Capitolo 15

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-I cereali di Nevular sono più buoni.-
-Zed invece diceva che preferiva questi.- Ribatté Steve, lui smise di masticare.
-Mia figlia è sempre stata brava a mentire.- Disse come a volerlo contraddire, lui rise e gli passò altro latte. -Roba da matti, noi non abbiamo sta roba.- Fece guardando il cartone del latte.
-Fate colazione con l'alcol Nevulariano?- Fece Megan, sorridendogli, lui sorrise ricordando l'episodio del pub.
-No... Beh, è difficile da spiegare.- Ribatté lui, Ally arrivò in cucina, col pigiama, si sedette e lo fissò.
-Sei sporco.- Disse stanca e non curante. Si pulì ovunque, tranne dove era sporco, Ally si spazientì. -Fermo deficiente ti sporchi ancora di più così.-
Lo pulì e gli gettò il fazzoletto davanti, lui rimase a fissarla stupito.
-Questo mi ha infastidito.- Sussurrò, lei fece finta di non averlo sentito e girò la faccia verso il corridoio. Arrivò Peter e Ragnage vide un succhiotto sul collo che il giorno prima non aveva. Deglutì e sorrise a fatica.
-Buongiorno.- Gli fece, Peter rise.
-Buongiorno. Il nemico che ti sorride la mattina... Dopo ci troviamo sul campo di battaglia?- Ragnage rise.
-Oggi non ho battaglie in programma, solo pisolini.-
-Torniamo a casa oggi.- Fece acida Ally, lui era l'unico a non saperlo.
-E questa la chiamate vacanza? Non sono neanche tre giorni pieni. Da noi vacanza si fa per un anno, o di più.-
-Speri che muoio di vecchiaia facendo ”vacanza”, mentre tu rimani giovane? Mi spiace non ci possiamo permettere di fare vacanze lunghe, la guerra non implica solo noi. Si fidano sul fatto che possiamo finirla.-
-Potremmo fare un patto.- Lei lo fissò con la testa inclinata.
-Che tipo di patto? Fatevi uccidere?- Fece Ally.
-No, fingetevi morti?- Improvvisò Ragnage.
-Incredibile.- Disse Ally ridendo. Si alzò e se ne andò. Si fermò davanti a Peter gli sorrise dolcemente e lo baciò, davanti a lui, poi lo prese Peter per mano e se lo portò via.
Ragnage sospirò fissando la sua colazione ancora piena. -Mi... Mi è passata la fame.- Commentò, Megan trattenne il respiro. All'improvviso si immedesimava in lui. Lo capiva, gli era successo.
-Steve va a svegliare gli altri e preparate la roba, si parte.- Disse, lui si alzò e andò nella prima camera. Ragnage fissò Megan “Non possiamo parlare.” comunicò con lo sguardo, poi guardò la direzione che aveva preso Ally. Megan scosse la testa e si alzò lo abbracciò da dietro e appoggiò il mento sulla sua testa. Ragnage capì che a Megan non servivano le parole per consolare. Capì che la sua amica era più speciale di quanto pensava. Fece scivolare una lacrima, che pulì subito, Megan gli diede un bacio sulla fronte e Ragnage sentì che era bagnato. Piangeva anche lei? Lui si girò a guardarla. “Sono empatica.” Disse muovendo le labbra e sorridendo per l'imbarazzo, lui la fissò col cuore in mano, dispiaciuto. Le pulì una lacrima mettendole una mano sulla guancia. Lei gli prese la mano e la strinse, poi se ne andò pulendo le lacrime, lasciandolo solo.
-Ciao.- Disse Piper entrando nella stanzetta. Ragnage si pulì la faccia e poggiò la schiena alla sedia. -Oh, ma tu piangi...-
-No.- Mentì. -Avevo una cosa nell'occhio.-
-Perché piangi, cos'hai?- Insisté, lui non aveva intenzione di farsi amica anche lei, ma si sentì come la prima volta con la quale aveva parlato con Megan.
