sempre.-
Dopo mezz'ora erano già tutti faccia a faccia. C'erano Paul, Chris, Jason, Nico, Gal, Gam, Chloe, Sara, Steve, Alex e Ally.
-Perché siamo qui?- Fece Nico. -Pensavo che non volessi fare rapporto...-
-Non siamo qui per quello. E piantala con 'sto rapporto.- Disse Ally. -Mentre ero Oltre...- Qui i presenti si irrigidirono. -Farlinium e Evillive mi hanno parlato. Sarà stata una ventina di minuti, ma qui era un giorno intero. Quello che mi importa è quello che mi hanno detto.-
-Cosa ti hanno detto?- Domandò Gammie, che agitava nervosa i capelli.
-Mi hanno dato un indirizzo, di un edificio, non lontano da qui.-
-L'ultima volta che ti hanno dato un indirizzo sei morta.- Le fece notare Paul. -Non vorrai mica...-
-Non da sola. Steve non ci è mai stato ma può aiutare nella fuga, in caso ci sia bisogno.-
-Perché “in caso”? Dovrebbe essercene bisogno no?- Chiese Gal.
-In caso, perché mi hanno anche detto che per quando sarei stata davvero morta, loro se ne sarebbero già andati. Oltre al fatto che non sapevo se sarei potuta uscire da Oltre, per il fatto di averlo offeso, come dice Jimmy.- Qui Ally guardò Sara, e lei sospirò nervosa.
-Quindi pensi che loro se ne saranno già andati.- Disse Chloe.
-Si, esatto. Ma magari hanno lasciato qualcosa.- Nico guardò Gam, lei sembrava riflettere. -O possiamo dimenticare tutto e ignorare.-
-A me piace questa opzione.- Disse Chris, con lo sguardo ammonitore di Alex addosso.
-Direi di andarci, ma non tutti.- Disse lei, Ally le sorrise e Alex fece spallucce. -E di sicuro non più di quattro.-
-Direi di si.- Disse Nico. -Chi va?-
Ally lo fissò, lui capì che una doveva essere lei, Nico avrebbe potuto fare di tutto, ma non l'avrebbe mai fermata. Steve sembrava compreso, per il fatto della “fuga veloce”.
-Potrei andare io.- Fece Sara, ovviamente anche gli altri avevano capito che  Ally e Steve erano compresi e quindi era rimasto un posto.
-L'ultimo?- Fece Jason. -Sono io, no?-
Tutti lo guardarono, lui voleva proteggere Ally, perciò pensò di andare con lei. Nico fece sbatté le mani.
-Bene, allora Ally, questo indirizzo?-

-Dovresti andare a casa, Melissa. Stai lavorando da più di una settimana, senza sosta.- Diceva il suo collega.
-Devo trovarli, lo sai.- Disse Zed lucidando il distintivo con la manica.
-Lo so ma sulla scena del crimine non abbiamo trovato nulla, sono otto giorni che cerchi indizi. Non c'è nulla lì.-
-La mia amica ci è morta lì. C'è per forza qualcosa.- Disse lei acida.
-Abbiamo perlustrato anche quell'edificio, nulla.- Disse lui dandole delle foto, lei le guardò e sembrò non notare nulla.
-Ok, va bene. Ma dove si possono trovare. Giuro che quando li trovo...-
-Li arresterai, lo so.- Zed non pensava a quello, ma...
-Devo andare, mi è venuta un idea.- Disse ancora riflettendo. -Voi continuate a cercare.- Lui annuì stanco e si avviò verso la macchina.
-Vi troverò.- Fece severa, aprì la mano. C'era un braccialetto color argento, oro e bronzo. Zed sapeva che era di un matrimonio, lo aveva riconosciuto perché era simile a quello di Piper e di Paul. E a Nevular si sposavano con un laccio, come su Umany. Infatti a Nevular si sposavano così, poi quando andarono su Umany portarono la tradizione della cerimonia, è per questo che in entrambi i pianeti la cerimonia era uguale. Zed si diresse alla Casa, sapeva che con tutti i poteri che potevano avere i ragazzi della Casa ci sarebbe stato un ragazzo col potere di scovare tracce, come poteva fare Rachel prima di morire. Infatti morì perché aveva trovato Ragnage... Bussò e Charles le aprì.
-Ciao...- Disse sospettoso, Zed pensava che quel ragazzo fosse strano la guardava sempre in modo strano ma non faceva nulla.
-Dove sono gli altri?- Domandò, Charles chiuse la porta e rifletté.
-Stanno facendo una riunione.- Disse timido, Zed annuì e andò verso la sala riunioni, pensava che Nico era l'unico a poter sapere che aveva quel potere dato che catalogava tutto, insieme anche a Chloe.
-Va bene, grazie.- Zed si avviò, sentiva delle voci, si avvicinò ma non entrò.
-...Questo indirizzo?- Stava dicendo Nico, lei tese l'orecchio.
Zed sentì una voce familiare, ma non capì bene chi fosse, sentì l'indirizzo e se lo scrisse.
-Allora, partiamo.- Disse Jason, Zed se ne andò a casa di Ally, guardandosi indietro sospettosa e spaventata.

-Alex, prima di andare...- Disse Ally, mentre Nico, Gal, Gam, Chloe e Sara se ne andavano. Lei si girò e la fissò. -Io Oltre ho... Visto la mia amica, ma poi ho scoperto che non era lei, ci somigliava tantissimo erano identiche.-
I fratelli la fissarono confusi. -Questo non ce lo avevi detto.- Disse Paul.
-Una ragazza l'ha chiamata Foxisem e mi ha detto di scappare. È lì che mi sono accorta che non era lei. Lei l'ha chiamata Tause e le ha detto:”Mio marito avrebbe dovuto lasciarti vivere”.- Alex si innervosì e incominciò a piangere. -Tause ha detto anche:”Quella non è Zedran è sua madre, Foxisem”.- Alex sembrò iniziare a sentirsi molto male. -Poi mi ha chiesto dove era... Penso si riferisse a Zedran, ma non lo so... Poi sono scappata e mi sono ricordata che Foxisem era il nome di tua madre.-
Alex urlò.- Cazzo! voi la conoscete? Conoscete mia sorella?-
-Aspetta non capisco...- Fece Jason. -Non ti abbiamo parlato mai di lei?-
-Si, ma... Non mi avete mai detto il suo nome, porca miseria!- Alex era agitata. -Mia sorella... Non ve l'ho mai detto, è colpa mia!! Lei si chiama Zedran, ed è identica a mia madre, Foxisem. Per questo le hai confuse!
-Ci ha mentito per tutto questo tempo..?- Disse Ally con un nodo alla gola.
-Ally.- Fece Alex con gli occhi indaco spalancati. -Non capisci? È sempre stata lei. Per colpa sua hai attaccato Jason, tuo padre ti ha attaccato quasi uccidendo tua madre! E ora starà cercando nostro padre! Lo cerca da quando è atterrata. Vi ha mentito perché voi l'avreste uccisa! Quella serpe  maledetta!-
-No...- Diceva Ally confusa e triste. -Lei era mia amica.-
-Non lo è.- Disse ferma lei. -Andiamo, Ally. Non lo avevi capito prima? Avresti dovuto cercarla subito dopo esserti svegliata!-
-Non pensi che avevo un bel po' di pensieri per la testa?- Si giustificò  lei.
-Zed è sparita da giorni.- Disse Paul. -Non la vediamo da un po', sarebbe stato impossibile fermarla anche per noi.-
-Non chiamarla... Zed.- Disse disgustata lei. -La chiamavo così quando eravamo piccole e lei non era una traditrice e assassina!-
-Non stiamo parlano della stessa persona...- Sussurrò Ally tra sé.
-Andate all'edificio, scoprite di più. Ne riparleremo.-
Sara si riunì con i ragazzi, saltarono in macchina e sgommarono via. In pochi minuti erano lì, fecero le scale in silenzio, Ally stava avanti per segnalare l'arrivo di qualcuno. Arrivarono all'ultimo piano senza problemi. Ally esitò prima di aprire la porta.
Entrò senza farla sbattere, e vide una sala enorme piena di casse piene di fucili e spade di Ambratio. In fondo alla stanza c'erano Ragnage e Bacum. Ally non attirò la loro attenzione non sapeva cosa stava aspettando, ma d'improvviso la porta sbatté. Tutti si girarono a guardarla, Ragnage e Bacum compresi. Sulla porta c'era Zed e Ally aveva mille domande da farle. Lei in tutta risposta aveva uno sguardo infuriato, ma tranquillo, la superò andando verso di loro. Ragnage la fissò esterrefatto. Zed cominciò a correre verso di lui, Ragnage si preparò a combattere e lei gettò i coltelli a terra, come a prepararsi alla più grande rissa della storia e lui fece lo stesso. Zed era a un metro da lui, gli saltò addosso... Abbracciandolo.
-Figlia mia!- Diceva Ragnage felice. -Come... Come..?-
-Con l'astronave dei nonni.- Disse lei piangendo e staccandosi dall'abbraccio, lui le pulì le lacrime con un gesto dolce.
-Zed...- Bacum la fissò, e a lei si illuminò lo sguardo. -Moglie mia.-
Zed teneva stretto in mano il nastro, Bacum lo fissò. -Bac...-
si abbracciarono e si baciarono, poi Zed riattaccò il  laccio al suo polso. Ally neanche si era accorta che Ragnage stava venendo verso di lei tutto tranquillo. Lei si ritrasse, poi lo fissò e si fermò con più sicurezza. Jason si fece avanti per proteggerla.
-Fermo...- Lo ammonì Ragnage tranquillo e quasi annoiato. -Vuoi che te le dia come l'altra volta?- Disse ricordando il combattimento di otto giorni prima. -O vuoi che accoltello di nuovo il tuo fidanzatino?- Ragnage lo fissò, lui sembrava furioso marcio, Ally lo prese per il gomito e si portò in avanti. -Ecco, bravo.-
Jason rifletté, Ragnage era estremamente bello, carismatico. Immaginò come possa essersi sentita Ally ad averlo davanti una settimana prima. Lui si avvicinò ancora di più a lei. Ally aveva le labbra serrate in una morsa di rabbia, disgusto e paura, ma era anche incredibilmente neutra.
-Allyson McAiver tornata dal mondo dei morti.- Disse con aria solenne e quasi contenta. -Sono stato uno stupido a pensare che se non ci fossi riuscito io con mia moglie, non ci saresti potuta riuscire tu.- Si avvicinò sempre di più, ora era a mezzo metro da lei. -Davvero uno stupido.-
Ragnage allungò le braccia e Sara dovette trattenere Jason. Ally non poté crederci. Ragnage la stava abbracciando, sentiva calore, affetto persino. Poche volte sentiva quel caldo, dato che con i suoi poteri non sentiva le temperature.
-Sapevo che saresti stata abbastanza stronza da tornare in vita.- Lui si staccò  facendo rimanere le mani sulle sue spalle. -Sei una creatura meravigliosa.- Disse Ammirato, staccò la mano destra e la portò al suo mento osservandole il viso. -I tuoi occhi...- Disse curioso e addolcito, Ally si era stancata. Non lo sentiva nemico, anzi... Lo sentiva amorevole nei suoi confronti, non cercava di ucciderla, non ancora... Addirittura pensò di esserle amica, sentiva un sentimento dolce verso di lui. Mosse la testa disarcionando la sua presa, e lui la fissò con uno scintillio severo, orgoglioso, divertito e anche un po' spaventato come se nessuno ci avesse mai neanche provato. Rimase con la mano a mezz'aria, poi fece cadere le braccia, quasi arreso. -Per stavolta vi lascio andare. Mi hai riportato mia figlia. E l'hai anche gentilmente ospitata e nutrita. Non ti ringrazierò mai abbastanza, Ally.- Ally sentì i brividi a sentire il suo soprannome uscire dalle sue labbra, sottili, leggermente secche... -E non importa se sei disgraziatamente tornata in vita...- Lo disse come se invece non gli desse dispiacere, le parole sembrarono contrastare i sentimenti che dava a vedere.-Wow, quanto mi sei mancata.-
Ally si sentiva impazzire, Ragnage quasi le ricordava Peter. -Tu sei... Non riesco a capirti.- Balbettò.
-Me lo diceva anche mia moglie... L'hai vista? Oltre? Non è bellissima?- Disse, gli occhi indaco luccicavano.
-Smettila, ti prego.- Lo supplicò. -Mi hai uccisa.-
-No!- Disse lui addolorato, Ally poté sentire proprio il dolore uscire da quella singola sillaba. -Non io!- Disse respirando affannosamente. -Bacum. Bacum lo ha fatto, non io.- Ripeté, sembrava offeso, impaurito.
Ally si deconcentrò, guardò a terra, perplessa. Ragnage fu molto veloce, bloccò le sue gambe e la spinse a terra, poi la tenne ferma. Ally non si seppe spiegare perché non era ancora andata a fuoco. -Scusa, scusa davvero, sai?- Disse lui con un finto fiatone o forse aveva il fiatone per l'adrenalina. -Solo che... Mi sono arrabbiato, ecco.- Lui  la teneva piantata a terra con la mano sul petto, la spostò sulla spalla, come a chiederle scusa e l'aiutò ad alzarla a sedere e si accucciò. -Non mi va di farti male, oggi, ok? Va tutto bene.- Disse sorridendole, Ally faceva fatica a respirare. -Dovremmo smettere di incontrarci così e combattere, sarebbe tutto più facile, davvero! Mi passa la voglia di ucciderti quando ti ho davanti.-
-A me no.- Disse lei con un sospiro spaventato, ma anche arrabbiato e acido, lui spalancò gli occhi e le sorrise mostrando i denti candidi.
-Allora perché non lo fai?- Le disse dolcemente, come se le stesse dando il permesso. Ally bloccò un respirò a mezz'aria. -Si, infatti.-
Ragnage si alzò e le tese la mano, lei lo guardò con la testa spostata di lato, prese la sua mano accettando  l'aiuto per alzarsi. -Dai, ora vai.- Le disse.
-Tutto qui? Non provi neanche a... Combattere?- Urlò lei quando si girò di spalle. Lui si fermò e si rigirò.
-A che scopo? Combatteremo presto, vedrai.- Sorrise ad Ally e poi guardò Jason, gli fece l'occhiolino e lui si sentì arrossire, Ragnage si avviò senza fretta verso la figlia.
-Ma che problemi ha?- Mormorò Jason, Ally vide Ragnage ridere, come se lo avesse sentito, baciò la figlia sulla fronte e la riabbracciò.
-Mi sono veramente stancata. Andiamo.- Fece acida, Steve fece il portale, titubante e lo attraversò, Jason e Sara lo seguirono. Ally si guardò alle spalle un momento, per ricordarsi un piccolo frammento di lui e lo attraversò.

-Rag, ma che ti prende?- Disse Bacum, Zed si sedette esausta e felice di smettere di fingere.
Lui non rispose a quella domanda. -Non ci hai cercato bene, figlia. Perché ci hai messo così tanto?- Bacum sbatté le mani sui fianchi arreso.
-Dovevo tenere la copertura e poi li stavo spiando. Poi quella stronza di Exadran mi ha complicato le cose.-Mentì giustificandosi lei.
Ragnage si infuriò. -Non parlare così di tua sorella! Lei non capisce.-
-Sterminando la sua famiglia non l'hai aiutata a capire di certo!- Disse lei irata. -E poi tu sei sparito, papà. Mi mancavi tanto, per tre anni ho aspettato che facessi un VIS per venire a trovarmi, dopo che è partita mia sorella.-
-La tua astronave dov'è?- Disse ignorandola.
-Alla Casa. Se mia sorella è intelligente e spina nel fianco come al solito la aggiusterà.- Ragnage sorrise divertito e stizzito.
-Pensi che Allyson perderà tempo a aggiustare una stupida astronave!? Ha già trovato un modo per andare a Nevular, fidati.-
-Perché i miei VECO non funzionavano?- Cambiò argomento Bacum.
-Per la cupola protettiva di Steve e Sara. Allontanano gli spiriti cattivi che li potrebbero spiare, per questo ci ho anche messo tanto a trovarvi. Il tuo è uno spirito che viaggia attraverso i sogni, non passavi...-
-Ma ti ho intravisto nel MOG... Solo che non sono riuscito a parlarti.- Zed lo guardò dolcemente.
-Ti ho visto... E quanto ho provato a trovarti a tutti i costi...- Sospirò.
-Io mi chiedo come abbiano fatto a non smascherarti prima...- Sussurrò Ragnage. -Non me la aspettavo tanta stupidità da te, Ally...- Disse come se fosse lì ad ascoltarlo, Bacum sospirò stufo e arreso.
-Quando è arrivata Alex lei si rifiutava di dire il mio nome e di dire il mio aspetto, ad Allyson e agli altri non è mai sfuggito il mio nome o il mio aspetto, perciò... Ally avrebbe potuto avere dubbi su di me solo dopo essere tornata da Oltre, avendo potuto vedere la mamma...-
-Quindi ha scoperto di te Oltre... O era confusa riguardo a te.- Rifletté lui. -Ha scoperto che sei sorella di Exadran parlando con lei.-
-Ma perché ti interessa tanto?- Fece Bacum stizzito.
-Perché Ally non era abbastanza sorpresa di vedere Zed abbracciarmi.-
-MA PERCHÈ TI INTERESSA TANTO!!?- Ripeté Bacum svogliato e arrabbiato. -Perché insisti a parlare di LEI! Non la odi? Non vorresti ucciderla?!-
-Non farmi arrabbiare, Bac. Sai che succede se mi arrabbio.- Lo ammonì lui.
-Io si, lei dovrebbe saperlo.- Disse lui mettendosi faccia a faccia e fissandolo nei perfetti occhi indaco.
-LEI CI UCCIDERÀ TUTTI.- Disse lui. -Ha un potere immenso, e credo che sia stata lei a uccidere tutto il gruppo di Eromi. Io lo sapevo! Sapevo che era stata lei, ma tu mi avevi detto di averla uccisa!-
-L'ho fatto, testone!- Gridò lui gettando un coltello sul tavolo lì accanto, quello si conficcò con un piccolo “Toink”. -Io l'ho ammazzata e tu non hai avuto le palle di farlo!- Ragnage gli puntò la spada alla gola.
-PAPÀ!- Strillò Zedran alzandosi, Bacum fissava Ragnage non muovendosi di un centimetro, la spada fredda sulla sua pelle. -Papà...-
Ragnage gettò la spada atterra. -Mi hai stufato.- Decretò. -Fa portare questi nei posti della lista.- Disse lanciandogli sul petto la cartelletta e tenendola ferma con la mano sul suo petto. -E non fare casini. Stai attento ad Ally.- Sibilò, Bacum strinse i denti evidenziano il mento leggermente quadrato e deglutì.
-D'accordo.- Disse acido togliendogli di mano la cartelletta, Ragnage sembrò calmarsi e poi guardò Bacum.
-Ehy, dai. Non volevo... Non sono più arrabbiato, d'accordo?- Gli mise le mani sulla testa e accarezzò dolcemente i capelli amaranto. -Stasera pizza.-
Zed sorrise. -Mi piace tanto quel cibo Umanyano!- Saltellò da padre, mettendogli le mani sulle spalle giocosa, lui rise e Bacum ricambiò il suo sorriso.

-Io lo odio! Perché mi fa sentire così... Così...-
-Così come?- Disse Peter. Ally si girò, il suo sguardo andò dai fratelli a lui.
-Pet...-
-Chi, ti fa sentire come?- Lei non ebbe il coraggio di rispondergli.
-Siamo andati da Ragnage.- Ammise Jason, Peter lo fissò, mentre Ally guardava a terra imbarazzata.
-E come ti farebbe sentire?- Fece Peter un po' geloso portando lo sguardo su di lei.
-Io... Non lo so! Non... Sembra che gli piaccio.- Disse confusa e inorridita.
-Tu... Che cosa?- Disse con un'ottava più alta lui.
-Avresti dovuto vederlo... L'ha abbracciata e parlava così dolcemente... Non mi sentivo in pericolo neanche io...- Disse Steve.
-Ma tu... Lui ti ha... E tu che hai..?- Balbettò lui non sapendo che dire.
-Io... Mi sono bloccata come la prima volta, non riuscivo a fare niente, persino Bacum era rimasto sorpreso.-
-Questo è un pazzo.- Disse indicandola. -Non ci parlare mai più.- Si sentiva geloso, perché il modo in cui parlava Ally gli aveva fatto capire che l'aveva turbata profondamente e solo lui aveva avuto il “potere” farlo, cioè di darle forti sentimenti.
-Non so cosa pensa lui di me, ma io credo che potrebbe uccidermi in pochi secondi.- Peter non riusciva a fare niente se non fissarla spaventato.
-Solo perché lui ti ha influenzato tanto?- Fece Sara. -La prossima volta non sarà così, la prossima volta tenterà di ucciderti davvero.-
Ally faticò a pensarlo da come l'aveva trattata lui, le parlava come se fosse speciale, unica. -E come farò, allora?-
-Non sconfiggendolo.- Ally la guardò confusa. -Gli toglieremo le sue truppe, sia qui, sia a Nevular. Lo lasceremo senza difesa, senza attacco.-
-Si, siamo forti. Ce la possiamo fare.- Disse Chris. -Se lui rimane solo non sarà poi tanto forte.-
-Ma ci metteremo una vita!- Disse Ally intristita e impaziente.
-Non importa.- Fece Paul. -Poco a poco lo fermeremo.-
-Inizieremo da qui, dalla nostra città, la faremo nostra e amplificheremo la cupola fino a comprendere tutta Umany.- Disse Jason. -E non avrà scampo.-
-Rimarrà solo lui in un piccolo spazio indifeso.- Sibilò Sara, Ally riprese un po' di fiducia, sospirò vapore.
-Sconfiggeremo le sue truppe, allora.- Iniziò con tono scuro. -Poi prenderemo il suo pianeta, ma la fine dei conti si farà qui. A casa  mia.-

Nevular - Il Regno CometaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora