Capitolo 15

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Capitolo speciale! spero vi piaccia!

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Pov Alex

Prima della festa

Dopo aver parlato sia con Damien che con Selene, quella mattina tornai a casa e decisi di chiudermi in camera e rimanere al buio come un vampiro.

Sentivo di avere ancora i postumi della sbornia di quattro giorni fa. Dopo aver cacciato via Selene da casa, il giorno dopo sembrò andare tutto a rotoli. Non facevo tante cazzate da una vita.

"Non sei mio padre!"

Queste erano le parole che avevo urlato contro a Travis quella sera per farlo andare via, perché sapevo già che non si sarebbe arreso. Si aspettavano tutti il meglio da me, si aspettavano che facessi uscire il meglio di me, ma non c'era "del meglio" dentro di me. Ero la progenie di un truffatore, aggressivo, drogato e la mela non cade mai lontano dall'albero. Avevo passato una giornata di merda dopo essermi ubriacato e rotto casa. Travis quella notte aveva cercato di pulire il tutto, ma la mattina continuai io. Mi sentivo in colpa. Era sempre così, facevo una cazzata e mi aspettavo che tutti mi perdonassero, come se non fosse successo niente, ma sapevo che con Selene non sarebbe stato così e la cosa più logica che riuscii a fare era stato portargli una rosa, passato qualche giorno. Mi sentii tremendamente stupido quando dopo aver bussato ero scappato via.

Mi stesi sul letto, dopo aver cacciato le scarpe e poggiai la testa sul cuscino. Volevo solamente sparire come tre giorni fa.

Flashback - tre giorni prima

Un suono. L'unico suono così frustrante e così dannatamente fastidioso che potevano inventare, mi risvegliò. Il buio era così intenso che pensai di avere ancora gli occhi chiusi. Con la mano cercai di spegnere quella dannatissima sveglia, ma senza risultati, così fui costretto a muovermi per cercare il pulsante, ma mi accorsi che era il cellulare. Mi tirai leggermente su e lo presi.

"Si?"

Risposi con la voce assonnata strofinandomi gli occhi.

"Alex, sono Travis. Devi andare all'università, anche se stai male."

Dopo avergli detto che non era mio padre, ancora doveva rompere le palle come se lo fosse, così chiusi il cellulare e lo riposai sul comodino rimettendo la testa sul morbido cuscino. Mi girai e mi rigirai ma non riuscii a prendere sonno.

"Porca puttana Trav!"

Imprecai contro mio fratello che non era neanche lì e decisi di alzarmi.

Mi trascinai in cucina e cercai di riprendermi per preparare il caffè. La testa mi pulsava e sentivo un gran bisogno di acqua, avevo bevuto molto l'altra sera. Presi una bottiglia sul bancone e la scolai tutta. Presi una tazza e versai il caffè caldo e iniziando a berlo sentii i miei nervi rilassarsi sempre di più.

"Cazzo..."

Ansimai per quella bevanda estasiante.

Dopo aver finito, riuscii ad aprire meglio gli occhi e a notare la sporcizia per terra e le mille buste della spazzatura. Lo sguardo finì poi addosso a me, avevo ancora la camicia aperta sbottonata ed ero in boxer, probabilmente prima di dormire avevo tolto i jeans.

Andai nel bagno e dopo essermi spogliato mi infilai nella doccia e rimasi poggiato al muro con l'acqua che cadeva su di me come pioggia calda. Chiudendo gli occhi ricordai Selene, l'avevo trattata male ma se lo meritava, o comunque non volevo altri problemi nella mia vita. Travis non avrebbe dovuto raccontarle tutte quelle cose, ma almeno me l'ero tolta dai piedi. A questo pensiero sentii un nodo nella gola. Era quello che volevo no? Chiusi l'acqua ed uscii dalla doccia. Mi asciugai velocemente e mi vestii. Misi dei jeans chiari e una maglia nera a maniche corte. Presi le buste della spazzatura e le portai fuori, dopo decisi di tornare dentro. Non appena entrai vidi lo zaino e mi ricordai dell'università, purtroppo Travis aveva ragione, dovevo andare. Controvoglia presi lo zaino e mi misi in macchina.

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