cap.9

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Tony's pov
Una volta presi i bambini venne la parte difficile, farli stare tranquilli il giusto tempo per allacciare quelle maledette cinture del seggiolino, ma io dico perchè farle cosi complicate che già è difficile far sedere il bambino senza che si agiti poi si ci mettono anche le cinture è finita.
Appena allacciate le cinture infernali misi in moto, diretti verso il parco con gli AC/DC a tutto volume.
"Tony?"
"Si tesoro"
Dissi voltandomi verso il posto del passeggero.
"Non credi che la musica sia troppo alta!?"
"Oh dai guardali si divertono"
Mi girai dietro e vidi i miei figli che "ballavano" al ritmo della musica.
"Si ma continuando con la musica a questo volume inizieranno a piangere quando il rumore inizierà a dargli fastidio"
Rispose e abbassò di poco il volume.
Ci mettemmo un po' prima di arrivare e stranamente rispettai i limiti di velocità, che usualmente ignoro, cosa che lasciò Happy sorpreso poichè per la prima volta riuscì a seguirmi con la sua auto senza perdere il contatto visivo.
Lui è il capo della sicurezza oltre ad essere il mio migliore amico, e non smetterò mai di ringraziarlo, grazie al suo aiuto sento di riuscire a proteggere al meglio la mia famiglia, e poi a dirla tutta credo che Happy si sia anche un po' affezionato alle due piccole pesti, anche se non lo vuole ammettere.
Arriviamo al parco dove fortunatamente c'erano poche persone ed è anche normale visto che sono praticamente le due del pomeriggio, in verità c'era solo una coppietta nel fiore della loro relazione, si saranno appena sposati e ancora devono sentire sulla loro pelle la pesantezza delle ore di sonno perse a cambiare pannolini. Sorrisi lievemente ricordando con gioia le lunghe passeggiate con Pepper dove eravamo facile preda per i paparazzi che Happy cercava di tenere a bada. Se da una parte guardando quella coppia vidi il mio passato mi girai su le altre due figure presenti in quel parco accennando un sorriso, un padre con un bambino di circa otto, nove anni, giocavano con un pallone in una delle aree verdi di quel parco dove l'unica lastra di cemento era dove in fondo era situato un campo da basket, abbassai lo sguardo che passò immediatamente sul bambino che tenevo in braccio mentre entravamo in quel parco camminando su una passerella di legno, lui si guardava intorno con quei suoi occhi curiosi, gli accarezzai la testolina e gli diedi un bacio, Peter si girò di scatto e mi guardò per qualche secondo dopo indicò un punto dietro di me e fece dei versetti smorzati dal ciuccio per attirare la mia attenzione.
"Oh vuoi andare sullo scivolo? E va bene cucciolo andiamo sullo scivolo"
Mi diressi verso quella struttura enorme e colorata avvicinandomi verso lo scivolo giallo indicato da Peter, mentre Pepper era alle altalene che avevano attirato l'attenzione di Mark e Happy da lontano si assicurava che nessun uomo sospetto si avvicinasse.
Feci sedere Peter sulla cima e dopo stringendogli la mano lo feci scendere.
"Uuuhh, oh no Peter sta precipitando"
Dissi mentre scivolava giù e Peter rise di gusto.
"Ecco siamo a terra"
Mi accovacciai alla fine dello scivolo avendo davanti a me il mio bambino con un sorriso stampato in faccia.
"Ti è piaciuto? Neh piccolo!?"
Gli chiesi scompigliandogli dolcemente i capelli, lui in risposta si girò e iniziò a gattonare sulla superficie liscia dello scivolo cercando di risalire.
"E no piccolo, torna qui."
Lo presi per una gamba e lo riportai giù, anche se non si era allontanato di molto. Poi lo presi in braccio ma iniziò a piangere e a dimenarsi.
"Pete non fare così non sei un ragno che ti puoi arrampicare ovunque. OH! Guarda lì Peter, guarda c'è la mamma e Mark, visto loro si stanno divertendo molto vogliamo andare anche noi!?"
Gli dissi mentre ci incamminiamo verso le altalene, Peter aveva magicamente spesso di piangere ma continuava ancora a dimenarsi leggermente così dopo aver camminato un po' lo feci scendere e camminiamo tenendolo per la mano, ancora mi sorprende il fatto che ora cammina. Stanno crescendo in fretta.
Per fortuna che le altalene con la protezione intorno erano due così feci sedere Peter in quella libera affianco al fratello e qualche secondo dopo si dondolava insieme a Mark.
"Sai stavo pensando ad una cosa"
Dico a Pepper mentre spingiamo piano i due seggiolini delle altalene.
"cosa?"
"Credo che anche questa piccola peste qui sappia camminare ma non vuole dimostrarlo"
"Oppure semplicemente non si sente ancora pronto. Tony non è detto che perchè sono gemelli siano uguali in tutto"
"Te lo dimostrerò poi vediamo chi ha ragione"
Risposi come un bambino di cinque anni che vuole dimostrare di avere ragione.
Così presi in braccio Mark e sostenendolo per le braccia lo misi in piedi.
"Dai amore di papà cammina, so che puoi farlo"
Purtroppo la dimostrazione fu bloccata da fattori esterni.
"Tony, c'è un problema nella sezione 23 dell'ala est"
Disse Happy correndo verso di noi con in mano ancora il telefono con cui aveva ricevuto da poco la chiamata.
Pepper si allarmò.
"Sicuramente non sarà nulla di grave, ma è meglio che torniamo alla base"
Dissi cercando di rassicurare un po' tutti, d'altronde sono mesi che non succede nulla di preoccupante perchè preoccuparsi adesso?
Stavo per prendere in braccio Mark quando si udì un rumore in cielo, mi girai e lo vidi.
"Tu"
"Ti ero mancato!?"
Vidi Stane in una nuova armatura, non capisco doveva essere morto in quel incidente sul tetto della Stark, ma allora perchè è ancora qui.
Mi rigirai subito vero Pepper e Happy e con uno sguardo lui capì subito.
"Voi portate via i bambini io mi occupo di lui"
Dissi lasciando Mark tra le braccia di Pepper e Happy prese Peter ma prima mi lanciò le chiavi della sua auto dove nel cofano c'è la mia armatura da viaggio, piccola e compatta come una valigetta ma che si può trasformare in un arma letale.
La indossai e corsi da Stane.
"Oh ma che bei bambini, sai Tony aspettavo da tempo di vederli"
Mi misi in mezzo per evitare che li raggiungesse mentre loro correvano via, anche le poche persone che si trovavano in quel parco corsero via spaventate.
"Bene pronti per il secondo Round?"
Gli dissi lanciandogli una scarica di energia.
"Questa volta sarai tu a finire al tappeto, Tony!?"
"Io non ci conterei."
"Lo vedremo"
Mi colpì forte, e lo colpii ancora di più, mi stava quasi battendo. Lo scontro continuò per delle ore e nel frattempo le squadre dello S.H.I.E.L.D. arrivarono sul posto ma lui era troppo forte affinché quei argenti possano fagli qualcosa.
Bloccai i sui pugni con i propulsori, ma niente, ha potenziato la sua armatura.
"Jarvis tutta l'energia nel pezzo toracico, subito"
"Signore devo ricordarle che è un azione pericolosa"
"Lo so, ma fai quello ti ho detto"
"Lei mi ha vietato di autorizzarla a eseguire protocolli pericolosi per la sua sicurezza da quando ha avuto i....."
"Si lo so benissimo Jarvis, ma è un emergenza, se non lo fermo andrà da loro. Fa come ti ho detto"
"Va bene signore."
Una volta che tutta l'energia era concentrata nel pezzo toracico lanciai un onda verso Stane, per fortuna lo colpii e la sua armatura andò in cortocircuito e cadde al suolo privo di sensi.
Stremato scesi lentamente verso terra, sono veramente a pezzi.
"C'è mancato poco, eh Jarvis!?"
"Signore chiamata in arrivo da Pepper"
"Tony, oddio stai bene?!"
"Si si cara, tranquilla. Qui è tutto finito"
Dissi tranquillizzandola e feci segno agli agenti dello S.H.I.E.L.D. che erano arrivati per portare via Stane.
"Stane finirà in una super prigione nell'oceano per il resto dei sui giorni. Devo ricredermi su di te Stark, sei stronzo ma hai talento. Sicuro di non voler accettare l..."
"Fury, non c'è bisogno dei complimenti"
Dissi con il mio solito sorriso.
"Sai sono impegnato ho molti pannolini da cambiare, e beh ora devo andare"
Gli risposi prima di prendere il volo.
"Si ne riparleremo di questo Stark."
"Prenda un appuntamento, così lo posso ignorare"
Conclusi e poi volai via verso casa, dove sapevo di trovare Pepper Happy e i ragazzi.
Arrivai a Malibu e mentre entro in casa esco dall'armatura ormai semi distrutta.
"Tony!"
Disse Pepper correndo ad abbracciarmi, aveva in mano un biberon che stava preparando per i bambini.
"Stai bene?"
Mi chiese allarmata per via di alcune cicatrici inferte dai pugni di Stane.
"Si si tranquilla, sto bene, è tutto finito"
Dissi dandole un bacio e dopo mi allontanai da quel'abbraccio e mi guardai intorno.
"I gemelli?"
Chiesi.
"Di sopra con Happy"
Rispose e si avvicinò a me con i mano un panno umido per medicarmi i graffi sul viso.
"Con Happy dici!?"
"Si, si è offerto volontario"
"Lo sapevo"
Dissi a bassa voce una volta avuta la conferma della mia teoria che in fondo Happy si sia affezionato a loro.
"Cosa?"
"No niente."
Ci guardiamo negli occhi per qualche minuto. Quanto la amo, spodesterei il mondo per lei.
Veniamo interrotti dal suono dell Interfono.
"Ehm piccioncini, qui le cose stanno precipitando"
Disse Happy stressato e anche un po' inpanicato.
"Tranquillo Happy ora arriviamo"
"Bhe Tony sbrigati che qui la situazione è critica, corrono ovunque...Hey no tu Mark, no Peter, no, tu fermati.....e tu no vicino alla finestra...Allora cosa spettate!?!"
Disse Happy, mentre sotto si sentiva un gran-trambusto, urla e risate di bambino a destra e sinistra.
"Dobbiamo andare"
Disse Pepper e dopo ci precipitiamo di sopra dove veniamo accolti da un ragazzino che camminava verso di noi, deve essere scappato via.
"Hey piccolo Houdini dove credi di andare"
Dissi a Peter prendendolo in braccio e ci dirigiamo verso la stanza.
"Eccoci Happy"
Disse Pepper a Happy che era girato e intento a trovare qualcosa.
"Okay ho perso un..."
Rispose agitato mentre si girò.
"Oh bene l'avete trovato voi."
Dopo si sedette sollevato e stremato sulla poltrona.
"Happy che succede?"
Chiese Pepper avvicinandosi a lui e Mark che era seduto a giocare con dei pupazzetti.
"Sono impazziti!"
Si alzò in piedi e urlò iniziando a delirare.
"Lui o lui, non so chi ha iniziato a una rivoluzione, è successo di colpo. Uno correva di la uno di qua. Si avvicinavano a prese, mobili e uno di loro ha iniziato ad arrampicarsi, sembrava di stare al manicomio urlavano di qua e di la, lanciavano peluche ovunque e..."
"Va bene, tranquillo Happy ora ci pensiamo noi, grazie per essere venuto."
Disse Pepper.
"Aspetta hai detto che entrambi correvano per la stanza?"
Parlai alzando una mano e muovendola per la stanza mentre con l'altro braccio stringevo Peter.
"Si, correvano come saette e dovevo stare attento che non si facessero male, un incubo, ma che cosa gli date da mangiare?"
Rispose lui alzandosi.
"E avevo ragione parte due."
Esultai vittorioso.
"Ci pensate voi alle piccole pesti!? Devo andare, ci vediamo."
Disse Happy prima di uscire.
"Se ci serve un baby sitter ti chiamo"
Gli risposi scherzando.
"Guarda anche no"
Detto questo con un lieve sorriso se ne andò.
"Visto Pepper avevo ragione, camminano entrambi."
Dissi tornando da lei.
"Levati quel sorrisetto perchè da adesso in poi cominciano i guai, quello di prima era il tutorial ora inizia il gioco"
Quello che disse Pepper mi fece subito cambiare espressione, passando ad una terrorizzata che fece molto divertire i gemelli, è vero ora sarà un incubo ora correranno dappertutto e non c'è modo di fermarli, se in cinque minuti hanno messo a soqquadro una stanza pensa cosa faranno quando mi ritroverò da solo con loro, visto che per lavoro a volte o io o Pepper dobbiamo assentarci da casa per qualche giorno.
Visto che il combattimento è durato un bel po' è arrivato il momento di mettere a letto i gemelli, ma dato che erano così scatenati optammo che era meglio se si addormentavano con noi mentre vedevamo un film sul divano, così con la scusa di guardare il loro film preferito speravamo che si calmassero e poi crollassero.

Tutto era un quadro perfetto, io con mia moglie e i miei bambini sul divano, tutto perfetto tranne per qualche gomitata o ginocchiata da parte dei bambini che non stavano mai fermi, una volta era Peter a saltarmi addosso una volta era Mark e altre volte erano entrambi. Saltellavano e ridevano, io semplicemente stavo li a guardarli e assicurarmi che non cadano dal divano e ogni loro risata riempiva il mio cuore di gioia, sorridevo perchè ero felice, mi stavano massacrando ma ero felice, finalmente verso la metà del film iniziarono a crollare, prima si calmarono e si misero fermi seduti poi finalmente chiudono i loro occhi e dormono. Finalmente la pace ha inizio, mi girai e vidi che anche Pepper si era addormentata, Mark dormiva stando metà su di me e metà su Pepper mentre Peter si era impossessato di tutto il mio corpo, sotto al mio mento avevo una piccola testolina che teneva la mano a pugno sopra al mio reattore come se volesse stringersi a me per non lasciarmi mai, mi sistemai un po' meglio in modo che i due piccoli principi e la mia regina stessero comodi.
"DA DA"
Mi sembrò di sentire da Peter mentre lo sistemavo meglio, nah è impossibile, avrò sentito male, non è possibile che...


Hola!
Vi è piaciuto il capitolo? Fatemi sapere che ne pensate.
Ci vediamo l' 11.
~Leo.

Before Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora