Capitolo 12

92 10 22
                                    

Non appena scesi dalla macchina corsi in casa. Salii le scale incespicando fra gli scalini a causa della vista appannata dalle lacrime. I miei singhiozzi riempivano quel palazzo così vuoto e freddo. Presi le chiavi dalla tasca del giubbino e con le mani tremanti cercai di inserirle nella serratura, ma il destino volle che cadessero per terra.

"Cazzo."

Imprecai fra i denti. Mi abbassai per raccoglierle e d'improvviso la porta di fronte a me si aprì mostrando delle pantofole rosa. Mi alzai tenendo la testa bassa.

"Sel...?"

La voce di Lily mi rimbombò nella testa e scoppiai nuovamente in un pianto disperato. Sentii il suo braccio sulle mie spalle ed entrammo dentro. Sentivo che faceva delle domande ma non risposi a niente, l'unica cosa che riuscivo a fare era piangere, togliere tutto il veleno che avevo dentro di me. Mi porse dei fazzoletti che usai immediatamente per asciugarmi il viso, dopodiché sentii qualcosa di morbido. Mi aveva fatto sedere sul divano e continuava ad abbracciarmi mentre strofinava una mano lungo il mio braccio destro per consolarmi, ma non c'era niente che potesse fare.

"Selene mi stai facendo preoccupare, cos'è successo?"

Chiese lei e questa volta alzai il viso fissando il vuoto. Cercai di regolare il respiro e rallentare i battiti del cuore, fin troppo veloci in quel momento. Semplicemente avevo bisogno di piangere, di sfogarmi per tutte le cose successe, per tutto lo stress.

"È successo Alex."

Riuscii a dire con rabbia. Mi portai i capelli indietro e tolsi il giubbino di pelle.

"Che ha fatto questa volta..."

Chiese preoccupata, i suoi grandi occhi sembravano volessero leggere la mia mente.

Le raccontai di quella stupidissima rosa, del suo carattere di merda, anche se non era una novità...le raccontai della serata con Damien e mi resi conto, parlando, di quanto fossi stata stupida e cattiva con lui. L'avevo mandato al secondo posto, l'avevo tralasciato, lui ci provava, cercava di conoscermi, di parlare, voleva andare con calma, ci stava provando davvero, mentre io l'avevo deluso e trattato male. Gli avevo mentito, non lo biasimavo se non mi avesse voluto più vedere, ero una stronza, aveva ragione Alex. Non avevo dato tutta me stessa per colpa sua, non ero me stessa quando Alex era lì, non ragionavo lucidamente ed io non ero mai stata così. Ero sempre stata una ragazza Lucida, realistica, che amava le cose dolci, che amava Brad perché era gentile e premuroso, eppure mancava sempre qualcosa.

"Forse sei cambiata Sel...forse non sei più la ragazza di prima, forse stai crescendo e hai capito che hai bisogno di qualcosa in più."

Commentò Lily. Forse aveva ragione.

"A me piace Damien, voglio davvero che vada bene."

Ammisi.

"Ma forse ti piace anche Alex."

Il cuore fece una capriola a quella affermazione. Probabilmente era così, ma non ci sarebbe mai stato niente con lui, voleva solo avermi perché lo rifiutavo, si comportava in quel modo perché voleva il mio corpo e non voleva che nessun altro lo avesse, se non ci fosse riuscito prima lui.

"Questo non ha importanza e tu lo sai."

Mi alzai tirando su con il naso e mi strofinai il viso.

"Vado a dormire, domani andrà meglio."

Sospirai e mi rinchiusi nella stanza, in quelle quattro mura che mi avrebbero protetto da tutti e da tutto. Aprii l'armadio per posare il giubbino e la vidi lì. Quella stupida felpa nera. Lanciai il giubbino dentro e presi in mano quell'indumento.

A complicated story // #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora