Capitolo 13

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Rimasi lì ferma, senza sapere cosa fare, mi sentii persa e ripensai a tutte le cose successe con Alex, era un bene che fosse uscito dalla mia vita, non era una presenza positiva ed io volevo stare bene ed essere felice e con Damien lo ero.

Mi sedetti sul letto fissando le mie scarpe, poi sentii bussare alla porta della mia stanza.

"Ehi, mi dispiace, se l'ho fatto entrare, ma sai com'è non si sarebbe arreso facilmente."

Disse lei oltrepassando la porta.

"Si è vero."

Risi e mi alzai.

"Quindi non ce l'hai con me?"

Chiese intrecciando le lunghe gambe coperte da un pantalone di tuta.

"No, tranquilla."

Dissi portando i lunghi capelli indietro. Non potevo incolpare nessuno per alex.

"Che ha detto?"

Chiese lei guardandomi corrucciando la fronte.

"Se n'è andato, è uscito dalla mia vita in modo strano, così come era entrato."

Alzai le spalle e sorridendo un po'. La sua espressione era dispiaciuta e venne subito ad abbracciarmi, ma le dissi che non doveva dispiacersi, stavo bene e sarei stata bene. Dovevamo semplicemente ignorarci se ci fossimo visti ed entrambi saremmo andati avanti per le nostre strade così come stavamo facendo prima di incrociarci. Ormai la faccenda della zia l'avevo messa da parte, era meglio così. Era tutto meglio così.

Finimmo con Lily a parlare in cucina e mangiare spaghetti, era una brava cuoca, anche io me la cavavo ma preferivo cucinare dolci. Pensai che ero stata molto fortunata ad avere lei come coinquilina, mi sarebbe potuta capitare una stronza con la quale non avrei mai stretto un legame, per esempio una Megan, invece avevo trovato lei e la cosa mi fece sorridere, così glielo dissi. Per poco non si mise a piangere, era raro che fossi così sdolcinata, solitamente dimostravo affetto in altri modi, mentre lei era per gli abbracci, ma era una cosa dolce, da Lily.

Mi spiegò che John cercava di contattarla da giorni, ma che lei non gli rispondeva e che era anche passato da casa la sera prima e anche quella mattina, ma lei non gli aveva mai aperto. Mi spiegò che l'aveva conosciuto quando lei faceva il quinto anno alle superiori e lui era già all'università. Si era imbucata ad una festa con suo cugino e l'aveva incontrato lì. Da quel momento in poi non avevano più smesso di parlare ma lui spesso faceva battute su altre ragazze e Lily capì che la tradiva, ma in realtà non aveva nessuna prova. Non li avrei mai capiti quei due, ma sembravano così belli insieme.

Rimanemmo insieme tutto il pomeriggio, probabilmente entrambe ci sentivamo sole, per motivi diversi, e questo ci aveva unite ancora di più. Quel pomeriggio mangiammo tante mandorle e cioccolata, studiammo un po' e ascoltammo musica cantando a squarciagola. Dopo aver cenato era ormai arrivato il momento di iniziare a prepararsi per la serata in discoteca.

Non ebbi alcuna notizia di Damien fino a quel momento. Mi arrivò un messaggio dove diceva che gli avrebbe fatto piacere vedermi alla festa, così pensai che mi avrebbe dato un'altra possibilità e quel pomeriggio divenne un po' più luminoso e felice.

Sembrava non avessi più cose negative nella mia vita e per un momento, pensandoci, mi sentii sollevata. Andai nel bagno della mia stanza e mi guardai allo specchio, capii che ero cresciuta molto negli anni, fisicamente, mentalmente, caratterialmente. Ma nel frattempo sentivo dentro di me un vuoto, pensai fossi semplicemente agitata per la festa, non avevo deciso cosa indossare o cosa avrei dovuto dire a Damien una volta visto.

"Allora, cosa metterai stasera?"

Chiese Lily entrando in stanza e sdraiandosi sul mio letto. Uscii dal bagno e aprii l'armadio accanto la finestra. Osservai attentamente l'interno e mi sembrò così vuoto e spoglio.

A complicated story // #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora