Il sonno durò molto poco perché mi svegliai con dei rumori. Guardai l'orario ed erano le quattro del mattino. Sentii piangere e mi alzai velocemente dal letto aprendo la porta della camera, vidi la luce del bagno accesa ed entrai. Vidi Lily per terra che abbracciava il water e piangeva, aveva il mascara sulle guance e vomitava, così immediatamente corsi verso di lei e le tirai indietro i capelli aspettando che finisse di rimettere.
"È che lo amo Selene!"
Disse lei tra i singhiozzi, aggrottai la fronte.
Presi un panno dagli armadietti sotto il lavandino e lo bagnai, le pulii il viso e le tamponai il collo. Si mise seduta per terra e si portò indietro i lunghi capelli biondi piangendo.
"Lo amo e non posso farne a meno"
Disse ancora.
"Robert?"
Chiesi ingenuamente.
"Chi? No! John."
Disse lei ovvia ed io rimasi leggermente sbalordita.
"È uno stronzo, ma - mi si aggrappò al braccio - io...ma io lo amo!"
Disse fra un singhiozzo e l'altro.
"Lily, adesso ti porto a letto, ne parliamo appena sarai più tranquilla, va bene?"
Cercai di alzarla.
"Mi tradisce, io lo so, ma no, io ho bisogno di lui."
Disse ed io ero ancora più stranita.
"Hai - mi schiarii la voce - hai baciato Robert"
Dissi io.
"Era per farlo ingelosire, Robert è gay! Ma John non lo sa"
Mi spiegò ed io ero ancora più allibita. Era solo il primo giorno e mi sentivo in una specie di serie televisiva. Si alzò in piedi tenendosi da me. La poggiai sul letto mettendola a pancia in giù e senza dire nulla si addormentò. Così sospirai e andai nella mia stanza, chiusi la porta e mi buttai sul letto. Feci fatica a riaddormentarmi, ovviamente.
Il giorno dopo mi svegliai verso l'una, non mi capitava da tempo di svegliarmi così tardi, per fortuna era domenica. Mi alzai e andai in cucina, sentii cantare.
"Selene! Buongiorno"
Disse Lily poggiando sul tavolo un piatto con dei pancake e capii che anche lei era sveglia da poco, avremmo pranzato con i pancake.
"Per farmi perdonare, ti ho preparato i pancake, c'è la nutella o lo sciroppo d'acero."
Disse sorridendo.
"Perdonare di cosa?"
Risi sedendomi e si sedette anche lei.
"Ieri sera, ho vomitato e ti ho detto quelle cose... magari non te ne frega nulla, sono stata immatura e poi ti ho svegliato, il sonno è sacro."
Disse ed io scossi la testa ingoiando un pezzo di pancake con nutella.
"Mi interessa, siamo coinquiline si, ma perché non possiamo essere amiche anche?"
Chiesi sorridendo e lei quasi si mise a piangere. Si alzò e venne da me abbracciandomi.
"Comunque, con Alex?"
Alzò le sopracciglia due volte e fece una faccia maliziosa ed io mi misi a ridere.
"Cosa?"
Chiesi io.
"Dai ti ha accompagnata a casa e non ha fatto nulla? Non è da lui!"
Disse ridendo ed io non capii.
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A complicated story // #Wattys2021
RomanceTutto sembrò bloccarsi: tutte le persone che erano in quella enorme casa, la musica, le voci intorno a lui. La vide, dopo quello che era successo, la vide lì. I suoi lunghi capelli erano sciolti, aveva un vestito rigorosamente nero, come i tacchi e...