-Questo è sleale!- Sentì Ally, era la madre che urlava, si preoccupò, lasciò Peter e lui la seguì.
-Mamma, cosa..?- Ally fissò la tv, c'era la sua foto in copertina, tolse il muto e ascoltò.
“Un video l'ha ripresa uccidere persone innocenti. State attenti, se la vedete chiamate subito la polizia.”
-Mamma...- Disse Ally con la voce piegata e rauca.
-No, no, no, tesoro. Non succede niente, tranquilla.
-Mamma!- Ally guardò la tv che Peter aveva mutato, ma non bastava, le immagini c'erano ancora. Avevano mandato in onda il video.
Evelyn si girò. -Quella non sei tu, amore.- Lei non la guardava. -Hey, Ally, piccola mia... È solo una stronzata, cercano di renderti la vita difficile.-
-Come se non lo fosse abbastanza.- Sbottò lei. -Sono una cazzo di ricercata.- Lei camminò agitata per la stanza, lasciando del ghiaccio dove prima stavano i piedi. -Io non ho ucciso nessuno... Ultimamente.-
-E non hai ucciso Umanyani!- Disse la madre. -E il resto era difesa!-
-Ragnage sa che lo merito.- Borbottò lei.
-No, non è vero!- Sara entrò senza neanche bussare.
-Lo stanno per uccidere!- Megan entrò dalla porta ancora non chiusa.
-Chi stanno per uccidere?- Domandò curiosa.
-Il Gantuliano! Ehm... Come l'ha chiamato la sua vera madre..? Ribcu!-
Megan sbiancò. -Come hai detto? Sta morendo?-
-I suoi genitori mi hanno detto che un Altro l'ha preso, lui l'ha seguito e l'ha portato al covo di Ragnage. Vuole entrare, ma se lo vede di nuovo lo ucciderà!- Megan le chiese migliori spiegazioni. -Volevo parlartene. E saprai il perché e io saprò se ho ragione.- Cominciò, Megan si accigliò. -Durante la battaglia del 31 marzo, i suoi genitori mi si sono palesati di nuovo. Ribcu... La sua storia inizia con loro. Una Gantuliana e un Nevulariano si sono innamorati, su Gantula. Si sono trasferiti su Umany, poi il fratello di lui, Nevulariano, li ha uccisi e si è preso loro figlio. Erano disgustati da lui, ma sapevano che potere avrebbe potuto avere non appena fosse stato in grado di usarli. Lo allevarono con odio, insegnandogli cose da “ASA” e non lo trattavano esattamente bene. I suoi genitori mi hanno detto che gli sta succedendo una cosa come è successa a loro. Ovvero, loro si erano trovati nemici, ma sono riusciti ad andare d'accordo. Lui ha capito di stare dalla parte sbagliata e alla fine, dopo aver avuto Ribcu, scapparono da Gantula. Ora, loro durante la battaglia mi dissero che era con una ragazza. E quest'ultima è sua amica, ma anche una nemica.- Lì Sara guardò Megan, e Ally la fissò con gli occhi sgranati e increduli.
-Megan...- Cominciò Ally col tono duro e serio, le ricordò John.
-E pensate che sia io?- Chiese ironica. -Con un nemico?-
-Io credo che tu sia pura. Tu non ti fermi a quelle stronzate della guerra.- Disse Sara. -Dimmi la verità.-
-Io non c'entro nulla. Non conosco questo Rib... Quello che è.- Disse lei acida, ma fu interrotta da Nico che irruppe in casa.
-Ally, ho saputo del...- Nico vide la tv accesa. -Appunto, mi spiace... Sono venuto a dirti di non ascoltare queste cose! Ieri tu hai salvato una cosa come 100 bambini e almeno la metà ha ritrovato i genitori!-
-Non importa. Cosa penseranno di me?- Gridò. -In molti non sanno chi sono davvero.- Indicò la tv, poi si accigliò.
-Cosa?- Disse Nico. -Che hai sentito?-
-Gal... Sta per nascere il bambino.- Fu Nico ora a sbiancare. -Megan, va a chiamare Piper.- Megan andò al piano di sopra, Piper non aveva trovato la voglia di andare a scuola, dopo un minuto Piper scese vestita. -Va da Gal, sai cosa devi fare, lo hai studiato.-
-E tu non vieni?- Domandò tremante, mentre prendeva il giubbotto.
-Devo fare altro.- Disse Ally, la madre vide che se ne stava per andare e la seguì. -Mamma, non seguirmi.-
-Ma dove vai?- Le urlò dietro Evelyn, il sole che illuminava i suoi occhi blu.
-Vado a salvare il Gantuliano. Se Sara ha ragione su ciò che ha detto, allora non deve morire e deve capire. Se Megan mente ed è sua amica...- Sospirò. -In quel caso ci manca poco che sia dalla nostra.-
-Ma se ti vedono? E se ti arrestano?- Disse la madre con voce rotta.
-Che cerchino di prendermi.- Ally si infiammò e volò via, Evelyn che la fissava incredula, mandò un paio di messaggi a John.
Ally arrivò al covo di Ragnage. Sapeva che tutte le sue forze, ferite e non, erano lì, decise di fare tutto senza combattere. Entrò e evitò tutti, cercò in ogni stanza e in ogni conversazione qualcosa che le dicesse dove era il Gantuliano, ma non sentì nulla. Le rimase l'ala est da esplorare, c'erano parecchie stanze, una era larga e finiva con una finestra e una porta, l'aprì e trovò una stanza, si vedeva tutto dalla finestra e lì capì che era la scrivania del capo. La scrivania di Ragnage. Le scritte erano tremanti, come se avesse scritto in preda alla pazzia, o di fretta. Era scritto in Nevulariano, e Ally pensò di fare delle foto, forse Alex riconosceva cosa c'era scritto e capiva la calligrafia del padre. Uscì e una porta laterale la portò in un corridoio, stretto e pieno a sua volta di corridoi e porte. Alla fine del corridoio c'era una biforcazione, vide una stanza dalla porta strana. Era spessa e nero-opaca, capì fosse Ambratio, sembrava una cassaforte, ma era aperta. Ci entrò, era una semplice stanza da letto, senza finestre. C'era un letto in orizzontale sulla sinistra, attaccato al muro, una scrivania dal lato opposto, un lavandino e uno specchio. Erano molto eleganti, se vedevi solo quello potevi credere per davvero di essere solo in un bagno. Poi c'era un armadio, in un legno che non era di Umany e di quello fu sicura. Lo aprì, i vestiti di Ragnage erano nello stile Umanyano, e li riconobbe come suoi perché vide delle magliette che aveva indossato un paio delle poche volte in cui si erano visti. Sentì delle voci, e non ci pensò neanche per due secondi a non nascondercisi dentro. Le voci entrarono nella stanza, una era di Ragnage e una di Bacum.
-Se ne andrà ti dico.- Stava dicendo Ragnage. -Se lo trovi sbattilo fuori.-
-Ti sei rammollito!?- Fece lui. -Un mese fa lo avresti ucciso non appena lo avresti visto... Un Gantuliano!- Ally drizzò le orecchie anche se lo fossero state già.
-Mi sono rotto le palle di quelli che mi dicono che devo fare. Ti dico che se ne andrà, non posso ucciderlo.- Ally ne fu sollevata, in quel caso non sarebbe stato difficile salvarlo, non era in pericolo. Però non lo aveva ancora trovato.
-Allyson lo ucciderebbe.- Lei si sentì di dissentire. -Lui ha manomesso le riprese del padre e quella che ho mandato in onda stamattina.- Ora non se la sentiva più di dissentire.
-No, non lo farebbe. Lei è come suo padre, spera sempre ci sia la possibilità di farci cambiare idea.- Ally si morse un labbro, le fece male dargli ragione.
-Perché non l'hai uccisa... Ieri.- Domandò Bacum.
-Io... Ancora non me la sento. Sono così confuso...- Ally sentì del dolore nella sua voce, però non si era dimenticata tutto quello che aveva fatto.
-Io proprio non capisco. Di certo non puoi ucciderti, ti rimane l'altra.-
-Tu non capisci!- Sbottò Ragnage. -Se tento di ucciderla, sarà lei a farlo prima che ci riesca io.-
-Che idiota! Tu hai poteri e sei su Umany da prima che lei mettesse i denti.- Disse Bacum stizzito. -Potrebbe essere tua figlia.- Ally non ci aveva pensato, quanti anni aveva Ragnage? Ne dimostrava 25 o 30 al massimo, ma i Nevulariani sembravano sempre giovani rispetto all'età che avevano, anche perché vivevano decisamente più a lungo.
-E tu anche sei un bambino in confronto a me! Quindi trattieniti.- Disse Ragnage spazientito. -Fai quello che ti ho detto. Caccia il Gantuliano e non parlare mai più con me di Ally.- Bacum se ne andò spazientito, Ragnage chiuse la porta a cassaforte e si gettò sul letto. Ally tirò fuori la testa e vide che Ragnage aveva la testa verso di lei e i piedi verso il muro, non la vedeva. Uscì dall'armadio senza fare neanche il minimo suono, si avvicinò a lui con le mani nude come arma. Gli mise la mani al collo e si mise a cavalcioni su di lui e strinse. La sua espressione sorpresa le raccontò quanto non se lo aspettava.
-Aspetta!- Annaspò. -Non... Non è così che...- Disse col fiato sommesso, Ally lo fissava con rabbia, digrignando i denti, lui con le mani tentava di toglierle le mani dal suo collo. -Non vuoi davvero che finisca così.-
Ally lo lasciò, lui annaspò alla ricerca di aria e tossì. -Come deve finire?-
-Che ci fai qui?- Chiese lui con la voce strozzata.
-Salvavo il Gantuliano.- Tagliò corto lei. -Come deve finire?- Richiese.
-Tu sei troppo nobile, non mi avresti mai ucciso, indifeso e...- Esitò.
-Vulnerabile.- Completò Ally. -Avrei potuto farlo, posso ancora farlo.-
Ragnage tremò, sembrò voler controbattere. La guardò con gli occhi indaco che sembravano volerle comunicare quanto stesse male. -Allora, ti prego... Fallo.- Fu lì che Ally perse la voglia di ucciderlo.
-Sei così disperato?- Domandò piena di tristezza nei suoi confronti.
-Sono debole. Me lo meriterei. Quale nemico ama la persona contro cui combatte?- Ally gli sorrise.
-Non stai combattendo Solo contro di me.- Disse lei. -Ma con Umany.-
-Non ha importanza il resto.- Ribatté lui arreso.
-Ecco, è qui che ti sbagli. Pensi solo a me, come se io fossi l'intera Umany. Ma ci sono un sacco di Semialieni potenti e tu non te li fili solo perché ci sono io. E hai detto anche che non te la sei sentita di uccidermi. Pensavo che il tuo obiettivo fosse quello.- Ragnage la fissò, era ancora sopra di lui.
-Non respiro.- lui sembrava respirare benissimo, forse intendeva altro.
-Scusa.- Ally si tolse e si sedette di fronte a lui, come un amica, lui si alzò a sedere.
-Lo era, comunque. Il mio obiettivo. Ma mi hai accecato, non so spiegare...-
-Io si. È quello che sento per Peter.- Ragnage la fissò e Ally si sentiva come se la stesse toccando. -Come farai ad uccidermi, se non ci riesci?-
-Io non ho detto che non riesco.- Ally tirò fuori il coltello dal tatuaggio sul polso, si alzò e se lo puntò contro dandogli l'impugnatura. Lui esitò deglutendo, Ally gli prese la mano e la mise sull'impugnatura, tenendo la mano sulla sua.
-Una sola mossa. E tutti i tuoi problemi saranno finiti.- Disse Ally. -Fallo.-
Lui girò la mano e le prese il suo polso. -Come non detto.- Il coltello sparì. -Questa era una tortura.- Ally avvampò.
-Uccidere mia sorella, è stata una tortura. Mi hai fatto diventare una ricercata, hai rapito mi nipote...- Ally gli staccò la mano dal suo polso
-Io non ho fatto nulla di tutto ciò.- Disse offeso.
-Eppure c'è il tuo nome ovunque. La tua firma.- Disse lei. -Era tutto ordine tuo.- Lui aveva gli occhi lucidi.
-Non ho scelta!- Disse con una lacrima che spezzava la bellezza del suo viso.
-Si ha sempre, una scelta. Ma tu fai sempre quella sbagliata.-
-Io non sbaglio, tranne che con te.- Disse cacciando le lacrime con una manata. -E poi sei una Pazza. Mi hai messo il coltello nelle mani. E se avessi finto? E se ti avessi uccisa?-
-Ti ho visto. E ti ho sentito. Non menti. Non ora, non con me.-
-Intendi che con Bacum mentivo?- Chiese accigliato.
-Non lo so. Lo sai tu. E... Per curiosità, quanti anni hai?- Temeva la risposta.
-50.- Ally si mise la mano sugli occhi. -Lo so, 32 anni di differenza, su Nevular sono niente.-
-Oh, ma sulla mia terra no!- Disse Ally col fiato mozzo. -Ma dai!-
-Che dire..?- Disse lui con le braccia allargate. -Scusa.-
-Non mi chiedere scusa. Perché per tutto quello che tu o i tuoi avete fatto...- Ally sospirò. -Lasciamo perdere... Aspetta.-
Ragnage si accigliò, Ally si mise vicino alla porta, l'aprì e ci tirò dentro due persone.
-Ma cosa..?- Disse un ragazzo, Megan respirava a fatica dallo spavento.
Quando Ragnage li vide sbuffò. -Oh, di bene in meglio.- Disse stendendosi sul letto. -No, il Gantuliano, no...- Sussurrò esausto. Ally prese il coltello dal tatuaggio e lo puntò sotto il mento del ragazzo con la pelle color ambra, Ragnage la fissò complice ed entusiasta.
-Ferma, no!- Urlò Megan, Ally la guardò e deglutendo fece sparire il coltello. Ragnage ridacchiò emozionato, poi smise quando vide meglio Megan.
-Ciao...- Mormorò, impaurito e alzandosi a sedere.
-Ciao...- Disse Megan affannata, Ally li fissò, Megan smise di guardarlo.
-Mi hai mentito.- Disse a Megan, lei guardò Ribcu e lui aveva la bocca spalancata dalla paura e dalla sorpresa. -Lo conosci.-
-Come fai a sapere se è lui quello che...- Cominciò Megan.
-Lo ha chiamato Gantuliano.- Disse Ally indicando Ragnage. -Gli stronzi non mentono, non hanno peli sulla lingua sulle cose che odiano.-
-I miei genitori mi hanno detto dei Gantuliani... Dicevano che facevano schifo.- Ragnage soffocò una risata e Ally lo schiaffeggiò sulla spalla.
-Povero idiota.- Commentò, Ally ripeté l'azione di prima.
-Adesso parlate.- Megan la guardò a disagio.
-Ci siamo conosciuti la mattina del 31, e poi ci siamo rivisti, come ha detto Sara, nella battaglia al magazzino del supermercato. Abbiamo parlato, siamo diventati a amici e abbiamo promesso di non parlare della guerra.- -E non gli hai detto quello che ha detto Sara?- Ribcu si accigliò. -I tuoi genitori, non sono quelli che pensi. In realtà quello non era tuo padre ma tuo zio. Il fratello di tuo padre. Lui ha ucciso i tuoi veri genitori.-
-Ha fatto bene a non dirmelo... Devo sedermi.- Si sedette accanto a Ragange impallidito e scioccato, lui lo fissò.
-Fatemi capire.- Cominciò. -Tuo zio ha ucciso i tuoi e ti ha adottato? E poi voi vi siete conosciuti e avete continuato a parlare senza ammazzarvi?-
-Zitto tu. Non dovresti sentire niente di tutto questo.- Disse Ally acida.
-E io che pensavo che i miei problemi d'amore fossero i più grandi. Questo scemo non sa un cazzo.- Ribcu si girò offeso.
-Mi hanno mentito su tutto!- Urlò, tirò fuori il coltello bianco e lo puntò alla sua gola. -Non mi prendere in giro.-
-Vibrontio.- Disse Ragnage con gli occhi che luccicavano. -Metallo Gantuliano di prima qualità, vedo.- Ribcu fissò il coltello, Ally glielo prese e allontanò Ribcu da Ragnage, esaminò il metallo.
-Questo viene da Gantula?- Chiese, Ragnage le prese il coltello, alzandosi.
-Il metallo più fragile...- Lo spezzò, Ribcu sussultò. -Ma il più resistente.- Ragnage riunì le due metà che si rifusero insieme all'istante, come una calamita, si chiamavano l'una all'altra.
-Che figata.- Disse Megan. -Aspetta...- Sussurrò lei rivolta a Ragnage. -Che facevate qui insieme?- Ragnage le fece un sorrisetto imbarazzato e Megan lo ammonì con lo sguardo, trattenendosi da quello che voleva dire.
-Io cercavo lui.- Disse indicando Ribcu. -Mi sono persa, direi.- Disse inacidita, fissando Ragnage.
-Abbiamo parlato.- Fece spallucce lui. -E ha cercato di uccidermi.- Rise.
-Cazzo ti ridi?- Fece Ally stizzita, poi si rivolse a Megan. -Io e te dopo facciamo una chiacchierata.- Megan si mosse agitata da un piede all'altro.
-Beh dato che tutti sanno tutto, qui, straparliamo.- Ragnage fissò Megan intimorito.
-Umanyana...- L'ammonì.
-Ragnage ha ragione.- Disse lei, lui la fissò stupito.
-Davvero?- Megan lo ignorò.
-Lui non c'entra con il rapimento di Hope, Ribcu mi ha spiegato.-
-Che vuol dire?- Domandò Ally, Ribcu si mosse agitato.
-Lui ha assistito al rapimento, non sapeva che fosse Piper, ma si è rifiutato di farlo.- Disse lei un po' felice di quello. -Non ha voluto rapirla, ma sapeva chi era stato.-
-Signor Ragnage, giuro che lo avrei fatto per lei, ma...- Lui lo prese per il colletto. -Lo so, avrei dovuto farlo!-
-Lei pensava fossi stato io! Mi ha quasi ucciso!- Ally sospirò accigliata e incredula, allontanò Ragnage da lui. -E mi sono... Quasi ucciso.-
Silenzio, Ally lo guardava rattristita, lui deglutì. Megan lo fissò col magone, aveva ragione anche su quello, Ragnage. Aveva troppi segreti, e tutti troppo pericolosi. A Ragnage sembrava non importare cosa non avesse o avrebbe dovuto fare.
-E tu lo sapevi?- Sibilò Ally a Megan.
-Sono tornata, stavo per darti l'indirizzo, ma sei sparita.-
Ragnage ora prese di mira lei, prendendola per il mento. -Avrei risparmiato quattro capannoni!- Disse irato, Ribcu lo spinse mettendosi davanti a lei. Ragnage tirò un sospiro stanco fissando Megan arrabbiato. -E le riprese?-
-Si.- Disse Ally. -Le riprese c'entra sempre lui, non è così?-
Lui annuì arreso, Ragnage lo fissava vittorioso. -Come ti ho detto, non c'entro.-
-Non importa, deficiente. Hai fatto un sacco di altre cose.- Disse Megan, lui sorrise fiero, Ally sembrò essersi stancata della situazione imbarazzante.
-Ora ce ne andiamo, possiamo?- Fece Ally.
-No. Ora ci deve uccidere.- Disse Ribcu. -Il protocollo...- Ragnage fece una smorfia divertita.
-Ha studiato, il Gantuliano.- Ally sbuffò stizzita e mise conserte le braccia. -Va bene, andate.- Disse agitando le mani verso la porta spazientito. Ally prese Ribcu per mano e lo portò fuori, Ragnage prese Megan e chiuse la porta.
-Stavi per rovinare tutto.- Le disse. -Mi farò sentire, vai.- Le diede un bacio affettuoso sulla testa e la lanciò fuori dalla porta.
-Megan, ma che...?- Disse Ribcu, lei sospirò e seguì Ally. -Ci ha beccati, eh?-
-Non dire niente.- Disse lei accigliata e dispiaciuta. -Ora dobbiamo parlare di te.-
-Che facevi qui?- Chiese Ally a Megan, mentre guidava.
-Salvavo Ribcu.- Disse lei, lui la guardò addolcito. -Sara diceva che stavano per ucciderlo.- Lui si accigliò.
-Anche lei ha...- Si bloccò e si ammutolì, Ally lo ignorò.
Megan frenò davanti a casa, Ally trascinò Ribcu per un braccio dentro casa sua, lì c'era Sara, che rimase confusa nel vedere Ally e Megan entrare con lui. Ally era serissima, Megan era tristissima, Ribcu sembrava stare per piangere. -Lei è Sara.- Disse Ally spingendo Ribcu davanti a lei.
-Tu...- Mormorò lui spaventato.
-Ciao, ti spiego in breve. Io ho poteri con i fantasmi.- Sara gli spiegò tutti i suoi poteri, Ribcu ebbe i brividi. -Vedo i tuoi genitori.-
-E come stanno?- Domandò tremante.
-Si, quelli veri, però.- Evidenziò lei, lui si incupì ricordando cosa Ally gli disse quando erano da Ragnage. Sara gli disse la stessa cosa.
-Non so se crederti.- Disse lui impaurito, sembrava voler scappare.
-Ma lei dice il vero.- Disse Ally. -Non dubitarne.-
-Perché dovrei mentire?- Disse Sara. -Io non so che poteri hai... Nel senso, loro mi hanno detto che sei importante e potente. Ma non cerco di guadagnarci. Io cerco di aiutare loro e aiutare te.-
-Aiutare loro? In che modo? Sono morti.- Sara arrossì, arrabbiata.
-Loro sono anime. Le anime hanno un posto speciale dove andare, a volte però non possono accederci perché in vita hanno avuto certe... Difficoltà, che poi non sono riuscite a risolvere. Lo devo fare io per loro!-
-Sembra far schifo.- Commentò lui.
-Non sai quanto. Ma io sento che lo devo fare, è il mio scopo. Ci convivo e li rispetto persino di più dei vivi.- Sbottò lei.
-E mio zio? Quello che mi ha fatto da padre? Non lo vedi?- Sara sospirò.
-No, probabilmente andrà da Bacum, non da me. O forse è Oltre, fregandosene di quello che ha lasciato qui.-
-Ovvero... ME.- Sara guardava in terra, senza rispondere alla triste affermazione. -Pensi che io non sono stato importante per loro?-
-Ne sono quasi sicura, sai?- Intervenne Ally. -Il disprezzo che ha usato Ragnage quando ha detto “Gantuliano” riferendosi a te...- Sara le scoccò uno sguardo, Ally la guardò rimandando la conversazione a dopo. -Loro erano dalla sua parte, credo che loro non ti amassero davvero. Cercavano di tenerti buono per usarti, ma sono morti prima di farlo.-
A Ribcu si spezzò il cuore, Megan si avvicinò a lui e lo abbracciò, la sua testa sulla sua spalla. Megan guardò Ally per farle capire quale durezza avesse usato, lei sembrò dispiacersene ma non le dava fastidio dire la verità.
-Se è vero... Tutto quello che mi avete detto... Da che parte sto?-
-Che vuoi dire?- Fece Sara, comprensiva e intristita.
-Lo hanno cresciuto con i valori dell'ASA, ora scoprire che l'ASA stessa ha ucciso i suoi genitori...- Ribcu si appoggiò di nuovo a Megan, lei lo accarezzò dietro al collo. -Si contraddice...-
Sara capiva perché stessero così vicini, i suoi genitori avevano ragione, lei aveva ragione. Raccontò anche di come si erano conosciuti i suoi, e lui rimase sorpreso dal quanto si sentisse affine a quel racconto. Scoprì che sua madre era molto simile a lui, più di quanto avesse pensato pochi minuti prima. -Si sono conosciuti come voi.- Finì il racconto Sara.
Ribcu guardò Megan. -Quindi è per questo.- Lui sorrise, come se infondo lo sapesse. -Io pensavo fossi tu, ad averci unito. Pensavo di non centrare niente. E invece...-
-Invece andiamo d'accordo grazie a te.- Disse lei scherzosa.
-Beh, credo che il merito spetti molto di più a te...- Commentò lui.
-Quindi ora...- Intervenne Ally. -Da che parte stai?-
-Io non lo so. Devo riflettere, ma non qui.- Disse Ribcu. -Posso solo dirvi che per un po' non cercherò di entrare nell'ASA. Ora che so che, come prima cosa, non mi faranno MAI entrare, a prescindere di quello che so o non so fare... E che se mi vedono ancora mi uccideranno...-
-E non vuoi dirci che sai fare?- Chiese Ally con sguardo duro.
-Non lo sa nessuno.- Sara e Ally guardarono Megan. -No, neanche lei.-
-E non ce lo dirai...- Disse Ally, si avvicinò alla porta e l'aprì. -Non sparire.-
Ribcu annuì e andò verso la porta. -Tu vieni?-
-Io e Megan dobbiamo parlare.- Ricordò Ally, lei annuì tremante.
-Ok...- Mormorò, si protese verso Megan e la baciò, con sguardo sorpreso di Sara e Ally compreso. -Ti amo.-
-Si...- Disse Megan con le lacrime agli occhi.
-Ok?- Ripeté lui come ad assicurarsi avesse capito bene.
Lei annuì velocemente. -Si...- Ribcu se ne andò girandosi a guardarla.
-Ehm... Ok.- Spezzò il ghiaccio caldo formatosi Sara. -Direi che qualcuno ci debba delle spiegazioni...-
-Su cos'altro mi hai mentito?- Sbottò Ally. -Lo sai perché non ti chiedo mai dei tuoi segreti?-
-Perché facendomi sentire in colpa per non dirteli starei di nuovo male.-
-Esatto. Io mi fido a prescindere di te. Sempre. Non sono delusa, solo che pensavo che ci dicessimo tutto.- Disse Ally gesticolando.
-Beh, vi ho detto tutto.- Mentì Megan. -Tutto quello che sapevo di Ribcu l'ho detto, e credo che non sia morto nessuno.-
-Hope stava per morire.- Cominciò Ally infuriata, ma col tono tranquillo.
-Che c'entra Hope?- Ally le spiegò del rapimento che lui non voleva fare, della conversazione con Ragnage.
-Beh, allora direi che con lui siamo al punto giusto.- Disse Sara ignorando il resto. -Si è rifiutato di rapirla, buono, no?-
-Certo.- Disse Megan con una punta di allegria.
-Ma le registrazioni?- Domandò Ally martellante. -Poteva cancellarle.-
-Ma lui credeva in loro, lo ha fatto per loro. Io non l'ho giudicato e tanto meno ho usato il mio rapporto con lui per fargliele cancellare o per non fargliene creare altre.- Rispose Megan pronta. -Per questo ci amiamo.-
-Lo conosci da cinque giorni.- Fece notare Ally.
-Peter si è innamorato di te dopo tre. Non venirmi a dire cosa non è giusto.- Sbottò lei. -E so che era un nemico, o uno che voleva farne parte, ma non importa. Le cose cambiano come è successo con il suo vero padre.-
-Ebbene, perché non dirmelo?- Domandò Ally.
-Per quello che aveva fatto. Aveva paura e io l'ho protetto, ho sbagliato?-
Sara scosse la testa. -Ally, Megan non ha fatto nulla di male.-
-Lo so!- Gridò, ferita. -Non riesco a capire, allora, il perché io sia così arrabbiata!-
-Non hai ancora metabolizzato.- Disse Megan. -Sei arrabbiata perché Ragnage ha quasi ucciso Peter. Tu non ti sei sfogata. Hai riversato la rabbia su di lui per il rapimento di Hope. Ma tu eri furiosa anche per Peter. E chi lo sa, magari se avessi pensato a lui e non a Hope, Ragnage lo avresti ucciso.-
Fu come buttare a terra una pentola, il silenzio dopo il frastuono. Ally aveva incendiato il tappeto, di nuovo. Peter intervenne e lo spense con l'estintore, sporcando Ally.
-Amore...- Peter si avvicinò a lei. -Sto bene, però...-
-Ha ragione Megan. Sono arrabbiata per questo, ma non ho avuto il tempo di pensarci. Anche se sapevo che saresti sopravvissuto, non ho reagito come dovevo.- Peter la accarezzò prendendole i capelli.
-Per questo non hai attaccato Ragnage per Peter, ma per Hope... Perché sapevi che sarebbe sopravvissuto.- Si spiegò da sola Megan.
-Si, infatti.- Confermò Ally. -Qulunque cosa ti ha fatto Ragnage, non l'ha fatta bene.-
-Beh, forse “il tentare” di uccidermi no, ma nel baciare, lui bacia bene.-
-Che commento idiota, Peter.- Fece Megan. Ally, non seppe neanche lei il perché, scoppiò a ridere ma piangeva anche.
-Perché piangi?- Chiese, ancora ridacchiante dal suo stupido commento.
-Perché ora lo voglio uccidere. Solo io ti posso baciare.-
-E ti fa stare male? Il fatto che mi ha baciato?- Chiese Peter cercando i suoi occhi.
-Si, molto.- Peter le chiese scusa con un abbraccio.
-Sei un imbecille.- Sibilava Bacum, mentre Ragnage entrava nella stanza.
-Bac, che succede?- Disse vedendo Lorzock accigliato e arrabbiato.
-Niente, vattene. Ti arrabbieresti.- Rispose Bacum, lui non si spostò. -Non avresti dovuto metterla insieme agli altri, in caso...-
-Ma che ne sapevo che mi avresti fatto rapire proprio QUELLA bambina!-
-Di che state parlando.- Cominciò rimuginando Ragnage.
-Vi sembra così stupido fare quello che si aspettino che facciamo? Noi non siamo mica quelli che chiamano cattivi? E non solo mentre io lotto per tenere le apparenze, loro si rilassano, ma incominciano anche a pensare che non siamo più una minaccia. Ho solo fatto quello che ritenevo giusto! Volevo far capire loro che stiamo dirigendo noi i giochi.-
-Che hai fatto?- Fece Ragnage.
-Tu, cosa non hai fatto.- Ribatté. -Mentre tu facevi il buono e pensavi a un adolescente nuda, io ho messo in piedi una strategia. Ho...-
Ragnage gli diede un pugno, Bacum si piegò in due, Lorzock lo fissava stupito. -Tu facevi che cosa?-
-Niente.- Mentì sbrigativo Ragnage. -Io non... Pensavo... Quello.- Sibilò.
-Ho...- Continuò Bacum dopo essersi ripreso, ignorando Ragnage. -Ho mandato in onda la registrazione, anche se tu non mi hai dato il via, ho dato l'ordine di invadere due città a ovest di qui. E UDITE. Ho fatto rapire la mocciosa, nipote di Ally.- Ragnage sembrava sta per esplodere.
-COSA!?- Bacum sorrise beffardo.
-Hai capito bene, suocero. Ho dato io l'ordine, che poi c'entrasse il Gantuliano è stato uno sbaglio. Uno dei miei si è messo in mezzo, ma è stato carino provare a fargli fare il lavoro sporco, direi...-
Ragnage lo spinse contro il muro. -Le avevo detto di non c'entrare niente!-
-Qui sbagli, sai?- Fece Bacum con ancora le mani di Ragnage addosso. -Tu NON c'entri nulla, infatti. Ho fatto tutto io, IO. Tutto, anche ucciderla.-
-Non dovevi farlo!- Bacum si infuriò le mani incominciarono a brillare di una luce bianca.
-Dimmi perché!- Sbraitò irato.
-Perché mi serviva per qualcos'altro! Ora sarà intoccabile, soprattutto per me!- Urlò lui in risposta, lasciò Bacum che si calmò.
-Che volevi fare?- Domandò.
-Hope mi serviva per attirare John. Ally essendo già arrabbiata per il suo ragazzo, e lì ammetto che è stata colpa mia, si è infuriata ancora di più ed è venuta a cercarmi. Poi l'ha trovata subito. Lo rifarà se la rapisco di nuovo!-
-Non ti sei spiegato.- Fece Lorzock confuso.
-Quello che doveva succedere era che: Ally doveva essere neutra, e non lo era. Era già arrabbiata perché ho fatto stare male Peter! Poi IO avrei dovuto rapire Hope, ma in un momento in cui John fosse stato abbastanza volubile alla tristezza o alla rabbia. Arrivato al giusto momento la avrei rapita, poi John sarebbe evaso per salvarla, su ovviamente mio invito.-
-E tu non avresti dovuto fare niente altro che aspettare.- Ribatté Bacum. -Non ci possiamo permettere di far passare tempo! Ormai è una strategia inutile quella di Uccidere John. Sprechiamo solo tempo, Afferri?!-
-E quindi lasciamo perdere? Era una mia scelta! Io sono il capo!- Sbraitò.
-Indovina, stupido invaghito!? Non lo dimostri più.- Lorzock spalancò la bocca stupito, Ragnage gli saltò addosso, Bacum rise.
-Non osare mettermi in dubbio!- Dalla porta entrò Zed, vide la scena e entrambi si fermarono, l'uno sull'altro tentando di prendersi a pugni.
-Che diavolo fate?- Sbottò, gli occhi argento sembravano fatti di ghiaccio.
-Nulla.- Disse suo padre alzandosi, senza aiutare Bacum a fare lo stesso.
-Vuoi sapere che succede, Anima Mia?- Fece Bacum non accettando l'aiuto che invece Lorzock gli stava dando.
-Bacum!- Lo ammonì Ragnage. Lorzock non capiva a fondo.
-Il tuo paparino...-
-Bacum!- Gridò Ragnage tremava, spaventato.
-...Si è innamorato di Ally.- Zed lo fissò con una durezza tale da farlo sentire come se lo stesse tagliando a pezzi. Lì si sentì di riconoscere la moglie.
-Come hai detto?- Sibilò, sperando fosse uno scherzo o di aver capito male.
-Hai sentito.- Affermò Bacum. -Sapessi che stupido stronzo senza spina dorsale Nevulariana è diventato.- Ragnage non trovò il coraggio di muoversi, Zedran respirava talmente rumorosamente da far sentire il peso dei respiri da tutti nella stanza. -Non sembra più avere posizione.-
-Adesso basta.- Disse ferma. -Mio padre, è il capo. LUI. Non azzardatevi a spodestarlo, oppure lo sai, Vita Mia...- Disse avvicinandosi a Bacum con un coltello. -Ucciderò anche te, se solo ci provassi.-
-Sono sicuro, Figlia, che non intende farlo, vero?- Lo difese d'improvviso.
-Ho solo fatto il mio dovere di capo dell'ASA.- Affermò. -Io attendo sempre nuovi ordini.- Fissò Ragnage inacidito.
-Bene. Ora, padre, spiegami cos'è questa storia.- Domandò incattivita.
-Essendo il capo, posso dirti di non intrometterti?- Lei sbuffò una risata.
-Visto? Lo stesso capo stronzo di sempre.- Affermò. -Vedi di rispettare il Nonno, Bac.- Si girò e andò via, lasciandoli in sospeso.
-Nonno...- Rifletté Lorzock. -Sei già il nonno del figlio di Exadran, no?-
-Nonno...- Disse invece Bacum sognante, si rivolse a Ragnage. -Oh, per la Cometa! S... Sono padre!- Disse tremante di gioia, Ragnage sembrava serio, poi accennò a un sorriso, guardando Bacum felice.
-Non mi piace essere chiamato “nonno” così giovane. Volevo aspettare altri cinquanta anni, ma...- Ragnage fu interrotto da Bacum, che ancora dava in escandescenze.
-Sono padre!- Urlava. -Oh, Lorzock! Se tua sorella fosse qui!-
-Mi chiamo Lord Zork!- Sbraitò. -E lo so, Foxisem sarebbe felice di essere nonna.- Disse più calmo. -Mia sorella se lo sarebbe meritato.-
-Manca anche a me.- Sussurrò Ragnage nostalgico e dolorante al pensiero. -Beh, prepariamoci all'arrivo, in questo caso.-
-Perché proprio ora? Avevamo detto al compleanno di Zoe.- Disse Paul.
-Si, è vero. Però ci serve una pausa da tutto questo e penso che sia il modo migliore.- Fece Ally. -Solo noi, tutti insieme. Nessuno della casa, nessuna guerra. Pace, solo per poco. Poi per il compleanno di Zoe ci ritorneremo.-
-Ma Ally, se avessero bisogno...-
-Paul, anche Ragnage ha BISOGNO di una pausa, fidati. Ci ringrazierà.-
-Ma che stai dicendo?- Ally non rispose. -Ally, che nascondi?-
-Non importa, Paul. Devi fidarti di me, non ci attaccheranno.- Disse Ally scura in viso. -Non ho dato abbastanza attenzioni a Peter quando è stato male. Ho esagerato in tutto, loro hanno strafatto. Ci stiamo facendo male in un modo che non va bene.-
-In che senso? Cosa sai che io non so?- Disse Paul, mentre il fratello li raggiungeva nella conversazione, come se fosse sempre stato lì.
-Nel senso che non stiamo combattendo nel modo giusto. E nemmeno loro. Questa cosa ci farà bene.- Decretò.
-E per quando si parte?- Domandò Chris, con Jason che non capiva di che parlasse.
-Ci assicuriamo che Gal e il bambino stiano bene, affidiamo a Nico e a Sara il resto, se c'è qualcosa che non va, io e voi due saremo i rinforzi, perché saremmo i più veloci ad arrivare. Il tempo di fare le valige e partiamo.-
-Quindi domani mattina...- Disse Jason guardando la luna fuori dalla finestra.
-Domani mattina.- Annuì Ally. -Oggi era anche il compleanno di Nico... Il 4 aprile, e adesso suo figlio compierà gli anni nello stesso giorno, bello...-
-Stranamente carino.- Commentò Chris. -Ally, chi viene con noi?-
-Oltre a me... Peter, dobbiamo parlare io e lui. Voi due ovviamente.- Disse indicando i gemelli. -Jason, Piper, Megan, Steve, Jade, Charles e Amber... Sono richieste, praticamente. Avevo bisogno che Steve ci fosse, lui mi ha chiesto se poteva venire Amber, dolciosi...- Commentò. -Jade si frequenta con Charles ultimamente... Non fate domande, io non ho detto nulla, era un segreto. Anzi, non me lo ha detto, non direttamente.-
-Ehm, ok... Sara no?- Domandò Paul.
-Lei si deve occupare della Casa, o resta indifesa. Nico si deve occupare di Gal, che ha appena avuto Andrew. E deve dare un occhio Anche a Chloe, che è a metà gravidanza... Dovreste vedere la sua pancia...-
-Sono gemelli! Hai visto le foto della mamma quando aspettava noi?- Fece Chris. -E poi loro crescono anche più velocemente, non riesco a immaginare quanto Chloe stia male...-
-Se la cava, vedo... E sento. Sara la aiuta molto.- Disse Ally.
-In effetti è un po' sparita.- Commentò Jason.
-Siamo tutti un po' spariti ultimamente.- Ally guardava la strada sgombera, il cielo che si preparava sempre di più alla grande tempesta. -A dormire, domani sarà una giornata davvero lunga.-
-Ma guarda che mi tocca...- Mormorava Megan sedendosi su uno sgabello al pub. Il barista la guardò, fissando anche chi le stava accanto.
-Ragazzina, li hai 18 anni?- Megan si accigliò.
-Ne ho 19...- Rispose stizzita, guardandosi intorno, cercando qualcuno.
-Non sei brava a cercare.- Disse il tipo accanto a lei, aveva i capelli biondi e gli occhi grigi. “Tipico Umanyano” Pensò Megan. -Non mi riconosci?-
-Si che ti riconosco. Cos'è sta pagliacciata che ti sei combinato?-
-Sei dolce, la penso come te. Gli Umanyani sono brutti.- Megan sospirò.
-Intendevo il camuffarti. Hai paura?-
-Devo difendere la mia reputazione. E poi se mi notano si faranno domande e già me ne fanno troppe, tra i miei...- Lo vide turbato.
-Successo qualcosa.- Tirò a indovinare.
-Mia figlia lo sa... Bacum gran figlio di Foglia Marcia.- Megan si accigliò. -Sul mio pianeta è un insulto.-
-Oh...- Disse annuendo sarcastica. -La Erre sul muro di camera mia era difficile da togliere. Grazie, comunque. La prossima volta potresti lasciarmi un biglietto.-
-Noioso.- Commentò sorseggiando un drink strano, lui si accorse che lo fissava. -Alcol Nevulariano. Non sai che fatica produrlo o portarlo, vuoi provare? Non so se vi fa male.- Megan lo assaggiò, era incredibilmente buono, ma già le girava la testa. -Vacci piano!- Rise lui.
-Wow.- Disse appoggiandosi, lui le poggiò una mano protettiva sulla schiena. -Direi che per oggi sono a posto.-
Lui rise. -Volevo chiederti di quel Gantuliano, se ce la fai a parlare.-
-Si, ce la faccio.- Sentì di mentire, ma ci provò. -Cosa vuoi sapere?-
-Vi piacete, eh?- Lei rise, un po' per l'effetto del drink.
-Già, è adorabile. Lo amo...- Ragnage alzò le sopracciglia colorate di biondo. -Lui vorrebbe stare dalla tua parte.-
-Spero che gli abbiate fatto capire che non può... Anche se mi spiace, aveva spirito il fanciullo.-
-Si, tranqui. Probabile che starà dalla nostra.- Sembrava che parlassero di una partita di uno sport. -Dopo aver saputo quello che sai che gli è successo...- Lui annuì.
-Poverino...- Disse poco dispiaciuto. -Comunque quella della sua terra è storia vecchia. Ci siamo arresi perché troppi Nevulariani si innamoravano. Come quei due.- Megan era felice che potesse capitare, voleva dire che c'era speranza che finisse anche lì in quel modo, che se ne andassero.
-E non potete fare lo stesso?- Lui dissentì con la testa.
-Vedi, su Gantula il DNA prevale. Ovvero i geni Gantuliani sono forti, come hai visto nel tuo fidanzatino... Quindi prima o poi non rimarrà più niente di noi là, perché i Nevulariani moriranno comunque di vecchiaia. Qui se gli Estranei rimangono, il sangue Nevulariano, che è predominante come sai, resterà per millenni, se non di più.-
-Ma prima o poi si estinguerebbe.- Rifletté Megan.
-Siamo troppo testardi e coi nervi caldi per aspettare. Lo hai visto anche per Ally, si scalda facilmente, vero?- Sapeva che aveva ragione, non disse nulla. -Si sente la sua parte Nevulariana.-
-Beh Ribcu comunque ha il coltello che i suoi genitori adottivi avevano rubato a quelli veri. Che mi sai dire?-
Ragnage rifletté e bevve un sorso, poi passò a Megan il drink. -Dico che sono degli idioti, i suoi genitori.- Megan lo fissò intristita. -Oh, non guardarmi così, sono facile alle lacrime in questi giorni.- Ragnage la guardò. -Megan, ma... Un Nevulariano, chiamato alla guerra su Gantula... Si innamora... E va bene! Per carità. Ma Un Nevulariano e una Gantuliana che scappano a Umany... Per favore! Almeno la decenza di rimanere sul loro pianeta. Umany già faceva schifo, se poi ci mettiamo i Gantuliani...-
-Piantala di fare il razzista.- Disse lei tentando di stare in piedi e bevendo un altro po'. -Si sono sentiti oppressi lì, per colpa di quelli come voi che non li accettavano per quello che erano. Si sono rifugiati qui e sono stati bene fino a quando lo stronzo del fratello non li ha uccisi, avvelenando loro figlio con le tue stronzate.-
-Stai bevendo troppo.- Commentò prendendo il bicchiere.
-No.- Disse Megan tirando indietro il bicchiere. -Ascoltami. Tu forse non ti sarai sentito così, ma devi avere un po' di empatia ogni tanto. Capire.-
-Siete così sensibili voi Uman...- Lei lo bloccò col dito.
-IO non rappresento gli Umanyani. Siamo diversi l'uno dall'altro, devi capirlo. Ci sono gli stronzi anche qui.- Ragnage sembrò studiarla a fondo solo in quel momento.
-Megan McAnyo... Vuoi confidarti?- Le chiese, più come un permesso.
-Come prima cosa. Non fare commenti idioti, ferirmi è facile.- Lui non disse nulla, rimanendo in ascolto. -Mia zia, la mamma di Peter, è stata male. Lo sapevo solo io, dovevo anche fingere di stare bene... Nello stesso periodo mi sono lasciata con il mio ex ragazzo. Uno stronzo, come ti dicevo. Sapeva che lo stavo per lasciare, così l'ha fatto per primo. E non si ferma la storia.- Ragnage le guardò gli occhi verdi, lucidi. -Mi hanno insultata. Ogni giorno. Agli armadietti, ai banchi, alla mensa. E tornavo a casa. Insulti sotto le foto con i miei cugini o i miei amici. Minacce. La gente mi chiamava troia solo perché lo sentivano da loro che lo facevano. Mi venivano vicino e mi chiedevano cose orripilanti, per le voci che mettevano in giro lui e il suo amico.-
-Mi è tornata la voglia di uccidere.- Ammise lui bevendo un sorso, Megan finì il bicchiere, con Ragnage a fissarla preoccupato.
-Ho smesso di mangiare.- Ora sembrava un po' troppo brilla. -Sono diventata un piccolo scheletro.- Ragnage scuoteva la testa preoccupato.
-Forse dovresti...- Cominciò.
-Non si accorgevano di quanto stessi male, figuriamoci! Buttiamo le cose addosso a Megan! Sputiamole addosso, che se lo merita! Sei una troia, non ti vuole nessuno... Spingila contro l'armadietto, quella scema!-
-Megan.- L'ammonì lui, lei piangeva e continuava a parlare.
-Quei giorni continuavano solo a peggiorare. Nessuno mi aiutava erano tutti cechi!- Lei prese fiato, spostandosi i capelli. -Un giorno ero così debole che sentivo che stava per finire tutto. Questo perché stavo morendo.-
STAI LEGGENDO
Nevular - Il Regno Cometa
FantasyQuesto è un fantasy, ma non un libro per bambini. Ally é morta. Ma la guerra non è finita, riusciranno a risolverla senza di lei? O saranno troppo sopraffatti dal dolore? Capiranno i loro punti deboli? P. S. : E pure qui devo correggere, certo. Più...