Capitolo 36: Nessy

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Nel frattempo...

Darkness rimane a fissare la neve persa nei suoi pensieri... Ha veramente trovato i suoi genitori?... Sono loro?... Dream e Cross?... Significa che Starcross è suo fratello, ha visto suo fratello minore intrappolato in quel tentacolo e sparire in quel portale... E lei non ha fatto niente per impedire questo.
Sospira frustata e ritorna in se rimanendo sorpresa di vedere Destroy e Blood azzuffarsi e rotolarsi sporcandosi di neve; cosa è successo mentre era persa nei suoi pensieri? Quanti minuti sono passati? Tanti?
All'improvviso Darkness sente qualcosa che l'allarma, qualcuno si sta avvicinando a grande velocità e dall'aura che sente sembra molto arrabiato, triste e assettato di vendetta. Gira la testa di lato dove sente l'aura, riflette su chi può essere e realizza una cosa...
"No... Non puoi essere uno di loro tre... Proprio adesso..." Sussura la ragazza, nel frattempo i due amici continuano a rotolare sulla neve ignari di quello che potrebbe succedere dopo.
Passano pochi minuti che si inizia a sentire qualcuno correre, d'istinto Darkness evoca il suo arco e una freccia e si prepara in caso di un loro attacco...
Quel rumore lo sentono anche Destroy e Blood, si fermano e s'alzano guardando la stessa direzione dove guarda la loro amica.
I cespugli davanti a loro iniziano a muoversi freneticamente, come se qualcosa di grande sta per uscire da lì; anche i due scheletri s'armano delle proprie armi per difendersi. All'improvviso una figura salta fuori dal cespuglio andando velocemente contro i tre giovani scheletri.
"MALEDETTI BASTARDI!"

Un piccolo scheletro guarda fuori da una grande finestra di un castello, con i suoi enormi e dolci occhi, con le sue piccole mani che toccano il vestro e la sua lungua e grande sciarpa che tocca per terra. Deve compiere ancora otto anni ed è il più piccolo dei suoi amici, ma è il più intelligente e maturo. Perso nei suoi pensieri, guarda fuori con tristezza e una lacrima scende da un occhio.
"Eccoti qui, finalmente ti ho trovato." Una voce bambinesca femminile attira l'attenzione del piccolo scheletro, si volta trovando la sua amica.
"Ciao Nessy..." Lo scheletrino ritorna a guardare fuori dalla finestra non molto interessato sul perché lei lo stava cercando.
"C'è qualcosa che non va Assy? Ti sento triste..." La piccola s'avvicinana al suo amico fino a starli a fianco, guardandolo preoccupata e triste per lui. Lo scheletrino sospira.
"Non riesco a smettere di pensare a mamma e papà... Di perché mi hanno lasciato solo..." Altre lacrime scendono rigando le sue guance. La sua amica non sapeva come confortarlo, nemmeno lei riesce ad accettare questa cosa... Anche i loro altri due amici...
"Inoltre... Il capo mi odia... Vuole farmi male... Pensa che sono debole, inutile... Magari è questo il motivo di perché mamma e papà mi hanno abbandonato..." Continua lo scheletrino, sentendo quelle parole la schelerina rimane scioccata continuando a fissarlo.
"N-no... Non a-ascoltarlo... S-sai com'è fatto... Anche noi qualche volta c'è le dice... Però tu non sei debole... Tu sei A-Assasin... Lo scheletro più intelligente che abbia mai visto e conosciuto... Il capo vuole solo la forza... Ma tu sei forte qui." Darkness tocca con l'indice la fronte di Assassin, indicando a quanto pare il suo 'cervello'.
"Come fai-"
"Non sei l'unico a perdere tempo nei libri... Anche a me piacciono tanto... Specialmente vedere quelle immagini colorate." Darkness gonfia le sue guance che diventano di viola chiaro. Alla reazione, Assassin trattiene una risata non immaginando mai, che non era l'unico a rimanere chiuso nella biblioteca.
Improvvisamente si sente meglio, più sollevato e non sente quel masso di tristezza che lo schiacciava prima; a quanto pare qualcuno qui riesce a farti tornare il sorriso...
"Grazie Nessy..." Assassin sorride asciugandosi le guance dalle lacrime, Darkness ricambia il sorriso e quando lo fa emana una strana aura positiva. Per momento lo scheletrino voleva chiedere come e cosa faceva per emanarla, ma pensa che nemmeno la sua amica sa che può fare questa cosa. Ha già letto da qualche parte qualcun'altro con l'aura positiva... Solo non si ricorda.... Accidenti!
"Beh... Vado di nuovo in biblioteca, vuoi venire con me?" Chiese lui alla sua amica, scuote la testa come risposta quest'ultima.
"Ho promesso a Destra di disegnare con lui in camera... Mi dispiace ma sarà per un altro giorni." Rispose dando una spiegazione del perché ha rifiutato, Assassin per un momento stava per rimanerci un po' male, ma adesso capisce e annuisce.
"Beh... Ci vediamo dopo Nessy!" Assassin gli da un abbraccio veloce e dopo corre verso la biblioteca. A quanto pare il piccolo genio è anche un topo di biblioteca; a questo pensiero Darkness trattiene una risatana, poi si volta per andare nella stanza del suo amico, ma vede una figura nera verdastro bloccarli la strada. Alza lo sguardo e fa qualche passo rendendosi conto che si tratta del loro capo.
"O-oh c-capo... C-cosa ci f-fa qui?..." Chiese con voce tremante la scheletrina, stava iniziando ad avere paura e nemmeno lei lo sapeva il perché... Forse perché sente il suo capo irritato e arrabbiato.... Ha fatto qualcosa di male?...
"Tu. Vieni con me nella sala del trono." Dice con freddezza Nightmare, ha visto tutta la scena e non può credere che lei ha preso i poteri e si comporta come lui... Anche quando non si fa vedere, c'è sempre il suo zampino... Ma verrà tolto dal suo castello.
"P-perché?... H-ho fat-tto qual-lcosa di m-male?..." Chiese Darkness facendo un altro passo indietro, un tentacolo s'attorciglia sui fianchi e la solleva da terra.
"Io e te mocciosa dobbiamo parlare... O meglio farti ragionare che con la gente non si fa così." L'occhio di Nightmare s'illumina mandando più terrore in Darkness.
"Tks- dovrei addestrare dei guerrieri senza paura, ma tu se continui così diventerai solo un rifiuto, che nessuno vuole." Con questo il polpo si volta e cammina verso la sala del trono, dove appena sarà lì, darà una bella lezione a Darkness...

Dal quel giorno in poi, la scheletrina non ha più emanato quella splendida aura positiva... È diventata più fredda e chiusa in se stessa. I suoi amici non capivano perché stava diventando così, anche Assassin che è stato il primo a parlargli, per capire cosa è successo. Come risposta ha sempre ricevuto silenzio.... Per mesi ha chiesto... Anni... Ma ha rinunciato sapendo che se lei non cambia, non gli dirà mai niente.
Ma forse con questo cambiamento... Con questa scoperta... Lei finalmente tornerà come una volta, a sorridere, emanare quella l'aura positiva e rallegrare i suoi amici e chiunque altro.

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