E. T. Costruzioni S.p.A.

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La E.T. Costruzioni S.p.A. era tra le Imprese Edili più importanti in Italia. I suoi cantieri padroneggiavano soprattutto al nord, ma veniva molto apprezzata anche all'estero. Paola, oltre ad attingere informazioni da Massimo, si era ulteriormente documentata in Internet. Aveva potuto così apprendere che l'impresa era stata fondata da Luigi Marini alla fine degli anni Sessanta.

Luigi Marini aveva sposato Emma, figlia del geometra Giovanni Locatelli.

Luigi non si sentiva maturo per un passo così importante. Troppo giovane e scapestrato, avrebbe voluto divertirsi ancora un po'prima di legarsi stabilmente a una donna.

Il sabato sera andava nelle balere dove trovava sempre qualche bella ragazza disposta a soddisfare i desideri di un giovanotto dai profondi occhi azzurri ai quali nessuna riusciva a resistere.

Luigi aveva lasciato la sua famiglia e il piccolo paese natio quando di anni ne aveva appena venti. Con il suo diploma di quinta elementare e con i pochi soldi che sua madre era riuscita a dargli, si era trasferito in Lombardia dove, in un modesto appartamento di periferia, aveva preso una stanza in affitto.

Per i primi mesi si era adattato a lavoretti saltuari in attesa di un lavoro più sicuro e meglio retribuito.

I suoi progetti di vita lo portavano tutte le mattine all'alba presso i numerosi cantieri edili della città che lo ospitava. La sua mente giovane e piena di buoni propositi gli suggeriva di intraprendere il mestiere di muratore poiché lavoro sano, onesto e ben retribuito.

Un suo cugino, anni prima, aveva trovato impiego e casa a Milano. Ogni tanto tornava al paese e raccontava che nella grande metropoli c'era lavoro per tutti, si guadagnava bene e le ragazze non facevano tante storie per uscire come invece accadeva in paese. Roberto si faceva vedere in giro con la sua nuova automobile, vestito elegante come Rodolfo Valentino, dandosi un sacco di arie.

Negli anni Sessanta nelle città del nord le gru svettavano numerose in cielo più dei campanili.

E dove c'era una gru c'era un cantiere.

Luigi, con la sua corporatura robusta e la faccia da bravo ragazzo, si presentava puntuale all'alba davanti ai cancelli dei cantieri, sicuro che alla fine un lavoro serio lo avrebbe trovato. Non gli andò subito bene, ma non si perse d'animo. Dietro al suo sguardo dolce si nascondeva un ragazzo caparbio e dai sani principi. Le difficoltà e le delusioni di ogni nuovo inizio non lo spaventavano.

Fu così che in una piovosa mattina di metà ottobre si trovò a bussare alla porta della baracca che ospitava l'ufficio del geometra Locatelli.

In quel periodo di forte espansione edilizia, Giovanni era alla ricerca di braccia forti da inserire nella sua avviata impresa.

Luigi fece un'ottima impressione al geometra che lo assunse in prova quello stesso piovoso giorno.

Mattone dopo mattone, il giovane Luigi adempiva i suoi doveri con sempre maggior profitto guadagnandosi, oltre alla pagnotta, anche il consenso di Ettore, il capo mastro il quale, una volta alla settimana, riferiva al suo datore di lavoro il comportamento e l'operato di ogni manovale.

I tre mesi di prova stavano per scadere. Luigi pensava di essersi comportato bene e di avere dimostrato, seppure nella sua inesperienza, di avere buona volontà e tanta voglia di imparare. In quei tre mesi era stato sempre il primo ad arrivare e l'ultimo a uscire.

Con queste basilari convinzioni si era recato al cospetto del geometra Giovanni. Assumere Luigi con regolare contratto o licenziarlo. Questa era la decisione che Locatelli si apprestava a prendere nei suoi riguardi.

La sposa in grigio perlaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora