Tommaso si era insinuato nella vita di Paola con la fede nuziale ancora lucida. Appena tre settimane erano trascorse da quella domenica con il cielo pieno di nuvole che oscuravano un tiepido sole di marzo e promesse pronunciate di fronte al Sindaco nell'elegante salone del Municipio di Treviso. Aurora continuava a piangere mentre Tommaso si sentiva tremendamente a disagio. Di lì a poche ore sarebbero partiti per il viaggio di nozze deciso dopo estenuanti trattative. Lei voleva andare in un elegante Resort in Costa Azzurra. Lui sognava una spiaggia selvaggia in Honduras. Vinse lei.
Erano passati pochi giorni da quando Paola aveva preso possesso della scrivania appartenuta per un decennio alla fedele Antonella. Consapevole del fatto che nel momento in cui avrebbe messo piede alla E.T. Costruzioni sarebbe iniziato con determinazione il corteggiamento di Enrico.
Ma a questa ipotesi era preparata.
Quello che non aveva previsto era l'incontro con Tommaso. L'uomo che avrebbe sconvolto per sempre la sua vita.
Più che un incontro il loro fu uno scontro. Presa dal suo nuovo lavoro e contemporaneamente intenta a capire in modo più profondo il carattere di Enrico, non si accorse dell'uomo appena uscito da una delle stanze che si affacciavano sul lungo corridoio. Il profumo di Paola aleggiava insinuandosi in ogni stanza, in ogni anfratto. Decisamente non passava inosservata ed erano in pochi a non notarla.
Osservò di sott'occhio il tipo che in modo affabile cercava di rimediare al piacevole inconveniente. Molte persone ogni giorno frequentavano gli uffici dell'impresa edile. Un via vai continuo di operai, impiegati, geometri, fornitori. Paola pensò che quell'uomo vestito in modo così elegante, inginocchiato ai suoi piedi per raccogliere alcune carte, non poteva essere uno dei tanti manovali o muratori in cerca di Enrico. Troppo belle e curate le sue mani. Impeccabile il suo abbigliamento. Perfetto il suo atteggiamento da gentleman.
— Buongiorno, signorina... ehm, mi scusi per l'incontro piuttosto brusco, anche se a dir la verità non mi è affatto dispiaciuto. Posso aiutarla?
Perché aveva quel sorriso? Perché la stava guardando così? E perché lei, improvvisamente sentì il viso accendersi, il cuore scappare e le gambe molli?
Avrebbe voluto rispondergli che lei era la nuova segretaria dell'ingegner Marini. Avrebbe voluto sostenere quello sguardo dalle mille promesse. In quel mare verde voleva tuffarsi, fare una nuotata. Annegare. Ringraziò e volse le spalle all'uomo. Con il respiro corto percorse i pochi metri che la separavano dalla stanza di Enrico. Raramente lasciava la stanza, in pratica non si muoveva mai dall'ufficio del suo capo, trattenuta con scuse banali e infantili che la facevano anche sorridere, Enrico escogitava ogni pretesto pur di averla vicino.
— Paola, per cortesia, mi può inviare questa e-mail?
— Paola, potrebbe farmi questa ricerca in Internet?
Passava ore al computer posto sulla penisola della scrivania di Enrico. Pochi centimetri li separavano.
Il giorno dopo rivide l'uomo nel suo impeccabile abito blu. Il giorno dopo ancora. L'ufficio stava di fronte a quello di Enrico. Stesso divano in pelle, stessa scrivania. Due stanze gemelle. La porta era spalancata, poté vederlo benissimo mentre parlava con tono pacato al telefono. Si avvicinò al distributore del caffè cercando di non fare sentire a nessuno il battito furioso del cuore. Sorseggiò la bevanda bollente senza nemmeno sentirne il sapore amaro. Aveva dimenticato lo zucchero. Improvvisamente sembrò che ogni cosa si fermasse. Che ogni rumore tacesse. Voleva ascoltare quella voce. Voleva che lui ascoltasse la danza amorosa che la mente stava già preparando. Per loro. Quel viso affascinante le ricordava qualcuno.
La bellissima copia di Enrico.
— Mi scusi ingegnere, nella stanza qui di fronte c'è un signore che le somiglia...
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La sposa in grigio perla
RomancePaola, la protagonista, si innamora di un vestito grigio perla: una tonalità nata dal bianco e dal nero delicata ed essenziale. Come le calze grigio fumo che erano considerate eleganti di giorno. Il filo conduttore del romanzo è proprio questo abito...