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Io le avevo raccontato tutto con le lacrime che lottavano continuamente per uscire e lei mi aveva abbracciata molto forte.

Mi avevano consolato tutti e due e lei aveva detto molto arrabbiata: “SE IO TROVO QUEL BASTARDO DA QUALCHE PARTE, GIURO CHE NON LO LASCIO VIVO!!! COME HA OSATO??!??!”

Io mi sentivo molto male.

Non riuscivo ancora a credere che Jungkook mi aveva usata, illusa. Non ci riuscivo a credere.

Faceva male, troppo male.

Io prima di ritornare in classe ero andata in bagno a sciacquarmi la faccia, accompagnata da Soyon.

Lei mi ha detto, in bagno: “Iseul… non piangere. E’ orribile vederti piangere. Capisco e comprendo perfettamente quanto tu ti senta male ora, ma per favore non versare quelle orribili lacrime. Distruggono la tua bellezza. Poi devi lasciar perdere Jungkook. Lui è solo uno stronzo. Tu ti meriti molto di più. Non piangere per chi ti ha illuso, deluso e tradito. Sii forte Iseul!”

Dopodiché aveva asciugato le mie ultime lacrime ed io l’avevo abbracciata forte dicendo: “Grazie Soyon… ti voglio tanto bene”

Eravamo uscite dal bagno ed io e Soyon ci eravamo salutate per poi entrare nelle nostre classi.

Mi ero seduta accanto al mio migliore amico e lui mi aveva chiesto preoccupato: “Come va ora?”

Io gli avevo detto: “Meglio…”

Taehyung aveva sorriso e aveva aperto le braccia.

Io ero entrata nello spazio tra le sue braccia e lui mi aveva stretto con esse.

Io gli avevo detto: “Ti voglio tanto bene TaeTae”

Lui: “Anch’io Iseul”

Ci eravamo staccati e la prof era entrata.

Avevamo seguito la lezione; o meglio io l’avevo seguita, perché Taehyung ogni tre minuti si addormentava ed io lo svegliavo dandogli un piccolo calcio.

Finita la scuola Taehyung mi aveva accompagnata a casa.

Ci eravamo salutati ed io ero entrata a casa. Avevo visto mio padre con un’altra donna sul divano a guardare la TV.

Ero rimasta ferma per qualche minuto e poi avevo detto: “Ciao papà”

Mio padre si era girato e mi aveva detto: “Ciao”

Dopodiché anche la donna si era girata e guardandomi aveva detto qualcosa all’orecchio di mio padre.

A quel punto papà mi aveva detto: “Ah Iseul lei è la mia fidanzata, si chiama Soo-Min e amore lei è mia figlia, si chiama Iseul”

Io ero rimasta un po’ stupita e aveva detto alla donna: “Piacere”

La donna mi aveva guardata dalla testa ai piedi con disgusto e non mi aveva detto più niente.

Mi stava già antipatica.

Si era poi girata ignorandomi totalmente e lo stesso lo aveva fatto papà.

Io ero salita per le scale e avevo raggiunto la mia stanza.

Mi ero buttata nel letto e mi ero messa a piangere tanto.

Jungkook mi aveva usata e mio padre si era messo con una tipa che se la tirava talmente tanto che si disgustava pure di guardarmi.

Stavo così male per colpa di Jungkook, poi era arrivata anche la tizia che mi rovinerà totalmente la vita, ne ero sicura. Quella non prometteva niente di buono.

Però tanto già la mia vita faceva schifo, come poteva far più schifo?

Le uniche persone che mi erano rimaste erano Taehyung e Soyon.

Speravo che almeno loro due rimanessero con me.

Erano la mia unica via di fuga da quell’inferno.

Avevo deciso di alzarmi e fare una doccia per poi dormire.

Sapevo che era presto per dormire, ma non mi andava di fare niente.

Mi ero addormentata poco dopo.

Mi ero svegliata ed erano le 11:00. Avevo fame.

Ero scesa giù per riscaldarmi del ramen in scatola, siccome sapevo che non c’era nient’altro da cucinare.

Ero andata un attimo in bagno ed ero passata per il corridoio, dove si trovava anche la stanza di papà.

Li avevo sentiti parlare, così mi ero fermata un attimo e avevo ascoltato la conversazione.

Tizia: “O decidi me, o decidi quella”

Papà: “Mh…”

Tizia: “Io non ci vivo con quella eh! Ma stiamo scherzando?! Quindi o decidi di stare con me o decidi stare con tua figlia!”

Papà: “Per-”

Tizia: “Se decidi di stare con quella io me ne vado e te lo scordi che io te la dia, invece se stai con me, devi cacciare di casa quella là”

Papà: “Va bene… scelgo di stare con te”

Tizia: “Lo sapevo! Mi ami tanto tanto vero?”

Papà: “Sì, piccola”

Avevano iniziato a baciarsi.

Poi la tizia aveva chiesto a mio padre: “Ma quando la cacci?”

Papà: “Ora non posso, riesci a starci almeno un mesetto?”

Tizia: “UN MESE?!?!!”

Papà: “Sì… e se vuoi non stiamo in questa casa, stiamo a casa tua e poi la caccio e stiamo qui insieme”

Tizia: “Mh… ma non puoi domani?!”

Papà: “Mi spiace amore. Per favore dammi tempo”

Tizia: “Mh… ok… però stiamo a casa mia eh! Io non la voglio nemmeno vedere quella sfigata!”

Papà: “Certo amore mio”

Avevano continuato a baciarci.

Le mie lacrime avevano ricoperto il mio viso.

Io lo sapevo che quella troia non prometteva niente di buono, però…

Dove potevo stare??!

Tra circa un mese mi cacceranno di casa ed io devo cercare dove stare.

Non sapevo cosa fare. Ero disperata.

Ero corsa in bagno e avevo pianto il più che potevo.

Mi odiavo. Odiavo la mia vita.

Avevo versato tutte le mie lacrime e dopo circa mezz’ora mi ero calmata.

In quel momento desideravo tanto un abbraccio dal mio migliore amico. Mi faceva stare bene. Tanto bene.

Ma in quel momento lui non era con me e sentivo troppo la sua mancanza.

Mi chiedevo: “Perché?? Perché tutti sono contro di me?? Cos’ho fatto di così male? Perché tutto va a rotoli? Perché?!!”

Ero uscita dal bagno e avevo riscaldato un ramen in scatola.

Mi ero seduta sul divano e avevo sentito il mio cellulare squillare.

Why are you leaving me? ~ kthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora