36.

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Ormai in classe erano entrati tutti, però era rimasto solo un banco vuoto. Quello in cui ci doveva essere Jungkook.

Mi faceva male solo dire il suo nome.

Mi aveva illusa, usata, ingannata, mentita e tradita.

Lo amavo così tanto, mi ero fidata così tanto di lui, però lui…

I miei pensieri erano stati interrotti da Taehyung che mi aveva chiesto a bassa voce per non farsi notare dal nostro perfido prof: “Iseul che succede?”

Io lo avevo solo guardato con gli occhi lucidi e un’espressione triste.

Lui mi aveva chiesto di nuovo: “Jungk-”

Ma subito il prof lo aveva interrotto urlando: “Fuori! Tutti e due!”

Io ero uscita con il mio migliore amico e una volta fuori, lui mi aveva detto sbuffando: “Uffa… il prof ci deve proprio detestare! In quasi tutte le sue lezioni finiamo fuori!! Uffa! Non possiamo manco aprire bocca quando c’è quello là! Mi sta letteralmente sul cazzo!”

Io avevo riso vedendo la sua reazione, ma era durata poco.

Taehyung mi aveva chiesto: “Iseul, pensi a Jungkook?”

Io aveva annuito con la testa abbassata.

Una piccola lacrima era scesa e Taehyung vedendola me l’aveva asciugata.

Dopodiché mi aveva dato una abbraccio affettuoso.

Nel mentre eravamo abbracciati, lui mi aveva detto: “Mi dispiace. Mi dispiace tantissimo. Prova a non pensarci per ora. Lo so che è difficile, quasi impossibile. Non posso ancora dirti di provare a dimenticarlo, perché è troppo presto, perciò prova a non pensarci”

Altre piccole gocce erano scese dai miei occhi.

Ero fortunata, molto fortunata nel avere un migliore amico come Taehyung. Lui mi dava sempre conforto. Con lui stavo bene, molto bene. Gli volevo bene come un fratellone.

Ci eravamo seduti per terra ed io avevo appoggiato la testa sulla sua spalla.

Ero un po’ stanca, poiché non avevo dormito molto di notte e avevo trascorso il tempo a guardare serie tv fino alla mattina.

Lui mi aveva chiesto: “Hai sonno?”

Io avevo annuito e lui mi aveva detto che potevo dormire sulla sua spalla.

Poco dopo mi ero addormentata.

Mi ero svegliata circa un’ora dopo e sentendo il suono della campanella avevo chiesto a Taehyung, con una voce ancora impastata dal sonno: “Tae è pausa pranzo?”

Lui mi aveva detto: “No, è passata solo la prima ora. Dobbiamo rimanere qui ancora un’altra ora”

Io avevo detto: “Uffi… è troppo noioso…”

Lui: “Lo so”

Erano passate ore e finalmente era suonata la pausa pranzo.

Ci eravamo alzati e ci faceva male tutto il corpo.

Io, Soyon e Taehyung ci eravamo seduti nello stesso tavolo e subito lei ha voluto sapere cosa è successo.

Why are you leaving me? ~ kthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora