Il mio Puppi

82 6 0
                                    

Lo guardo negli occhi aspettando che dica qualcosa.

"Tu hai gli occhi di una bambina che conoscevo alle elementari,aveva il tuo nome"Sorride

"Che scuola facevi alle element.."lo interrompo velocemente.

"Anche tu mi ricordi puppi un bambino della quarta che mi faceva ridere ogni giorno o almeno ci provava"in pochi secondi sento un abbraccio stretto da parte di Harry che sembra non volermi più lasciare.

"Sei tu Katy,ti avevo detto che mi chiamavo Harry,ma un bambino della quinta mi ha chiamato puppi nello stesso momento per prendermi in giro e da li tu mi hai sempre chiamato così,eri così bella,una piccola bimba innocente quando sei arrivata io ero in quinta e tu eri una primina ti nascondevi sempre a ricreazione a piangere,poi ti ho trovata io e facevo di tutto per farti ridere,quando poi sei andata in seconda eri una bimba più forte sorridevi sempre e giocavi sempre con i maschi e ogni tanto anche con me,qualche volta piangevi ma cercavi di nasconderlo come sempre a tutti,anche a me"Stó piangendo,Harry è il mio Puppi il mio puppi che avevo perso nel tempo nel arco di troppo poco tempo.

"Puppi"ci tiriamo su continuando ad abbracciarci,alzo lo sguardo,e vedo che gli occhi di Harry sono lucidi mentre mi guarda con una luce diversa.

"Harry tu eri come un fratello per me,grazie mi hai dato tanta forza in quei due anni,è stato grazie anche al tuo aiuto che sono diventata più forte ma..."mi fermo mordendomi il labbro.

"Hey Kat puoi dirmi tutto quello che ti senti,non sono uno sconosciuto alla fine,ci conosciamo da tanto tempo e io ti voglio bene come quando eravamo piccoli,mi ricordo i tuoi occhi blu che mi guardavano lucidi mentre ti asciugavi le lacrime nella mia maglietta e io ti accarezzavo i capelli e ti tenevo stretta a me per proteggerti,ti puoi fidare piccola di me"le sue parole escono così calme da trasmettermi tranquillità.

"tu mi chiamavi sempre piccola"sorrido a 32 denti.

"Ma e' così,tu sei la mia piccola"mi abbraccia come quando eravamo piccoli quel abbraccio che mi era tanto mancato anche troppo.

"Harry io non ho fatto cose belle nella mia vita ho combinato solo casini,ma giuro che non volevo, dentro di me non volevo"comincio a singhiozzare,odio mostrarmi debole davanti a qualcuno ma lui è il mio puppi,con lui posso sfogarmi davvero.

"Piccola ti va di parlarmene?"domanda con la dolcezza che aveva anche da piccolo.

"Amavo i tuoi ricci e i tuoi occhi,solo quando mi guardavi mi sentivo protetta davvero,avevi come un potere su di me"mi tiro più su sfiorandogli le labbra gli tocco i capelli poi li stringo in un pugno,sento un piccolo sbuffo di dolore che esce piano dalle sue labbra.

"Scusa Harry"lo mollo spostandomi velocemente contro lo schienale del letto mettendo le gambe al petto per chiudermi nel mio mondo,sento che si avvicina a me cautamente e mi prende la testa nelle sue grandi mani tirandomi su il viso per vederlo degli occhi.

"Tu non mi hai fatto male,semmai mi hai fatto altro"si avvicina di più.

"Harry io sono stata allenata a fare questo scusa"piango attaccandomi ad Harry nascondendo il mio viso nella sua maglia.

"Allenata in che senso?"chiede quasi preoccupato.

"Io io io"balbetto

"Su piccola parla"dice in modo dolce ma insistente.

"Io lavoravo nei campi per un uomo cattivo e brutto è stato lui ad allenarmi e fare questo"

"Questo,ma cosa?"chiede non capendo.

"Dal età di sette anni fino ai dieci sono stata costretta dai miei genitori a lavorare con lui,mi trattava male e quando dovevo portare la verdura dentro al granaio mi prendeva e mi insegnava varie cose,sporche."concludo la frase mordendomi forte le labbra per non piangere ma é inutile perché le mie lacrime già scendono rigandomi il viso.

"Abusava di te?"chiede con la rabbia stringendomi più forte a lui.

"Si ma non mi ha mai ecco"non riesco a terminare la frase che piango singhiozzando tante lacrime scendono lentamente per tutti i ricordi che scorrono nella mia mente.

"Bastardo"quasi grida.

"quando ho avuto otto anni non ci pensavo proprio a tornare da lui ma ero obbligata così quando mia madre mi lasciava giù dovevo percorrere una piccola via alberata,ma io invece di andare da lui io "mi blocco ancora e abbasso lo sguardo.

"Piccola?"mi richiama Harry dopo un minuto di silenzio.

"Io-io A-Andavo a rubare,così portavo i soldi che bastavano ma non tornavo da lui,mi faceva del male ma i miei non mi ascoltavano loro non mi credevano"Ora piango isterica scaricando tutto il dolore a rabbia racchiusa in me da tutti questi anni.

"Un-un giorno lo hanno capito perché hanno incontrato quel uomo al mercato mentre facevamo la spesa,mia mamma gli ha chiesto se ero brava nei campi perché mi pagava più del dovuto e lui gli ha detto che non mi vedeva da tre anni,ed ecco che sono andata nei guai,mi hanno messo in castigo per un mese intero e poi mi hanno portata di nuovo da lui che rideva divertito, contento del mio ritorno.sono stata tutto il giorno nel campo con lui che mi controllava a vista per vedere se scappavo,poi dovevo portare la verdura nel granaio,lui era lo dentro che mi guardava,mi aspettava con quei occhi da maniaco,sapevo che voleva farmi del male,così pensai ad un piano,potevo far pensare che era davvero cattivo e che mi faceva del male così corsi dove teneva i coltelli cioè in casa sua ne presi uno con l'intenzione di farmi un piccolo taglio,ma appena mi girai era li che mi guardava al entrata della porta -cosa vuoi fare piccolina?-si avvicina sempre di più e io andai in panico non sapevo davvero che fare,sapevo che cosa aveva intenzione di farmi e non volevo permetterglielo -i miei mi crederanno se mi tagliò penseranno che sei stato te-grido ma lui ride avvicinandosi ancora di un passo -non ti crederà nessuno piccolina quindi mettilo giù-mi grida io inizio a piangere abbassando il coltello si avvicina ancora è mi afferra ma il mio panico mi spinge a infilzarlo allo stomaco,lascia andare il suo corpo sul pavimento,perdeva sangue io intanto piangevo disperata,mi dispiaceva non volevo che morisse non volevo uccidere nessuno così andai al telefono e digitai il numero di mia mamma -mamma-gridai disperata -sii?-chiede seccata -mamma stá morendo monrou -che cosa? perché?- -allora perché???- grida

-io- riattacca il telefono,mentre io faccio passi cauti avvicinandomi al uomo che perde sangue incessantemente "mi-mi- mi dispiace" la mia voce trema troppo spaventata da quello che avevo fatto.Sento la sirena dell'ambulanza ed esco mi seguono e cominciano e intervenire prendendo l'uomo -me la pagherai brutta bastarda-mi grida con tanta rabbia mentre lo portano via.è arrivata mamma pensavo che lei mi avrebbe consolata ne avevo bisogno,ma mi sbagliavo aveva chiamato anche la polizia poi be il resto è noioso"cerco di forzare un sorriso ma per la prima volta non ci riesco.Harry mi abbraccia accarezzandomi i capelli.

"Katy mi dispiace tanto d'ora in poi starai con me ti giuro che ti proteggerò sempre"mi da un bacio sulla fronte come un padre con la figlia.

-Grazie Harry ti Voglio troppo bene ma domani tornerò a casa e tu non sei un ragazzo normale e non ci vedremo nemmeno più-sorrido timidamente tenendo questo pensiero per me.

TO BE CONTINUED......

ciao bimbe mancata? 😋 spero almeno un pochino hahahah vi lascio Ciauuu❤️❤️❤️

Is Love? Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora