Il giorno seguente mi dovetti alzare presto, dovevo andare a lezione. Non dormii molto, continuavo a pensare a tutto quello che era successo la sera precedente. Cercavo di rimettere insieme i pezzi e arrivai ad una conclusione, se non avessi parlato con Brad non sarei andata da nessuna parte, volevo capire. Non ero una persona che si lasciava le cose alle spalle, dovevo sapere e capire fino in fondo tutto quanto. Non mi ero mai arresa al primo ostacolo e non l'avrei fatto adesso. Misi un paio di jeans stretti e una maglia blu a maniche corte che avevo messo dentro i jeans e lasciata morbida al di fuori. Presi il mio giubbino di pelle dall'armadio ma rimasi imbambolata a fissare il suo giubbino appeso e la sua felpa tra i miei vestiti. Mi avvicinai e la presi, la avvicinai al mio viso e inalai quel profumo indecifrabile, l'avevo associato al colore nero, qualcosa poteva sapere di nero? Posai la felpa nell'armadio e presi il mio zaino di pelle, le chiavi della macchina ed uscii senza fare rumore. Ero decisa, nel pomeriggio sarei andata. Guidai molto veloce quel giorno, la musica a palla e mi sentivo come in un film. Misi la macchina nel parcheggio universitario e scesi, era pieno di auto e l'enorme edificio di fronte a me era già pieno di gente. Mi incamminai verso la prima lezione. Controllai un po' di volte il cellulare sperando in qualche modo di trovare un messaggio di Alex, non sapendo bene il perché. Mi arrivarono messaggi da parte di Lily che mi chiedeva se a mensa saremmo state insieme e le avevo risposto di sì, per il resto zero.
Le lezioni le passai immaginando cosa avrei detto a Brad una volta arrivata da lui e le sue varie reazioni. Potevano darmi un Oscar per i miei film mentali, ero bravissima ad immaginare cose che non sarebbero mai accadute.
Finii prima della pausa pranzo così uscii in cortile dato che era una bella giornata. C'era gente seduta sull'erba e chi sulle panchine, chi ascoltava musica, chi studiava e chi fumava. Mi diressi verso una panchina all'ombra e mi sedetti posando tutto. Aprii lo zainetto per tirare fuori il mio quadernino ma non lo trovai, l'avevo tolto dallo zaino? La mia mente fu distratta da una figura imponente poco lontano da me: Alex. Aveva una maglia nera a maniche corte che risaltava i suoi muscoli e la sua persona, jeans chiari e uno zaino poggiato su una spalla. Stava fumando, teneva la sigaretta fra due dita della mano destra e sputava fuori il fumo, sembrava fosse tutto a rallentatore ed iniziai a sentire molto caldo. Aspetta cosa? Scossi la testa, dovevo andarmene. Mentre richiudevo lo zaino lui alzò lo sguardo verso di me ed io quasi scappai dai suoi occhi, ma prima che mi allontanassi una ragazza rossa gli si avvicinò e lo prese per mano così il suo sguardo si spostò da me alle loro mani.
Alex POV
Ero arrivato in ritardo a lezione, come al mio solito, dovevo smetterla. Andai nel cortile ed iniziai a camminare, ringraziai il caldo, non avevo più il mio giubbino di pelle e pensai che almeno quello me lo sarei dovuto riprendere. Risi mentalmente pensandoci. Presi una sigaretta dalla tasca più piccola del mio zaino e la accesi, la misi tra le due dita della mano destra ed iniziai ad assaporare ogni tiro. Quando scostai lo sguardo la vidi e la sorpresi a guardarmi, di nuovo. Sorrisi e la guardai intensamente. Era nervosa, la vidi richiudere lo zaino e alzarsi dalla panchina, quando mi stavo per avvicinare mi sentii toccare la mano, così fui costretto a girarmi verso la cosa o la persona che mi aveva appena sfiorato: Megan.
"Ehi Alex!"
La sua voce stridula mi diede fastidio. Appena rialzai lo sguardo lei non c'era più. Serrai la mascella ma fui richiamato.
"Allora... stasera ci sarà una festa a casa mia, hai intenzione di venire? Magari nel pomeriggio così mi aiuti a scegliere i vestiti come ieri!"
Fece l'occhiolino. La guardai dall'alto al basso ed iniziai a pensare che forse ero io troppo più alto del normale ma una mano sulla spalla mi fece ricredere.
"Alex!"
Urlò John sempre troppo euforico.
"Ci divertiamo stasera eh?"
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A complicated story // #Wattys2021
RomanceTutto sembrò bloccarsi: tutte le persone che erano in quella enorme casa, la musica, le voci intorno a lui. La vide, dopo quello che era successo, la vide lì. I suoi lunghi capelli erano sciolti, aveva un vestito rigorosamente nero, come i tacchi e...