Capitolo 24: Separati

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Un'ora dopo a Reapertale...

Assassin passegia tranquillo per Waterfall ammirando il paesaggio pieno d'acqua e ascoltando gli Echo Flowers; purtroppo Palette doveva tornare a casa sua perché si è fatto tardi e poi non voleva far arrabiare e preoccupare i suoi genitori. Cammina davanti a un altro Echo Flowers e si abbassa per sentire le parole che sarebbero uscite da lì.
"Quanto vorrei conoscere chi mi ha dato la vita..." Quando finì la frase Assassin sentì una fitta all'anima, gli altri fiori parlavano di sogni, segreti, errori e sofferenze; un po' gli disciape per quei mostri che hanno lasciato le frasi, ma questo ricorda tanto la sua situazione. Sospira pensando chi avrebbe lasciato quel messaggio, si alza e torna a camminare per andare a sentire gli altri Echo Flowers, nonostante ha una fitta di dolore nell'anima. Ma lo giovane scheletro se ne andato senza sentire l'ultime parole di quel fiore...
Dopo diversi minuti nel sentirli altri, s'avvicina quello che per Assassin sembra il millesimo; aspetta alcuni minuti ma non uscì niente. Realizza che potrebbe essere un Echo Flower libero, che aspetta con pazienza qualcuno che gli parla; infatti quel qualcuno sarà Assassin, dentro di se ha un buco pieno di malinconia, bugie e solitudine; non ha nessuno con cui con fidarsi e poter dire senza problemi ciò che lì pesa, ma il karma e la sfortuna hanno fatto troppo bene il loro lavoro.
S'inginocchia davanti al fiore, chiude l'occhio pensando molto bene cosa dire al fiore, lo apre e prende un respiro.
"La mia vita è stata piena di tristezza, errori e ferite... Ma sento che qualcosa cambiera."

Nel frattempo in un altro Au...

Darkness si sveglia lentamente, dal freddo che sente nella sua spina dorsale deve essere sdraiata sopra la neve. Si mette in posizione da seduta grazie all'aiuto delle braccia e appogia la mano sulla maschera che ha in testa.
"Dove diamine sono finita?..." Dopo alcuni secondi realizza che è nel bosco di Snowdin, purtroppo i bioma innevati di ogni Au sono identici e si fa fatica a capire la differenza; ad eccezione di qualche Au come Outertale. Si alza del tutto, ma appena poggia il piede destro, sente un improvviso dolore sulla caviglia; Darkness d'istinto geme e alza il piede per evitare di provocarne altro. Saltella per andare davanti a un albero, si appoggia lì per trovare l'equilibrio e sospira; poi realizza una cosa.
"Oh cavolo... Dove sono Blood e Destroy?..." Parla fra se Darkness ritornado a guardarsi intorno in cerca dei suoi due amici; putroppo l'unica cosa che si vedono sono solo gli alberi e dei cespugli. Evoca il suo arco per fare da sostegno come una stampella, saltella andando in giro per il bosco in cerca di qualcuno che può farli capire dove si trova, meglio se trova Sans e Papyrus. Continua così per alcuni minuti non sapendo se la direzione che ha preso è quella giusta. All'improvviso si sentono dei rumori provenire da dietro dei cespugli, Darkness evoca una freccia e con l'arco prende la mira sul cespuglio e stringe gli occhi. Pochi secondi di silenzio, solo il suo respiro si sente; ma la tranquillità non può durare sempre a lungo, qualcosa muove le foglie dei cespugli e lei molla la corda facendo sfrecciare la freccia nel cespuglio.
La ragazza continua a fissare il cespuglio,  alcuni minuti dopo decide di controllare cosa ha colpito, sposta i rami per vedere meglio dove ha lanciato la freccia ma non riesce a trovarla, in mezzo a quel verde e bianco nemmeno l'ombra del colore viola.
"Stai cercando questa?" Darkness solbalza sentendo la voce dietro, subito si gira armata di arco e di un'altra freccia.
"Guarda un po'... Devi essere il bastardo che ha ferito mio padre..." Darkenss stringe gli occhi e tira di più la corda, nota che ha la sua freccia e la faccia dello sconosciuto è coperta da un cappuccio e una sciarpa, solo i suoi occhi si possono vedere... Vedendoli meglio.... Sembrano quelli di Blood....
"Preparati, stai per essere sconfitto dalla tua stessa arma."

In un altro Au...

Sembrano passate ore da quando ha iniziato a incamminarsi per cercare di capire dove si trova, ma invece sono solo passati venti minuti. Blood si è risveglio trovandosi nel bosco dei tanti Au, il problema è che non sa dove sia e nemmeno Darkness e Destroy; spera solo che stanno bene e quella libreria non lì abbia feriti. Purtroppo il suo polso destro deve essersi slogato per il dolore che manda quando prova a muoverlo, quindi non può usare il suo amato coltello; potrebbe usare la sinistra ma non è allenata come la destra.
Perso nei pensieri non si rende conto di aver finalmente trovato Snowdin, però l'ambiente sembrava diverso, come fosse morto e privo di colori... E nell'aria si sente odore di sangue... Blood non sapendo che fare si nasconde dietro un albero, porge la testa per guardare il sentiero dove passa l'umano; alcuni minuti dopo vede arrivare una ragazzina dai capelli lunghi e con un vestito rosa stracciato, dalla faccia sembra insicura e impaurita.
"Strano l'umano di questo Au..." Continua a fissarla in caso fosse apparso Sans per farli lo scherzo della stretta di mano.
All'improvviso un'ascia gli passa davanti al volto a pochi centimetri dalla maschera a grande velocità per poi impiantarsi su un albero lì vicino.
"Guarda un po' cosa abbiamo qui... Un alleato di Nightmare eh?" Blood sentendo quella voce, volta la testa di lato per trovarsi Horror Sans. Esce dal nascondiglio e alza le mani in segno di arresa o che viene in pace.
"Non sono qui per brutte intenzioni... Sto solo cercando qualcuno che mi può aiutare..." Parla piano Blood sentendosi un po' umiliato nel fare quel gesto; Horror ride a bassa a voce, si teletrasporta vicino l'ascia per poi prenderla.
"Non sono così stupido... Ti farò imparare cosa significa la sofferenza."

In un altro Au...

La sua coscienza ritorna sentendo inizialmente di essere sdraiato su qualcosa di morbido; apre lentamente gli occhi per ritrovarsi un soffito color griggio, si guarda intorno per scoprire che si trova dentro una stanza.
"Cosa ci faccio qui?..." Si alza mettendosi in posizione da seduto, nota una coperta sopra le sue gambe; A quanto pare quando era incosciente, qualcuno l'ha trovato e portato nella proprio casa per curarlo. Destroy appena mette una mano sulla faccia, sgrana gli occhi realizzando che non ha la maschera indosso.
"Merda..." Inizia a guardare in giro per la stanza per trovarla ma nemmeno l'ombra. Sporge le gambe dal letto, si alza del tutto ignorando il dolore alle costole, si dirige verso la porta; ma quando sta per toccare la maniglia, la porta viene aperta da uno scheletro con gli occhiali e il camice bianco. Lo giovane scheletro fa qualche passo indietro, poi realizza che potrebbe trattarsi di Science, il Sans con più sapere e intelligenza di tutti gli altri.
"Oh vedo che ti sei svegliato... Sei uno dei amici di Assassin... Non è così?"

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