Capitolo 20

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-Papà?- Sussurrò Ally, vedendo qualcuno da lontano. -PAPÀ!- Urlò.
Ally corse incontro al padre, lo abbracciò, mentre lui sorrideva. -Hey!-
-Ma quando..? Quando sei uscito!?- Urlò appena il padre la mise giù.
-Stamattina, non mi hanno neanche dato un passaggio, sono andato a piedi.- Disse ridendo. -Come sta andando?-
Lei sorrise fiera. -Vieni.- Lo portò davanti alla Casa, dove c'erano tutti, stavano per andare in un posto spazioso.
John tirò un pugno a Ragnage. -OH! MA PERCHÈ?!- Disse ovattato dalle mani, che tenevano il viso.
-Questo era per mia figlia.- Disse, poi lo abbracciò. -Questo è sempre per mia figlia.-
-Mi può... Per favore!- Disse, John lo lasciò. -Ma siete tutti matti?!-
-Mi ha detto tutto, e meno male. Se avessi saputo quelle cose da Evelyn mi sarei arrabbiato.- Disse. -E sono felice, sinceramente felice, che tu abbia capito quello che sto cercando di far capire e sapere da molto tempo.-
-In teoria e in pratica è stata Megan.- Disse ancora massaggiandosi il naso. -Senza lei sarei ancora un ottuso Figlio di...-
-Foglia Marcia, bla bla, Ragnage. Abbiamo capito. Andiamo?- Fece Megan, John la guardò orgoglioso.
-Ma guardati. Sei cresciuta tantissimo, in tutto e per tutto. Posso..?- Megan sorrise e prese il suo vero aspetto, mostrandoglielo, lui sorrise entusiasta. -Che meraviglia! Ma i tuoi non lo sanno?- Chiese a Ragnage.
-No, se lo sapessero... Sarebbero combattuti non sapendo se ucciderli o no. Perché per i Nevulariani sono sacri, soprattutto perché pensavamo fossero estinti. Ma sanno anche che potere hanno e se tutti sapessero tutto, beh la guerra finirebbe e loro non avrebbero la purezza del sangue.-
-Che stupidaggini.- Disse John, lui mise una mano sulla sua spalla.
-Non pensavo che lo avrei mai detto, ma... Avete assolutamente ragione.-
-Dobbiamo andare.- Fece Ally. -Al parco qui vicino, c'è spazio e per quello che dobbiamo fare andrà bene.- La seguirono e John fece alcune domande.
-Ok, potete spostarvi?- Fece Kayla, gli altri fecero un passo indietro, lei li fissò scettica. -Dall'altra parte della strada sarebbe meglio.- Gli altri andarono dalla parte opposta della strada, da lì si vedeva il davanti della casa di Ally, dato che il parco era proprio affianco. Kayla ingrandì l'astronave. Diventò delle dimensioni iniziali, sembrava un automobile. Kayla si fermò e li invitò a vederla.
-Dobbiamo partire subito, non succede tutti i giorni di vedere un'astronave sconosciuta enorme.- Fece Ragnage, Alex si mise alla guida.
-Ok, comandi a posto. Serbatoio pieno. CLM al massimo. Si parte.- Sospirò tremante.
-Sono fiero di te.- Disse Ragnage, la figlia lo guardò con le lacrime agli occhi, lo abbracciò.
-Grazie papà.- Lui le accarezzò i corti capelli blu e la incoraggiò ad andare. Kayla si rimise in posizione, la ingrandì ancora di più. Diventò più grossa, fino a sembrare come quella di Zedran. Poi superò di un paio di metri la casa di Ally. -Può bastare!- Urlò Ally.
-Alex, mi senti?- Disse Ally in un aggeggio creato da Steve, aspettò due secondi di silenzio.
-Forte e chiaro, guerriera.- Disse Ally sospirò sollevata. -Funziona tutto.-
L'astronave partì in verticale, facendo un sacco di aria, il fuoco usciva dai tubi di scappamento. Ally trattenne il fuoco lontano da loro.
-Ora aspettiamo, ci metterà poco. I punti in cui ho detto che sono le basi sono segnati e Umany è grossa la metà di Nevular.- Disse Ragnage.
-Ti ringrazio per l'aiuto che hai dato.- Disse John, si chinò verso di lui, sussurrando. -E per quello che hai fatto a mia figlia. L'hai consolata, non immagino come sia stata. E ho avuto paura, sapere che lei era andata a Nevular, senza Evelyn... Mi sono astenuto dal dirle che lei andava a Nevular. Avrebbe dato di matto.-
-Meno male che non era in casa quando mia sorella mi ha costretto ad andarci. Purtroppo però ho trovato Megan.-
-Non fa niente, è passata ormai.- Disse John.
-Alex, a che punto sei?- Il comunicatore fece dei rumorini di interferenza.
“I venti sono infuriati, meglio ancora” Diceva. “Ma porco Acnor che difficoltà.” Ragnage trattenne una risata. “Quest'astronave è velocissima!”
-Ma il luogo?- Chiese lei.
“Sono dalla parte opposta alla vostra, è notte qui. A quanto vedo la polvere con i venti funzionano, sto spargendo tutto ovunque.”
-Spero che funzioni. Che dice Draglus?- Chiese a Steve.
-Dice che là ha funzionato, e anche lui si sente più saggio. Ha pensato ad alcune verità su altre razze esplorate e non. Se non stanno venendo qui è solo perché sanno che non si sta ancora bene, ma presto verranno quando e per quanto vogliono loro.- Rispose lui, leggendo un messaggio.
-E sui Gantuliani che dice?- Chiese Ribcu, interessato, lui sorrise.
-Non siete più una razza odiata. Spera che un giorno possiate perdonarli e che non serbiate rancore. Da quello che ha detto Sara, i tuoi genitori dicono che i Gantuliani non trattengono rabbia a lungo, poi si vedrà.-
-Il GPS dice che ha fatto ¾ di Umany.- Disse Ally fissando lo schermo. -Tra poco sarà qui.- Ragnage si guardò a sinistra, indietreggiò e le schiacciò il piede. -AHI! Ragnage che stai...- Lo fissò, vide che fissava qualcosa davanti a lui, guardò e tirò fuori l'arco dal tatuaggio, in posizione.
-Ai posti di combattimento!- Urlò Ragnage. -Dite ad Alex di passare di qui!-
Ally lo fece, lei ricevette dicendo che lei dall'altra parte aveva finito. Ci avrebbe messo un po', ma se li tenevano occupati potevano fare a meno di ucciderli. Roxan fu l'unica a superare la cupola, gli altri rimasero appena prima di essa, formano una linea che era quella della cupola.
-Allora! Codardi, che vi nascondete dietro insulse barriere che infondono ben poca paura!- Urlò Roxan. -Fatevi sotto.-
Ally strinse i denti, Peter le strinse il polso. -Peter, non ti preoccupare.- Fece severa, lui le lasciò il polso, temendo che sarebbe stata l'ultima volta a stringerlo. -Charles, togli la cupola.-
-Ma Ally...- Cominciò lui.
-Ho detto toglila!- Urlò con l'arco saldo in mano, Roxan rise beffarda. Lui lo fece, John si mise davanti a Steve e ai ragazzi più piccoli, proteggendoli.
-Non è troppo tardi, Ragnage.- Urlò Bacum facendosi avanti, non vide Zedran e si insospettì. -Se tornerai non ti uccideremo, ti riaccoglieremo. Stermineremo il pianeta, così da non sentire mai più parlare di loro!-
-Ti sbagli, Bacum! Su di loro, su Umany. TI SBAGLI!- Lui digrignò i denti e sguainò la spada.
-Allora muori!- Urlò, corse verso di lui, Roxan fece lo stesso. Ragnage impugnò la spada, salda nelle mani. Ally attaccò Roxan, scagliandole addosso una freccia. Gli Altri corsero attaccando Nico, i fratelli di Ally e amici. Jason fece diventare la pelle di Ambratio, modificò la mano, che prese forma di una spada appuntita. Chris lo guardò sorridendo. Gammie disarmava con i capelli, Gal dietro di lei faceva apparire ologrammi lasciando allo scoperto parti indifese e attaccava. Sara si ritrovò davanti tre Altri, Urlò e loro si ritrassero mente le loro orecchie sanguinavano, poi caddero a terra inermi. Nico sguainò gli artigli, si faceva passare attraverso spade e coltelli, che non lo ferivano minimamente, poi con i raggi di calore li accecava e li ustionava. Jade si smaterializzava e lanciava asce, che poi scomparivano e che poi ne prendeva di nuove. Kayla lanciava Jagdkommando e rimpiccioliva le loro armi, oppure lancaiva sassi che ingrandiva e che schiacciavano l'avversario. Amber e Steve cooperavano, lui faceva uscire grandi massi che Amber prendeva e lanciava con la telecinesi. Paul proteggeva Piper con l'aiuto di Peter e Megan. Ribcu, che aveva costantemente gli occhi che brillavano evitava di essere ferito e proteggeva a sua volta Megan. Ebbe un dejavu, come se quella scena l'avesse già vista, poi vide Jeomoon e sbiancò. La ricordava quella scena... Jeomoon combatteva con ferocia, ma poi dietro di lui una lancia lo trapassò uccidendolo. Vide Zedran dalla parte opposta della strada, che si ricomponeva dal lancio. Ne rimase addolorato, poteva evitarlo, urlò e si lanciò contro di lei. John, che aiutava Charles, Amber e Steve, vide Roxan che menava fendenti verso la figlia. Chiese a Chris e Jason di coprire le spalle ai ragazzini e corse verso di lei. Roxan saltò addosso ad Ally, ma John gli si piazzò davanti. Lei si toccò la faccia ferita dai suoi gomiti.
-Oh!- Disse piacevolmente sorpresa. -Finalmente uno della mi stazza.- John non capì, lui era grosso il doppio di lei. Poi d'improvviso le crebbe il pelo, lucido e bianco, si alzò persino più di John e i muscoli raddoppiarono. -Ora si che ci divertiamo.- Attaccò, John faceva prese di wrestling, lei rideva. Si prendevano a pugni, John capì che aveva un potere simile al suo, resistenza e forza. Ally vide Zedran, le saltò addosso prima che pugnalasse Ribcu, che sembrava averlo previsto.
-Adesso ti do una bella lezione!- Le gridò Ally, fece brillare di fuoco le mani, e prima che riuscisse a toccarla, Bacum le diede un calcio.
-No!- Urlò Ragnage, riprendendo la sua attenzione. Ally si rialzò, Zed fece lo stesso.
-Non vorrai farmi perdere mio figlio! Ti ucciderò!- Gridò Zed, prendendo la lancia, Ally tese l'arco che apparì magicamente con una sfumatura rossa e blu, cambiata da quando era tornata in vita. Lei lanciò la lancia, Ally scoccò la freccia e evitò la lancia. La freccia si incastrò nella sua spalla destra. Zed urlò e Bacum la vide, scaraventò via Ragnage con una gomitata e la raggiunse. Si guardò attorno. Stavano perdendo. Guardò il telefono che non aveva smesso di squillare dall'inizio della battaglia. Messaggi che dicevano che mollavano la guerra e tornavano su Nevular.
-Ma che succede?- Gridò a Zed.
-Hanno capito!- Urlò Ragnage, Bacum si girò. -Ti prego! Realizza anche tu la realtà! È colpa mia se la pensate in modo sbagliato!-
-Tu menti!- Urlò Zed, che si teneva la ferita. -Io ti ucciderò!-
Il rumore dell'astronave si fece più limpido, Ragnage guardò il cielo, l'enorme astronave che solcava il cielo, con sua figlia alla guida. Atterrò e quando Alex uscì era enorme anche lei. Kayla aveva ingrandito l'astronave dopo che ci era entrata, ingrandendo anche lei. Roxan si accorse di lei e sorrise.
-Mi sono sempre piaciuti gli avversari cazzuti. Spiacente, McAiver, devo andare.- Disarcionò John dandogli una testata, si alzò e andò verso di lei, mettendosi al fianco di Zed. -Volevi ucciderla tu?-
-Feccia.- Sibilò, tolse la mano dalla ferita e le andò incontro. -Sei hai onore come dici di avere... Torna delle tue dimensioni, e fatti sotto.-
-Kayla!- Urlò Alex, assordando Ally. -Fammi tornare normale. Le farò il culo lo stesso.- Dopo essere tornata normale, attaccò, Zedran ignorava il dolore e menava fendenti. Bacum fissò Ragnage e riprese a combattere. Ally fissò Roxan, girarono intorno con le armi sguainate.
-La reazione di mio fratello è stata molto forte, quando Bacum ti ha dato un calcio. Non reagiva così neanche quando colpivano me, da piccoli.- Lei assottigliò gli occhi fissandola. -Che cos'hai lì, eh?-
-Fatti sotto, puttana.- Ally lanciò una freccia che pugnalò Roxan alla spalla, quella sembrò darle solo un po' di fastidio. La tolse e si fissò attorno.
-Perché smettono di combattere?- Domandò vedendo alcuni dei suoi fermi. -Cosa stanno facendo?-
-Non lo senti questo odore, Roxan?- Disse Ally beffarda. -Questo e il profumo delle lacrime Memy.- Lei spalancò gli occhi.
-Mio fratello!- Realizzò. -Le analisi! Lui aveva contatti con un Memy! Ha rovinato tutto!- Gridò, Zed non smetteva di combattere, sanguinava al viso, ai gomiti e alla gamba destra. -Bacum! Ritirata!- Roxan andò da Zedran. Ragnage si riscosse dopo che Bacum gli era fuggito da davanti. Vide Roxan andare da Zed.
-Mi spiace sorella, addio.- Disse Alex, sopra di lei, il coltello che stava per ucciderla. Roxan prese una spada che giaceva a terra e la uccise, le diede un calcio e liberò Zed. Lei che ancora tremava prese per mano Bacum e fuggì. Ally se ne accorse troppo tardi, Ragnage urlava.
-Fratello!- Urlò. -Ora devo fare una cosa. E non ti piacerà.- Andò da lui, lo prese per il braccio, lei era grande il triplo di lui. Lo trascinò nell'astronave Memy, l'interno era enorme, la sedia era una normale sedia, solo che era grande due metri. -Dato che ti piacciono tanto i Memy... Ti faccio fare un giro.- Sibilò, lo legò a una colonna dell'astronave e gli diede un pugno. Lo lasciò lamentarsi, mentre lei andò ai comandi. Si arrampicò sulla tastiera, e sorrise. -Dove vuoi andare in vacanza fratellino?- Lui urlò e si dimenò.
-Lasciami andare!- Gridò, lei cominciò a saltare sui tasti grandi come le sue mani unite insieme.
-Non so dove stai per andare...- Disse saltando col fiatone. -Ma morirai delle risate...- Smise di saltare. -O morirai e basta.- Scese dalla tastiera. -Forse finirai il carburante, e non potrai andare da nessun'altra parte. Oppure avrai ancora carburante, ma sarai in mezzo al nulla e non potrai nutrirti. Morirai in ogni caso. Sai che dolore, uccidere il mio gemello.-
-Roxy, ti prego.- Supplicò, lei lo guardò sprezzante.
-Per favore! Non supplicare. Mi fai venire un'ulcera Nevulariana.- Si lamentò. Tornò del suo aspetto, si chinò su di lui e gli diede un bacio sulla fronte. -Addio fratello.- Disse, sembrava felice e vendicativa, ma aveva le lacrime ai gelidi occhi. Uscì, chiuse l'astronave e, tornando nelle sue mostruose sembianze, bloccò la porta da fuori, ammaccando la maniglia.
-Eccola!- Urlò John. -Ferma! Non puoi scappare.-
L'astronave partì, lei si riparò correndo via, rideva. -Cosa hai fatto?- Urlò Ally, l'astronave uscì dall'orbita di Umany, Ally la vide sparire dallo spazio attorno a quest'ultima. -CHE COSA HAI FATTO!?-
-Mio fratello aveva bisogno di tempo per pensare. Ne avrà un'infinità.- Disse acida andando verso di lei. -GLI HAI AVVELENATO LA MENTE, PUTTANA! PER COLPA TUA HO DOVUTO FARLO! PER COLPA TUA!-
-Menti a te stessa! È finita, Roxan. I tuoi uomini si sono ritirati, non la pensano più come te e presto anche Bacum e Zedran capiranno!-
-Sei una bugiarda!- Gridò correndo verso di lei, Ally si posizionò, pronta a riceverla. Roxan saltò e Ally passò sotto le sue gambe, Roxan rotolò per terra e si ritrovò di fronte a lei, digrignando i denti appuntiti e mostruosi.
-Respira bene, Roxan!- La intimò Ally. -Rifletti su tutto questo! Non lo trovi inutile? Non pensi che questa guerra ti abbia portato via tutto?- Lei caricò urlando, a mani nude.
-TU MI HAI PORTATO VIA TUTTO!- Gridò Roxan, Ally prese fuoco, la prese per i polsi mentre le cercava di tirargli addosso pugni. Roxan la sovrastò, Ally cadde in ginocchio. -MIO FRATELLO, LA MIA GENTE, IL MIO PIANETA HANNO PERSO IL SENNO PER COLPA TUA!-
-Hanno solo capito la cosa giusta!- Spiegò Ally. -Non pensi che quella a sbagliare sei tu!?- Roxan prese un coltello lo puntò sotto il suo mento, lei fermò la lama spingendole la mano.
-Adesso.- Sibilò. -Vincerò io. Vincerò perché tu morirai!- Spinse verso il suo collo, il coltello affondò, Ally urlò. Peter la fermò, ma non era lì vicino. La spinse via e Ally si alzò. Peter aveva il braccio allungato verso la direzione in cui aveva spinto Roxan, aveva la pelle bianca, gli occhi di un colore perlaceo metallizzato. La sua vera forma. Ritirò il braccio verso di sé e corse verso di lei, poi spiccò il volo. Sembrava una stella nella galassia, pensava Ally. Atterrò tra Ally e Roxan.
-Tu! Memytaizer! Come osi? Fatti da parte!- Urlò completamente impazzita, Peter coprì Ally, per proteggerla.
-Stalle lontano!- Gridò Peter, Ally si rialzò e si toccò il taglio, non era grave. Roxan se la prese con Peter, Peter la evitava modificando il corpo e allungandosi. Ally lanciò una freccia, la colpì ma non la fermò. Il sangue che scendeva lento come a sussurrarle qualcosa.
Roxan si bloccò, Peter la fissò. -Che stai facendo!?- Urlò, Peter si girò e vide Ally, fissa su Roxan. -Smettila vigliacca! Combatti!-
-Sto combattendo. Contro il tuo sangue.- Disse seria e irremovibile. -Sento ogni cellula del tuo corpo, Roxan. Sento il sangue passare accanto a ognuno di essa.- Si avvicinò suadente, Peter capì che era lei che teneva ferma Roxan. Stava controllando il suo sangue come faceva con L'acqua. Combinava i suoi due poteri. -Sai che succede... Se fermo il sangue qui?- Indicò il suo fianco destro, il cuore, Roxan sudava terrorizzata dalla nuova sensazione.
-Non vinceresti con onore.- Ribatté, sentendo che era Ally che le dava in realtà il permesso per parlare. -Dovresti uccidermi in un altro modo.-
-Dovrei?- Indicò i suoi amici. -Dovrei solo ucciderti, in qualunque modo possibile e avere una vita normale. O bella, dato che non può essere normale. Dovrei aiutare Umany e tutti gli altri pianeti a vivere in pace. Aiutare loro a vivere in pace!-
-Allora fallo! Riuniscimi ai miei fratelli, in Oltre!- Ally si avvicinò.
-Non meriteresti un posto così bello.- Sibilò. -Sai, sei in vantaggio, anche se noi siamo molti. Sei molto forte.-
-Mio fratello aveva ragione a dire che tu avresti finito la guerra. Avrei dovuto credere a Bacum quando me lo ha detto. Sappi che non sarai mai felice, Allyson McAiver. Ti renderò la vita un inferno anche da morta. Andrò da Bacum e gli dirò di ucciderti. Ristabilirò l'ASA e ti farò dare la caccia fino a quando non sarai morta, ci volessero millenni, ucciderò Peter....- Esitò. -E ucciderò il figlio che porti in grembo.-
Ally la accoltellò al cuore, arrabbiata, Roxan urlò. Poi smise di urlare. Rimase in piedi, Ally tirò fuori il coltello, lo fece sparire, ma il sangue rimase sulle sue mani. Peter dovette chiamarla e scuoterla per farla tornare alla realtà e quando accadde, il corpo di Roxan si riversò in terra, già esanime come se fino ad allora fosse stata lei a tenerlo in piedi.
-É finita.- Disse Peter abbracciandola e tornando nel corpo Umanyano. -Abbiamo vinto.- Ally fissava nel vuoto e piangeva. -Non credere a quello che ha detto, amore. Saremo felici.- Disse tenendo il suo viso tra le mani.
-L'astronave!- Urlò Ally, Alex era morta questo voleva dire che nessuno la stava guidando, Ally non vide Ragnage da nessuna parte.
-Ally, ho visto Roxan portarlo dentro l'astronave prima che sparisse.- Disse Megan, con le lacrime agli occhi. -Lo hanno visto tutti.-
-No...- Mormorò lei con il viso piegato in un espressione di dolore. -No...- Ally prese il comunicatore e ci parlò dentro. -Ragnage, mi ricevi?- Silenzio radio. -MI RICEVI!?- Gridò al comunicatore, ancora silenzio, poi...
“Ti ricevo!” Ally sentì il cuore ripartire.
-Dove cazzo sei?- Lo poteva sentire respirare, ansioso, impaurito.
“Qui è tutto enorme... Io... Sono riuscito a slegarmi, ad arrampicarmi ma ormai era troppo tardi, era come avevo detto a Megan. È uno di quei modelli che si smaterializzano fuori dall'orbita di un pianeta.”
-Dove stracazzo sei!?- Gridò ancora.
“Ally...“ Esitò. “C'è il vuoto intorno a me.” Sentiva come se vedesse i suoi occhi. Il riflesso oscuro dello spazio nelle sue iridi. “Non so neanche come faccia il comunicatore a funzionare...”
-Ti veniamo a prendere, fermo dove sei!- Disse lei, cercando qualcosa.
“No.” Disse fermò Ally ci mise un po' a rispondere.
-Come sarebbe a dire “no”?- Disse stizzita.
“Questa astronave si smaterializza per coordinate, come avevo detto a Megan, allora però non sapevo che l'astronave fosse fatta così. Sono partito da Umany, ma l'astronave ha dovuto raggiunge lo spazio, poi si è smaterializzata dove mia sorella ha inserito le coordinate.”
-Che coordinate sono?- Chiese Ally scuotendo l'aggeggio.
“Non lo so! Non capisco il Memy! Voi non avete un astronave, non avete le mie coordinate, io non ho le vostre. Sono fottuto!”
-Troveremo una soluzione...- Disse Ally speranzosa.
“Non esiste una soluzione.” Disse fermo. “Voglio dirti che mi spiace per il dolore che ho causato”
-Non parlare come se fosse un addio, stupido testardo di un Nevulariano!-
“Ally, l'astronave finirà il carburante. Io vagherò nella galassia senza meta, nel vuoto. Non ho cibo, non so come funzioni l'astronave e anche se lo sapessi è il doppio di me, non riuscirei ad utilizzarla.”
-Non può finire così!- Lui rise.
“Si invece. E se sei qui al telefono con me vuol dire che hai ucciso mia sorella. Sei libera. La guerra è finita, avrai la vita che meriti e io la fine che merito. Morire Solo. E va bene così, perché me lo sono meritato e lo accetto. Voglio solo dirti...” Dal comunicatore fuoriuscirono sirene, rumorose che assordarono Ally anche se erano lontane una Galassia.
-Ragnage? Ci sei?- Urlò Ally.
“La fine sta arrivando più in fretta del previsto.” Rise amaro lui. “C'è un asteroide, Ally. Sta per venirmi addosso.”
-Fa qualcosa! Schiaccia un bottone! Scappa!- Lui non diceva nulla.
“Addio Ally.” Si sentì un rumore forte, di qualcosa che si distruggeva e cadeva a pezzi, probabilmente l'asteroide lo aveva colpito.
-Ragnage!- Silenzio. -Cazzo! Rispondimi!- Nessuna risposta.
Megan piangeva tra le braccia di Ribcu, lui la accarezzava dolcemente. Peter prese il comunicatore dalle meni di Ally, lo spense intristito. -Se ne è andato, ma non era Solo.- Ally lo abbracciò piangendo.
-Aveva capito. Era dei buoni! Non si meritava una fine così!- Urlò paingendo sulla sua spalla. -La cosa più brutta è che pensava di meritarselo!-
-Mi spiace, Ally. È triste che sia andata così.- Disse Sara.
-Non lo vedi? Non è qui? Potrebbe essere ancora vivo! Dobbiamo... Dobbiamo...- Peter prese le sue mani, lei lo guardò. Il suo sguardo le fece capire che per lui non c'era più speranza. Pianse a dirotto, Peter che la baciava sulla fronte fredda e congelata per la tristezza.
-È morto con onore. Facendo la cosa giusta.- La rassicurò, lei asciugò le lacrime che mai pensava di poter piangere per lui. Tutti tornarono alla Casa, mentre altri andarono a casa di Ally.
-Evelyn, dove sei?- Diceva John, Eve non rispondeva, dopo qualche minuto, Si sentì il rumore di una macchina frenare davanti casa di Ally.

Ally era occupata a portare via i corpi, Guardò Alex, la accarezzò.
-Come lo spiego a tuo figlio che la mamma e il nonno non ci sono più?- Disse col magone alla gola. -Come spiego, a un bambino, che è solo.-
-Non è solo.- Disse una voce dietro di lei, Megan la raggiunse. -Ci siamo noi. Alex sa che starà bene con noi. Ci sono tanti bimbi alla casa con una storia come la sua e non sarà mai solo.- Ne fu rassicurata.
-Non è finita bene...- Sospirò.
-Ally.- Disse Megan attirando l'attenzione del suo sguardo. -Abbiamo sconfitto l'ASA. Gli Eromi sono un lontano ricordo. Le battaglie non esistono più. I Nevulariani stanno bene e in molti stanno tornando contenti sul loro pianeta, come altri stanno tornando perché sentono la mancanza di questo. Non puoi pensare che è andata male solo perché... Perché Ragnage, che è stato un mio Amico, non c'è più. Io credo che se fosse qui, ti direbbe che sei una sciocca, che devi vivere e continuare per la tua strada. Sarebbe felice se tu lo facessi. Quindi, fallo. Datti una mossa, Allyson McAiver, perché lui non ha dato la vita per sentirti triste.-
Lei sorrise amara. -Lo onorerò, mi darò da fare. Ma non andrò più a scuola. Credo che il mio obiettivo sia un altro ormai. Non ci rimetterò piede, anche perché non potrei seguirla come voglio.-
-Perché no? Che altro avresti da fare?- Lei sorrise come se sapesse qualcosa in più.
-Andiamo. Mia madre è arrivata.-

-John!- Urlò Evelyn, lui uscì di casa, lei gli corse incontro. Evelyn gli lanciò le braccia al collo e lui strinse forte i suoi fianchi, chiudendo gli occhi e ascoltando il suo profumo, che tanto gli era mancato. I gemelli assistevano sorridendo, Steve si asciugò una lacrima. Piper cullava Hope e guardava la scena, poi scoccò uno sguardo contento a Jason. Megan e Ally arrivarono dal piano inferiore della casa.
-Che è successo? C'è tanto sangue!- Si fermò, spalancò gli occhi. -I bambini stanno bene?-
-Stanno bene.- Disse John felice. -E mi spiace dirti che non sono più bambini.- Evelyn sciolse l'abbraccio, sorrise asciugandosi una lacrima.
-Allyson.- Disse la madre andando da lei e abbracciandola, lei chiuse gli occhi e si fece stringere dalle sue braccia, non si ricordava l'ultima volta in cui l'aveva abbracciata così. Probabilmente perché “una volta così” non ci era mai stata. -Scusa se non ci sono stata.-
-Si... Dove sei stata?- Lei sciolse l'abbraccio e sospirò.
-Ho recuperato tutti i dati dalla NASA e dall'FBI.- Disse cercando nelle tasche. -Non ne esistono più file su di noi. Niente di buono e niente di cattivo. Da oggi in poi sceglieremo noi cosa fargli sapere e come. Ho distrutto tutte copie con l'aiuto di Chloe.- Tirò fuori un a chiavetta, che finalmente aveva trovato. -Tutte le copie tranne una.-
-Si, è una grande cosa, mamma, ma ormai sanno già di noi.- Lei annuì.
-Vero, ma decidiamo noi se fargli avere o no dei dati su di noi. Evillive aveva allestito un brutto giro anche tra gli Umanyani, ho scoperto che c'era anche Jacob tra di loro.- Peter non ne fu sorpreso. -Mi spiace, Peter.-
-Non importa.- Si sentì dal suo tono come se stesse dicendo una bugia.
-Qui come è andata?- Spiegarono a Evelyn cosa era successo, non sembrò né delusa né contenta della dipartita di Ragnage.
-Morte orribile.- Commentò tremante.
-Ally.- Sussurrò Peter al suo orecchio. -Il bambino sta bene?-
Ally si girò a guardarlo, sorrise e annuì arrossendo. -Si, ho controllato.-
-Cosa vuoi fare?- Lei rifletté. -Se vuoi dirlo io sono d'accordo.-
-Non hai paura di mio padre?- Fece lei, lui trattenne una risata.
-Può anche strapazzarmi, io mi allungo ora. E volo. E posso accecare la gente col mio potere super fico.- Lei rise, ma poi si fermò.
-Non abbiamo ancora parlato di questo!- Gli altri si girarono verso di loro. -Peter ha preso coscienza di quello che è, e ha preso i poteri, noi ne abbiamo parlato, ma non hai detto che poteri hai... E come si sono mostrati...-
-Io penso che la Prova l'ho superata nettamente quando sei morta. Vorresti dissentire?- Disse facendo spallucce. -Ti ho vista in pericolo, stavo per perderti di nuovo.- Qui si avvicinò a lei. -E non stavo perdendo solo te.-
-E quali poteri hai?- Fece John sedendosi sul divano.
-Mi allungo, mi allargo. Non prendetemi in giro.- Disse ammonendo Jason e Chris già in partenza, come se sapesse che avrebbero commentato.
-Una gomma da masticare!- Disse Jason, Peter gli diede una spinta amichevole allungando il braccio verso di lui, che era dalla parte opposta della stanza, Jason rise. -Fico!-
-Posso volare, ma non so farlo solo io tra i Memy. Megan mi ha detto che sul libro in molti volano... Speciale o no, io volo, punto.-
-Modesto.- Commentò Chris.
-Poi... Questo è complicato da spiegare. Io brillo...- Ally rise.
-Non era così complicato.- Disse Jason.
-Si, ma nel senso che posso accecare. È un po' uno svantaggio se sono in battaglia. Potrei accecarvi, vero che acceco il nemico, ma...-
-Ma.- Intervenne John. -Non ci sono più battaglie. Non serve più pensare a quello. Siamo liberi.-
Per tutti fu come realizzarlo per la prima volta, sorrisero e si rilassarono, finalmente.
-Che cosa volete fare?- Chiese Evelyn. -Da domani, cosa volete fare?-
-Tornare a scuola sembra così... Strano.- Disse Piper. -Beh, io voglio i miei poteri. Devo prendere coscienza di ciò che sono. Se c'è una cosa che so di voler fare è crescere mia figlia facendole sapere in partenza che è una Memytaizer, una Nevulariana e anche un Umanyana. Così che possa avere quello che mi è stato negato.- Paul accarezzò le sue braccia cingendole.
-Io voglio lavorare alla Casa.- Fece Steve. -Ma mamma mi farà finire la scuola, dico bene?- Evelyn smise di ammonirlo con lo sguardo e sorrise. -Solo che ho un'idea più precisa su quello che posso fare oltre che aiutare alla Casa. Protettore forestale, per tutta Umany.-
-Bel pensiero.- Disse Jason. -Io andrò sulla spiaggia tutti i giorni e mi berrò un drink ascoltando il suono delle onde, anche di inverno e quando piove.-
-Non fare l'imbecille.- Disse Chris. -Finiremo la scuola, anche noi. Poi si vedrà.-
-E tu Ally?- Disse Evelyn. -Tu diventerai un medico? Come volevi fin dall'inizio.-
-I miei sogni sono un po' cambiati da “Dall'inizio”... Ora io credo che mi concentrerò su di me. E basta. Non posso tornare a scuola.-
-Ally, credo che il preside non tenga più quella regola del non avere studenti alieni.- Ribatté la madre scioccata. -Puoi farlo se vuoi.-
-Io non voglio e non posso, mamma.- Loro la fissarono, il silenzio era così forte da poter sentire gli ingranaggi girare nel cervello di Ally.
-Perché?- Fece John. -Pensavo ti importasse.-
-Mi importa. E diventerò medico, ma non ho bisogno della scuola, adesso. E comunque so già tutto.- Disse indicandosi gli occhi.
-Si, capisco. Ma per lavorare serve la laurea, no?- Fece Jason.
-Non ho detto che non avrei preso la laurea.- Ribatté.
-Ma quindi ci vuoi tornare a scuola...- Disse Chris confuso. -Che intendi?-
-Intende ora. Non vuole tornarci, ORA.- Disse Megan, la fissarono. -Ho imbrogliato e mi sono bevuta una lacrima.- Confessò ridendo.
-Spiega anche a noi, miss saggezza.- Disse Jason, lei sorrise.
-No, lascerò che lo faccia lei.- Megan la incoraggiò, tutti la fissavano silenziosi.
-Sono incinta.-
-Oh, porca puttana.- Fece John. -Vita normale, stavamo dicendo.-
-Scusa.- Disse Ally, rossa di vergogna.
-Sto per svenire.- Disse Evelyn sedendosi pesantemente sulla poltrona, dando le spalle alla figlia, le mani che coprivano la faccia. -Sto per svenire.-
-Colpa mia.- Disse Peter.
-Certo che è colpa tua!- Sbottò John.
-Hey!- Urlò Ally stizzita e arrabbiata. -Mio figlio non è “una colpa”.-
-Di quanto sei?- La interruppe la madre alzando la testa.
-Cinque giorni.- Evelyn si accigliò, Ally le disse come lo aveva scoperto, tralasciando i dettagli con Ragnage.
-E non potevi evitarlo? Cioè, di rimanere...?- Fece John, esitò.
-Papà, è... Capitato. Diciamo che non eravamo pronti e non  l'avevamo programmato, ci siamo lasciati trasportare, diciamo.- Peter diventò tutto rosso. -E avevo anche altro in mente. In quel momento ero felice, ho smesso di pensare. Ero con Peter ed ero felice.- Ally fissò per terra. -Io lo amo già, papà.-
-Oh, piccola...- Disse guardandola. -Va bene, dopotutto ci siamo già passati con Paul, solo che... Tu sei più piccola e Paul adesso ha venti anni, beh...-
-Non si può paragonarmi a lui, vero?- Lui scosse la testa. -Sono più piccola.-
-Di due anni.- Fece notare Paul stesso. -Sei maggiorenne, e sei abbastanza cazzuta. Puoi anche fare il parto da sola.-
-Che scemo.- Disse lei ridendo. -Comunque, finito di essere arrabbiati?-
-Chi ha detto che lo siamo?- Disse Evelyn. -Siamo solo scioccati.-
-Oh, capito.- Disse Megan, fissava il vuoto.
-Hai bevuto un'altra lacrima?- Ironizzò Chris, lei scosse la testa.
-Ragnage lo sapeva.- Realizzò, Ally fissò un punto nel muro alla sua destra. -È così, vero? Lui lo sapeva! Ha urlato quando Bacum ti ha dato un calcio!-
-Lo sapeva.- Fece Peter. -E ci ha beccati mentre, beh... Eravamo a letto.-
-Tralascia i dettagli, ti prego.- Scongiurò Jason, coprendosi gli occhi. -Questa scena non se ne andrà mai via dalla mia mente, ora...-
-Ha cercato di difendermi.- Disse Ally. -Non potrò più ringraziarlo per questo.-
-Potremmo fare una specie di funerale. Non sarà Nevulariano come voleva lui, ma dopotutto il suo corpo non c'è e si merita comunque qualcuno che lo ringrazi e lo onori.- Disse Megan.
-Sono d'accordo.- Fece John. -Ha fatto ammenda e ha rimediato ai suoi errori ed è morto difendendo ciò in cui credeva e in ciò che era giusto.-
-Un falò. Come quello in cui abbiamo chiacchierato in campeggio.- Disse Ally stranamente nostalgica. -Perché è lì che ci ha fatto capire che aveva dei dubbi. È lì che lui ha scelto la via giusta, secondo me.-
-E io direi di farlo nel parco qui vicino a casa, perché è lì che l'abbiamo visto l'ultima volta negli occhi. Ed è lì che è partito incontro alla morte.- Disse Steve, si alzò, entrò nel DIM. Dopo che ne uscì teneva in mano un libricino. -Questo è il suo taccuino. Ci scriveva come si sentiva.-
-Non lo leggeremo, vero?- Disse Piper. -Non so se avrebbe voluto.-
-No. Lo bruceremo, come simbolo. Che le sue parole riempiano l'aria, belle o brutte che siano.- Disse Ally. Dopo cena, dopo che il cielo si fu oscurato, andarono al parco accanto a casa. Steve, come aveva fatto col falò del campeggio, mise dei tronchi che tirò fuori dal DIM. Tirò fuori della legna, Ally diede fuoco ai cocci dando inizio al dolce caldo del fuoco, creando una fioca luce rossa intorno a loro. Si sedettero e rimasero in silenzio, per almeno un'ora.
-Comunque aveva ragione. Su Nevular.- Disse Ally. -Era meravigliosa.-
-Tu l'hai vista meglio di noi...- Disse Steve. -Noi siamo rimasti in casa sua tutto il tempo.-
-Già... Quanto si è arrabbiato quando sei andata da sola alla Fonte...- Disse Megan fissando nostalgica il fuoco, Ally sorrise.
-Io sono arrabbiato ora.- Disse Peter. -Tu quando sei andata alla Fonte sapevi già di essere incinta. Sei andata comunque. E hai rischiato.-
-Bisogna sacrificarsi per un bene superiore.- Disse, lui sbuffò.
-Persino Ragnage direbbe che stai dicendo stronzate.- Ribatté, Lei rise, poi la sua faccia si piegò in un'espressione addolorata. Smise di ridere, si portò le mani al viso. Quando smise prese il suo taccuino, si alzò, girò introno al falò e ce lo buttò dentro. Megan notò delle pagine bianche che col calore incominciavano ad avere parole. Stavano apparendo dal nulla.
-Ally, prendilo!- Urlò, lei lo fece, anche lei le aveva notate. -Cosa..?-
-Non capisco... Nevulariano.- Disse, diede il foglio al fratello, chiedendo con un gesto di tradurlo.
-”Rox mi ha detto che Exadran ha lasciato Nevular. Spero per combattere con me. Ma non sono proprio sicuro. È sempre stata testarda, i suoi nonni le hanno detto un sacco di stupidaggini. Ma chi si credono di essere? Non capiscono quanto siamo forti, non capiscono che dobbiamo essere unici. Ci stanno contaminando! Umanyani...”- Ally gli disse di continuare con un cenno del capo, lui girò un paio di pagine. -”Exadran non è dalla parte giusta, come temevo. Ha raggiunto quel Nevulariano della quale non approvo il legame. Le mie spie dicono che ha avuto un bambino. È stata brava a nasconderlo. Ho un nipote, mi sento strano a riguardo. Essere nonno, così giovane! Mio padre si vergognerebbe, lui mi ha avuto a 84 anni. E io mi ritrovo nonno a meno di 50! Avrei dovuto ascoltarlo e aspettare. Avrei dovuto dire a Foxisem di aspettare. Per l'Albero, come mi manca...”- Girò ancora delle pagine. -”Sono turbato, Exadran è ancora incinta. E mi fa male ammetterlo, non voglio ucciderla. Sta creando veramente un disastro! Sta cercando di fermarmi! Sono infuriato! Devo fare qualcosa”- Steve si accigliò, come se le parole scritte dopo fossero difficili da leggere perché scritte di fretta. -”Ho ucciso entrami. Ho ucciso Mike, il Nevulariano traditore! Mi sono fatto prendere dalla rabbia, però. Lui era su un letto, con mia nipote, la più piccola. La mia seconda nipote! Mi sono arrabbiato, tanto. Non mi hanno mai permesso di vederli, l'ho uccisa, ho ucciso anche lei. Tenere a freno la rabbia? Non so se ci riuscirò mai, in tal caso ricorderò queste parole, e riderò del vecchio me, che non riusciva a smettere di menare fendenti con la spada. Ma per ora, voglio solo vedere la faccia di mia figlia. Le sta bene.”- Steve si mosse a disagio. -Non so se lui vorrebbe che leggessimo.-
-Steve, continua.- Disse Ally. -Questo ci fa capire che anche una mente come lo era la sua, può cambiare. Ci fa capire i suoi progressi.-
Lui sospirò. -”Ho saputo che Zedran è fuggita. Avevo detto a Silsar di tenerla al sicuro, avevo detto a Roxan di non farla scappare! Le avevo anche detto di coinvolgerla per non farla annoiare, farle uccidere qualcuno, nominarla torturatore! Le sarebbe venuto bene!”- Girò ancora, non gli piaceva quello che leggeva. -”Forse l'ho trovata! Forse solo un pezzo dell'astronave... Sono quasi sicuro che mi stia cercando. Bacum è tornato su Nevular e ha scoperto che lei non c'era. È venuto nei miei sogni a tormentarmi! Dice che tornerà su Umany non appena avrà finito quella cosa con Roxan. Questa cosa non la scrivo neanche qui, è troppo importante, meglio che rimanga solo nella mia testa. E poi è solo un progetto secondario, per ora mi concentro su altro. Ho ucciso una Nevulariana speciale. Speciale perché è stata uccisa più di una volta. Credo che questa morte non se la dimenticherà mai, l'hanno violentata, sto ancora ridendo.”- Steve si bloccò, col magone alla gola e le lacrime. -Non ce la faccio.- Megan prese il taccuino.
-”Finalmente c'è qualcuno che mi da del filo da torcere! Quella McAiver maledetta! Stavo facendo un giro con Bacum e l'ho vista. L'ho investita, è stato divertente. So che presto si farà sentire.”- Megan girò le pagine. -”Mio cugino è morto. Quel pazzo ha fatto un marchingegno che ha collegato al battito cardiaco. Appena il suo cuore ha smesso di battere è esploso tutto il magazzino, con tutti gli Eromi! Che spreco, mi servivano! L'unica nota positiva è che ha ucciso anche due Semialieni, il McAiver invece è ancora vivo, ma lo farò sbattere in prigione. Anche per la morte della sua stupida marmocchia.”- Megan girò. -”Mia Cometa, quella Allyson. Continuo a osservarla, è... Non lo so, mi confonde. Non mi succedeva da... Foxi. Ha un potere abnorme per essere solo una semialiena, e se nascondesse qualcosa!? Bah, devo smettere di ammirarla tanto o finirò per... Non voglio neanche pensarlo, meno male che sento il senso di vomito quando ci penso.”- Girò ancora. -”Era qui. Era venuta da me. Bacum aveva lasciato un messaggio per Zed, e invece ci siamo ritrovati lei! L'ho tenuta a bada con i miei poteri. Per Katastro che bella che è! Io non  l'ho mai scritto, ok? Ah, ho detto è? Dovevo dire ERA, Bacum l'ha uccisa. Peccato, una creatura così magnifica. Meglio così stavo perdendo la testa per lei, ora non darà più problemi.” Oh, cavolo... Qui dice “Non capisco che mi succede, non sono felice per la morte di Allyson, tutto il contrario.”- Girò ancora. -”Non posso ancora credere a quello che è successo! Lei, con il metodo che volevo usare io con Foxi, è riuscita a tornare in vita! Ma io la Adoro! Che grande forza! E mia figlia è finalmente tornata! Che grande giorno oggi.”- Si sentiva il cambiamento in un certo senso. Le sue parole erano cambiate. -”Sono andato alla sua scuola. Le proibisco di studiare. Non sono gentile? Così si potrà concentrare su di me. Sulla battaglia, in questo senso. Ho timore che... Provo qualcosa per lei. Non riesco ad ammetterlo ad alta voce, e quindi va bene qui. Facciamo che solo questo taccuino dovrà avere questa informazione.”- Qui scriveva molto peggio, perché Megan si accigliava nel leggere. -”Sono riuscito ad ammetterlo, l'ho detto a Bacum. Devo ucciderla. No! Devo... Non posso morire! Non posso uccidermi! Ma... Devo parlare con lei.”- Megan divenne nervosa.
-Continua. È qui che comincia a cambiare davvero. Il suo percorso è importante. Si narrerà di lui per millenni, come voleva, ma in modo diverso.- Disse Ally, era una teoria un po' timida, ma accettabile per continuare, Megan girò pagina.
-”Non ho parlato con lei. L'ho vista uscire da una casa e ci sono entrato. Una Umanyana molto strana ha cercato di aiutarmi. Ero così turbato che alla fine le ho confessato tutto. Vorrei tornare e ucciderla, ma ho la sensazione che mi farà comodo... Com'è che si chiamava? Megra? Qualcosa del genere. Ah, già! Megan, che schifo i nomi Umanyani.”-
La fissarono, lei trattenne il respiro, allo scoperto. -Beh? Continua.-
-Piper...- Disse Megan esitante. -Non siete arrabbiati...?
-Continua. Qui è dove tu lo aiuti, lo influenzi con l'energia Memy.- Disse Ally, lei sfogliò.
-”Non scrivo da un po' sono stato occupato. L'ultima volta ho dimenticato di dire che ho baciato il fidanzato di Ally. Non era affatto male, ha dei bei gusti, anche se è Umanyano. Poi la cugina si è fatta viva, che dire, era arrabbiatissima e io mi sono divertito come un matto. Quello che è successo poi... Qualche idiota ha rapito la nipote di Ally. Lei è venuta da me e... Non riuscivamo a fare niente. Io, non riuscivo a fare niente. Perché!? Dopo qualche ora, in cui lei ha distrutto in un tempo pari a cinque minuti tutti i capannoni Eromi che avevo appena allestito, l'ha trovata. Io però ero lì già da un po', mi è bastato alzare la cornetta, era strana quella bambina. Secondo me mentono, è nata prima di quello che mi dicono, non può essere già così grande, non ho notato molto altro e ma vorrei capirci. C'è qualcosa sotto...- Cambiò pagina. -”Gliel'ho detto. Che la amo. Gliel'ho detto. Non mi vedrà più con gli stessi occhi.”- Girò. -”Era nella mia camera. Non ce ne siamo accorti. Né che era in camera mia né che fosse nel mio edificio! Come diavolo ha fatto? Ha tentato di uccidermi, non so perché si è fermata. Avrebbe dovuto continuare. E non è tutto. Mi ha dato in mano il coltello e se l'è premuto contro. Non ce l'ho fatta, non ci sono riuscito.”-
-Wow.- Peter guardò le parole. -Ma queste però non erano nascoste.-
-No, probabilmente... Non lo so, aspetta. “Figlio di Foglia Marcia! Lo ha detto a mia figlia!” Qui è quando Bacum ha detto a Zed di lui... “Sono andato a casa dell'Umanyana, le ho lasciato un messaggio. C'è un profumo strano, ma sentivo ancora puzza di Gantuliano perciò credo sia quello... Ci siamo visti al Pub, è stato bizzarro. Mi ha raccontato... Beh, la sua vita. Non sapevo che gli Umanyani fossero così. Non mi ero mai degnato di dar loro attenzioni, in effetti. Ma io e quella Umanyana abbiamo dormito insieme e io non l'ho strangolata nel sonno. Ma che mi prende? La mia sicurezza, non la sento più. Quell'Umanyana e le sue parole! Nessuno mi ha mai colpito così, e senza avere un'arma! Mi ha detto che vanno in campeggio, spero che Bacum o i suoi fantasmi non ci abbiano sentito. Non so perché ma sto cambiando, non capisco se in bene o in male. Forse dipende dai punti di vista. Ha detto che serve una pausa, e ha ragione, ma come faccio con questi che mi stanno sempre dietro! ...Io li seguo.”-
-Qui ha deciso di venire in campeggio con noi?- Disse Jason. -Cavoli.-
-”Ho tempo di scrivere solo ora! Al campeggio, non so cosa sia capitato, sarà la loro influenza o qualcos'altro... Le loro parole vorticavano nella mia testa, tutta la notte. Sentivo anche strani rumori, ma credo che questo si possa ignorare, alla fine so cosa erano. Ho cambiato idea. Ecco, l'ho detto. Io! Non penso più che sia cosa buona, quella che stiamo facendo. Ne ho parlato con Megan, che qui sul taccuino chiamavo Umanyana solo per negare quello che provo per lei. È una brava amica, e le ho detto che non merita di morire, che le voglio bene. Le ho dato affetto. Lo avrei mai fatto prima? Leggendo le mie parole, scritte in precedenza. Solo ora capisco quanto folle fossi! Scrivere quelle cose su mia figlia! Su Chloe! Vorrei tornare indietro! In realtà ho cominciato a provare dubbi già dalla prima volta che mi ha parlato, ma era difficile allora ascoltare. L'ho fatto ora. L'ho fatto davvero e ho capito. Ah, un'altra cosa, che spiega tutto e troppo. Dopo che siamo tornati a casa dal campeggio sono andato da lei. Ho scoperto... Un'astronave, simili alle esploratrici Nevulariane, ma il motore era diverso. Aveva il simbolo Memy! MEMY! Ho analizzato le lacrime di Megan. Roxan, che è appena arrivata a Umany, le ha distrutte ma io le ho lette! Lei è una Memy! Per questo ho realizzato! Ma io non ho toccato le sue lacrime. Devo capirci di più! Mia sorella è impazzita, vuole andare da loro ora!” ha scritto come se lo avessero interrotto. Credo che tutti sappiamo cosa è successo poi.-
-Ti ha difeso, ed è scappato.- Disse Ally. -Era con noi su Nevular.-
-C'è altro, era piccolo il taccuino, se l'era portato dietro... Dice “Ally sta molto male. Sono con lei ora, lei dorme. Ha massacrato un'orda di Altri che torturavano delle Nevulariane. L'ho aiutata a pulirsi da quel sangue. Era denso. Era rosso. Era brutto. Era colpa mia. Ha gli incubi ed è sempre colpa mia. Ora sto cancellando tutto, quelle cose orribili che scrivevo, che mi fanno capire chi ero. E quanto sono cambiato da allora! Spero che nessuno scaldi le pagine col fuoco. Non voglio che qualcuno legga, non voglio che sappiano come ero. Facevo schifo. Non sono mai stato così vicino all'uccidermi. Resto qui ora, devo fare una cosa importante. Si tratta di redenzione, ammenda. Ora provo a dormire, con lei. Adoro il suo profumo, mi ha invaso. Ho paura di Domani.” Questa è...-
-Roba forte.- Completò Jason. -Dice altro?-
-Dice che mi ha spiegato dei Memy, che Ally ha versato il composto nella Fonte e... Aspetta... “Il disegno di Ally. Non può essere! Quando questa storia sarà finita dovrò sistemare anche questa questione.” Di che parla?-
-Non lo so... L'uomo che ho visto alla Fonte... Non spiega nulla?- Lei scosse la testa e girò pagina.
-”Non mi ha permesso di farlo. Mi ha salvato, non so come. Mi sono tagliato le vene in una vasca, stavo per morire e invece lei... Non lo so, sono tra l'arrabbiato e l'indignato e... Ora vado su, non riseco a stare seduto.”-
-Ally, qui è quando...- Disse Peter, lei annuì e incoraggiò Megan.
-”Mia sorella ha... Non riesco a scriverlo, riesco solo a pensare di urlare, senza farlo. Mi costringeva a baciarla, non volevo farlo. Lei non voleva farlo! Mi ha messo il coltello in mano e lo ha puntato su di lei. L'ho guardata e mi è sembrato che non le importasse. Ma c'era altro. Paura. Non per se stessa, forse per Peter. Non vuole morire davanti a lui, ma c'è altro, non lo so. Fatto sta che non ho avuto le palle di farlo. Lo ha fatto lei. Mi ha baciato. È stato maledettamente meraviglioso, vorrei solo morire.”-
-Oh, per la miseria, che tristezza.- Disse Chirs.
-”Abbiamo trovato un modo anche per Umany. Abbiamo finito la guerra! Ally è un genio.” poi non dice altro. Penso perché non ha avuto più tempo. Dopo ci ha aiutato col motore ed è venuto da voi. Poi la battaglia e poi lui è... Perché lo avevi tu il taccuino Steve?- Lui deglutì.
-Me lo ha dato prima di far partire Alex, mi ha detto di tenerlo lì dentro.-
-Non lo hai fatto.- Disse Ally, un po' severa.
-Mi ha anche detto di tirarlo fuori, solo se fosse morto.- Ally sentiva il respiro pesante. -Mi ha detto che se non moriva dovevo tenerlo lì finché lui non avesse deciso di tirarlo fuori. Mi aveva detto che non aveva più importanza scriverci perché questa storia sarebbe stata riscritta nel firmamento in un modo migliore. Che lo avrebbe messo sotto una luce più bella segnando la storia.-
-Questo invece la segna molto di più.- Decise Ally. -Aveva detto altro?-
-Niente altro. Probabilmente voleva farci leggere solo il momento in cui è cambiato, non quelle che aveva cancellato, e che abbiamo letto...-
-Ma era questo che ci ha fatto capire la verità. Il suo vero cambiamento. Era molto più importante leggere queste parole, piuttosto che lui si accontentasse di essere visto bene dalle stelle! Questo fa capire che uomo più saggio fosse.- Ally si alzò, prese il taccuino. -Questa è la storia.-
-Si è fatto tardi.- Disse John. -Andiamo a dormire.-
Con un po' di riluttanza lo seguirono, Ally fece fatica ad addormentarsi, Alla fine cadde in un sonno profondo con Peter che la coccolava.
Sognò, ma non seppe dire se era la realtà o no. Era al campeggio, con tutti. La guerra non c'era più, come nella realtà. C'era Ragnage che attizzava il fuoco e le sorrideva, spintonava amichevolmente Megan e soffiava in faccia a Hope che rideva e si agitava. Si svegliò, Peter non c'era. Mise le mani sotto il cuscino come faceva ogni volta quando sentiva la sua mancanza. Un gesto che non sapeva spiegarsi, come se mettere le mani lì sotto le avesse tenute calde per quando sarebbe tornato. Sentì un foglio, ci si aggrappò, come se fosse questione di vita o di morte. Lo tirò fuori, lo aprì lentamente.
“Come si inizia una lettera del genere, porco Acnor!?” Ally si mise le mani sulla bocca scioccata. “Ally. Se stai leggendo questa lettera vuol dire che sono morto e che Megan ha fatto quello che le ho detto.” Tremava, il respiro mozzato che faticava ad arrivarle ai polmoni. “Per questo ho scritto la lettera prima. Sapevo che non sarebbe finita bene. Per me, chiaro, me lo aspettavo. Ancora non mi perdono per ciò che ho fatto, non mi perdonerò neanche da morto. Se penso al come hai fatto tu a perdonarmi... Ti amo anche di più. Forse sarebbe andata diversamente se non avessi conosciuto Megan. Fortuna che esiste, brava ragazza. Poteva finire in tanti modi, è finita nel migliore, no? Non ci sono più io. Avevo perso la guerra fin dall'inizio. Dal momento in cui ho messo giù il piede dal Jet, posandolo sulla tua città. Avevo perso dal momento in cui ti ho vista quel giorno. E quando mi sono innamorato di te. Beh, lì avevo già perso. Ora continua la tua vita, devi essere felice, fallo per me. Diventa medico, pompiere, poliziotta... Puoi fare quello che vuoi. Non fare figli giovane come me, non dico che è male, dico che io non ero maturo e non ti offendere. Sei matura e lo sai, ma ci somigliamo in un certo senso noi due, fidati. Sei qui davanti a me mentre te la scrivo. Stai dormendo, resto qui solo perché me lo hai chiesto tu di farlo. Non so che succederà. Domani andiamo alla Fonte, ma tu sai già come è andata a finire, no? Steve avrà già tirato fuori il mio taccuino a quest'ora. Dimmi che non lo avete gettato nel fuoco, non è carino. Ora hai da fare, perciò ti lascio. Scrivi di me nel firmamento.”
Ally rise, piangendo. Rilesse, sempre ridendo. Chissà cosa avrebbe detto. L'avrebbe cambiata se avesse avuto tempo? “Non fare figli giovane come me” Era incinta persino mentre la stava scrivendo. E poi aveva gettato il taccuino ne fuoco. Ovviamente. Finalmente poté dire di aver avuto una pessima idea. Purtroppo Steve non l'aveva letta la lettera, se lo avesse fatto non le avrebbe permesso di gettarlo nel fuoco. E poi la lettera era stata “consegnata” dopo il taccuino. Si alzò, si vestì in modo normale, con una maglietta che non era stata progettata per la difesa da armi da fuoco o asce volanti o fendenti. Ipotizzò che Peter era giù in cucina, dato che lo sentiva. Sentiva i fratelli, Piper e Hope dormire serene. Megan era sul letto di Zoe, John e Evelyn su divano con una tisana in mano. Andò in bagno, davanti allo specchio. Come sette mesi prima, quando i suoi unici problemi erano quelli di matematica. Sentì uno strano dejavu, come se fosse di nuovo nel momento in cui tutto è iniziato.
-Arrivo mamma...- Sussurrò ricordando quel giorno di scuola che l'ha portata a tutto quello. Scoppiò a piangere, sentendo il doloroso ricorso.  Smise di piangere fissando i suoi occhi. Uno blu, uno rosso. Era LEI. Quasi sentiva qualcuno chiamarla, come quel giorno, forse davvero la stavano chiamando... -Ally!-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 29, 2019 ⏰

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