-Ally ha... Ha baciato Peter davanti a me e...- Balbettò. -Non so neanche perché ci sto male,è da stupidi.-
-Non è vero...- Disse lei, si guardò attorno. -Ti dico un segreto. Quando uscivo con Paul ero felice, no? Be un giorno che sono uscita con lui, lui aveva fondotinta sul collo e io avevo capito che uno: era il mio, quello che usavo per nascondere il tatuaggio dai miei. Due: Ally glielo aveva dato, perché lo avevo affidato a lei e tre: aveva un succhiotto enorme sul collo. E pensavo che mi avesse tradita, ma non ho fatto niente. Ti capisco, vedi?-
Lui rise amareggiato. Megan non glielo avrebbe mai detto, perché era un segreto, non poteva essergli amica ma almeno lo aveva aiutato. -Beh, grazie. Mi spiace per Hope, Bacum è un idiota.-
-Ah, è stato lui... Era un ordine, quindi?-
-Non mio.- Sottolineò. -Io l'avrei rapita più avanti, e non le avrei fatto del male, tranquilla.- Assicurò, Piper rise.
-E me lo dici così?- Ragnage fece spallucce contagiato dalle sue risa.
-Beh, ora se ti può consolare non la toccherò più, Ally mi ha quasi ucciso.-
Smisero di ridere, e lei si fece seria, ma sempre sorridendo. -Non credi che Ally abbia ragione... Sulla guerra?- Lui deglutì.
-Forse ha ragione.- Riuscì ad ammettere. Non sapeva perché ma a quelle due non riusciva a dire bugie, e Megan non lo avrebbe messo in difficoltà. -Ma ora non posso fare niente per fermare tutto questo. Io sono il cattivo, porco Acnor! Non dovrei sentirmi così!-
-Come ti senti?- Domandò melliflua.
-Di merda.- Ribatté lui. -Sto cominciando a dubitare dell'utilità di tutto questo.- Disse rabbioso. -L'unica cosa che non dovrebbe fare uno come me.-
-E come è partito questo dubbio?- Chiese lei, lui rifletté.
-Penso di averlo sempre saputo, ma l'ho capito tardi, troppo tardi. Ora ci sono troppe persone che mi vogliono ammazzare, non posso venire da voi e non penso di volere andare da loro.- Ammise, lei lo fissò stupita.
-Ho sentito bene?- Lui annuì, scacciò una lacrima prima che scendesse. -In questo caso... Non è vero che non puoi venire da noi...-
-Ho accettato i rischi del mio lavoro, Umanyana. Ormai devo continuare a fare quello che sto facendo.- Poi si poggiò con i gomiti sul tavolo. -Ally mi avrà sentito, che figuraccia. Il cattivo che dubita, chi mi prenderà sul serio?- Sospirò. -Sono uno zimbello.-
-Uno zimbello è quello che fa una guerra inutile. Tu stai realizzando la verità. E tutti provano dei dubbi su se stessi, credimi, non sarai il primo e non sarai l'ultimo.- Gli sorrise, era incredibilmente bella, e rivide sua figlia nei suoi occhi. Paul entrò e li vide.
-Ciao.- Fece guardingo lui. -Come va?-
-Non sto per esplodere McAiver, rilassati.- Fece Ragnage. -Stiamo bene.-
-Vero.- Disse Piper incoraggiando il marito a sedersi.
-Ti ho sistemato le cose.- Disse sedendosi e senza smettere di guardare Ragnage. -Ho chiamato Katrine, dice che la bimba non si è ancora svegliata.-
-Siete sposati.- Notò Ragnage fissando i loro polsi, avevano un nastro identico, al polso destro. -Vi siete sposati per Hope?-
-L'ho sposata perché la amo.- Ribatté Paul. -Le ho chiesto di sposarmi prima di sapere che fosse incinta.-
-Oh, non volevo offenderti. La bimba cresce, eh?- Domandò, Paul non disse nulla.
-Si, sembra una di sei mesi.- Disse Piper, prese per mano Paul e strinse.
-Come?- Lei annuì.
-Hai capito bene...- Ragnege non l'aveva vista bene quella volta.
-Ma... Non è un Impura? Solo i Nevulariani crescono così in fretta.- Lei fece spallucce. -Non mi quadra, non è...-
-Il portale è tra cinque minuti. Se non siete fuori dalla tenda per allora resterete dentro fino a quando non la riapriremo. E sarà tra molto tempo.- Urlò Ally, avvisandolo. Piper sorrise facendo spallucce e si alzò.
-Ally, io mi devo ancora vestire... Dove sei?- Fece Jason apparendo di fronte a Ragnage, non aveva la maglietta. -Ehm...-
-Ciao.- Fece suadente lui, Jason assorbì il tessuto del pigiama e quasi cadde. -Ti ho spaventato?-
-No.- Disse lui imbarazzato e tornando del suo colore.
-Bella tartaruga.- Chris arrivò da dietro l'angolo. -Sei fortunato.-
-Smettila di guardare il mio ragazzo. Jason metti la maglia.- Disse porgendogli la maglia. -Dico davvero, non mettergli gli occhi addosso.-
Ragnage rise sorridendogli, Jason si mise la maglia guardandolo. -Era meglio prima.- Disse lui. -Gli Impuri sono così carini.-
-Ti diverti a metterci a disagio?- Fece acido Chris, Jason non disse nulla. Ragnage si alzò e andò verso di lui.
-Se non fossi innamorato di Ally avrei fatto un pensierino.- Chris lo spinse via da Jason, possessivo, lui rise divertito. -Scherzo, forse.-
-Ok, ti sei divertito, adesso basta.- Gli disse, uno di fronte all'altro.
-Chris, non volevo urtarti, davvero. Questo, quello che ho appena fatto, era un complimento “alla Nevulariana”- Disse smettendo di ridere.
-Provarci col mio ragazzo è un complimento?- Fece stizzito.
-Altroché, sai in quanti ci provavano con Foxisem? Non finivano più.- Chris si calmò, pensò al gesto della sorella di poco prima, di baciare Peter davanti a lui, aveva visto tutto dal corridoio. Andò da Jason e lo baciò, Ragnage rise. -Ecco, visto? Grazie, davvero, non lo facevo da troppo tempo.-
-In che senso?- Fece Jason.
-Fuori tutti ora.- Urlò Ally, apparì in corridoio con due valigette, le lanciò fuori dalla tenda.
-Impressionante.- Commentò lui.
-Anche tu.- Fece Ally spingendolo fuori.
-Ok, ok.- Disse Ragnage ridendo, erano soli. -Sono fuori. Ti sei divertita?-
-Con te?- Scosse la testa animatamente. -No, non è stato affatto bello.-
-Grazie.- Le disse, ogni rumore attorno a lei ammutolì. -Ho sentito i veri problemi ieri e oggi. So cosa è più importante.-
-Il tuo sangue?-
-La vita.- Ribatté lui contraddicendola. -Hai sentito i miei dubbi, vero?-
-Avrei preferito non... La tua voce mi è entrata in testa e non potevo fare a meno di ascoltarti.- Confessò. -Se provi questo perché non ti fermi?-
-Dico che vivere è importante, ma è da ipocrita se poi non faccio nulla per onorare la parola?- Sembrò un'affermazione. -Non mi posso fermare, Ally. Non possiamo, Fermarci. È troppo tardi.-
-Sei un bugiardo!- Sibilò lei. -Non è tardi, puoi dire ai tuoi...-
-Non capisci che non mi ascoltano più?- La interruppe. -Ho perso credibilità e mento a me stesso se mi dico che nessuno sa che ti amo. Lo sanno tutti. Se dico loro di ritirarsi, non solo mi spodesteranno, ma mi uccideranno.-
-Resta con noi allora.- Disse lei spingendolo, irata.
-Così da poterti vedere felice con lui? Non preferirei morire, mi ucciderei direttamente.- Disse con un nodo alla gola. -Non sai come sto male...-
-Allora perché insisti a dire che vuoi uccidermi, se mi dimostri che non è vero. Sono solo parole? È così che fai ora? Non ci dai più peso?-
-Da un sacco di tempo dico parole senza peso. Iniziano a pesare solo ora che le sto davvero dicendo.- Disse fissando le ceneri del falò della sera prima. -Hai ragione su tutto. Sul sangue nevulariano, sulla guerra, ma sappi che non c'è solo marcio e ti prego ascoltami.- Le prese le mani. -Ascoltami quando ti dico che non c'è solo Rabbia o Dolore a Nevular.-
-Come non c'è solo debolezza a Umany.- Lui fissò le mani che stava stingendo. -Come io non so, dato che non ho mai visto Nevular... Tu hai ignorato volontariamente tutte le cose belle di Umany.-
-Ho sbagliato.- Ammise. -Ma è tardi se cerco di vederle ora?-
-Come ti ho detto, non è tardi.- Lei tolse le mani e tornò nella tenda, Ragnage si affacciò, erano tutti lì.
-Giuro che sono quasi pronto!- Diceva Jason con una scarpa in mano.
-Levati.- Disse Ally, ammutolendo il Fratello e superandolo. -Peter...-
-In camera ho sistemato io, Amo... Hey, che abbraccio...- Disse stringendola. -Cos'hai?-
-Ok, fuori le valigette.- Disse Piper allargando gli occhi e alzando le sopracciglia. Amber portò fuori in volo le valigette, Ragnage aprì la tenda e le fece passare.
-Cos'hai?- Diceva Peter dolcemente ad Ally. -Hoy...-
-Ti Amo.- Disse lei col tono ovattato dal suo petto, lui sorrise.
-Quanto da qui a Nevular.- Rispose lui, Ragnage si girò, col magone alla gola.
-Cosa?- Peter lo notò, tutti erano usciti dalla tenda erano rimasti solo loro due.
-Una cosa che ci diciamo.- Ally non lo fermò. -Io le dico che la amo e lei mi chiede “Quanto?” e io le rispondo sempre “Quanto da qui a Nevular.” Perché so che ci sono un sacco di anni luce da qui a lì e... È come dirle che la amo “anni luce”. In un modo infinito.- Ragnage si voltò e vide Megan che sentiva tutto e lo guardava dispiaciuta. -Dai, dobbiamo andare.-
-Steve, un portale appena fuori dalla cupola.- Disse Ally, camminò veloce verso di lui tirando sul col naso e pulendosi le lacrime.
Steve trasfigurò la tenda in una collana, la collana aveva un ciondolo che era una chiave. Se la mise al collo e formò il portale. Oltrepassarono tutti.
Chiuso il portale, Charles, Jade, Amber e Steve se ne andarono.
-Puoi andare ora. Noi non teniamo in ostaggio Nevulariani.- Disse Ally.
-E non hai paura che adesso mi venga un colpo alla testa e vada a uccidere tutti gli orfani?- Disse lui, presumendo.
-Dove vuoi andare a parare?- Fece Paul.
-Non lo so, come sapete che non verrò?- Disse, Ally fece un passo indietro, oltre la cupola.
-Se riuscirai a passare la cupola potrai baciarmi.- Lo sfidò, Megan sbiancò.
Lei era così sicura che lui si sarebbe allontanato, perché voleva ucciderli, e chi voleva fare del male a chi stava lì si allontanava di sua spontanea volontà. Ragnage fece un passo, e poi un altro, oltrepassò la cupola. Avvicinò la faccia ad Ally. -Facciamo che questo era un complimento.-
Jason spalancò la bocca, ricordando le sue parole nella tenda “Quello che ho appena fatto era un complimento alla Nevulariana.”
Peter lo allontanò da lei e gli diede un pugno, Ragnage sanguinò dal naso. -Porca troia, Peter...- Megan si avvicinò preoccupata, Piper la fermò.
-Va tutto bene, Megan... Di solito se mi picchiano gli Umanyani non sanguino, infatti questo è strano.- Disse con voce sommessa, mentre si rialzava. -Questo per te dovrebbe essere un onore.-
-Piantala, idiota. Non ti avvicinare mai più a lei! Chiaro?- Fece lui.
-Non te lo posso promettere.- Disse, li fissò, poi se ne andò camminando velocemente.
-Non ci credo. Sono Basito.- Disse Peter. -Stai bene?-
-Non lo ha fatto.- Disse Ally vitrea. -Gli avevo detto che poteva.-
-Dai i numeri anche tu ora?- Chiese Peter, cercando i suoi occhi.
-Prova rispetto per me. Sapeva che non lo volevo fare, ha rispettato il mio volere. Mi ha rispettato.- Realizzò lei.
-Va bene, ma non doveva neanche provarci!- Sbottò lui.
-Non doveva neanche riuscire a passare la cupola. Perché ci è riuscito?- Megan serrò le labbra.
-Penso... Ally.- Attirò Piper l'attenzione, ancora un po' scossa. -Penso che non voleva farvi del male, ne a te, ne a loro. Quando vorra farci del male non riuscirà a passare. Il punto è, in questo caso, quante volte vorrà venire qui ora che sa che se vuole può passare?-
-Beh, in quel caso non vorrà ucciderci. E allora saremo a posto.- Disse Ally acida, prese le valigette e le trascinò verso casa.

Nevular - Il Regno CometaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora