cap.18

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Tony's pov
Più tardi anche l'altra peste si svegliò e iniziò a scatenarsi con Peter, io li tenevo d'occhio mentre giocavano in giardino. Poi mi arrivò un messaggio da parte del signor Rowks, il padre di Jason. E adesso che vuole? È passata più di una settimana dall'udienza in senato e a parte una amichevole e movimentata chiacchierata giorni fa non avevamo più parlato, forse vorrà chiarire avrà capito gli sbagli o sarà solo preoccupato per ciò che successo ieri alla Expo. Così lessi il messaggio camminando per il giardino allontanandomi un po' da Peter e Mark.
"Ciao Tony, mi chiedevo è un peccato lasciarci con questi rapporti, per ciò perchè non ci vediamo oggi pomeriggio, mentre Jason Mark e Peter giocano noi possiamo chiarire i nostri diverbi."
Decisi di accettare il suo invito, anche se reputo quel tizio pericoloso ma per scrivere un messaggio del genere un po' di senno dovrà pur avere nella zucca e non essere completamente pazzo.
Così anche se avevo pianificato di partire oggi stesso con i ragazzi e Pepper rimanderemo il tutto a domani.
Chiamai i bambini e loro furono entusiasti di passare un pomeriggio con il loro amico, visto che è da tempo che anche loro tre non si vedevano.

Più tardi nel pomeriggio  
Io e Pepper stavamo parlando nel mio laboratorio di questo eventuale viaggio mentre Peter e Mark aspettavano l'arrivo del loro amico nella loro stanza giocando con qualcosa, guardai distrattamente l'orologio sul mio polso mentre costruivo un'armatura e discutevo con Pepper. Erano quasi le quattro e mezza, a dire il vero mancava ancora un minuto, a breve sarebbe arrivato Jason con suo padre. 

Di solito nessuno è mai preciso al minuto, ma quel giorno capii l'importanza di quei sessanta secondi.

Appena scoccò il minuto sentiamo un forte rumore seguito da un boato e le pareti tremarono.
"Jarvis che sta succedendo!"
Gli urlai e dopo un millesimo di secondo lui rispose facendo un analisi dei danni. Io e Pepper ci lanciamo uno sguardo terrificati e corremmo dai nostri figli, mentre percorrevamo quel tragitto ci furono una serie di colpi sparati da quella che sembra una specie di mitragliatrice, guardai un po' più in là e vidi un elicottero situato proprio difronte a noi e non sembrava per niente amichevole. 
Corremmo il più veloce possibile, volevo chiamare un'armatura ma avrei perso tempo poichè sarebbe arrivato un modello vecchio visto che quello nuovo lo stavo aggiornando, volevo dare un'armatura a Pepper e mettere almeno lei in salvo e poi i bambini, ma non potevo visto che le armature sono codificate su di me. Non avevo mai pensato a fare un'armatura per la mia famiglia contando sempre di poterli riuscire a salvare io.
Arrivai prima di Pepper nella stanza dei bambini e corsi da loro, erano terrorizzati, Peter lo era meno ma nei suoi occhi si poteva leggere la paura.
"Ragazzi, su venite qui andrà tutto bene. Papà ora vi porta in salvo"
Gli dissi cercando di rassicurarli mentre le pareti continuavano a tremare scosse dai continui colpi da parte dell'aereo. Peter si fece coraggio e si incamminò verso di me.
"Bravo Petey bravo, ora vedi che finisce tutto..dai Mark ora tocca a te. Dai cucciolo puoi farcela"
Strinsi Peter tra le braccia, mi voltai indietro dove vidi Pepper. Il nostro piano era semplice prendere i gemelli e metterli in salvo.
"Dai Mark vieni puoi farcela"
Gli disse Pepper,ma appena fece un passo avanti una bomba sfondò le pareti provocando una scossa incredibile. Tirai a me Peter per proteggerlo e cercai di afferrare Mark, ma era troppo lontano, mentre le mura crollavano addosso a noi.
Quando il rumore cessò e tutto diventò fermo alzai lo sguardo per cercare Pepper e Mark. Trovai subito Pepper stava bene a parte qualche graffio.
Guardai fuori e per mia fortuna non vidi l'elicottero o meglio vidi quello dei militari, visto che già dal primo colpo Jarvis aveva attivato il protocollo imbucati alla festa, e quindi arrivarono militari pompieri e l'ambulanza.
"Papà dov'è Mark?"
Mi chiese Peter stringendosi a me, per fortuna stava bene o almeno così sembrava. 
"Tranquillo Petey ora lo trovo."
Mi alzai in piedi stringendolo a me e mi avvicinai a Pepper che con qualche difficoltà riuscì a raggiungermi.
"Pepper prendi lui io cerco Mark"
Le dico passandole il bambino e iniziai la ricerca, che sembrò vana, vedevo davanti a me solo macerie, nel frattempo i soccorsi già stavano facendo irruzione e dopo aver aiutato Pepper ad uscire arrivarono nella stanza.
"Signor Stark c'è qualcun altro in casa?"
Mi domandò un vigile del fuoco, rimasi in silenzio ancora incredulo di ciò che era accaduto, fu in quel istante di silenzio che sentii una voce chiamarmi.
Così raccolsi le forze e riuscii a trovare Mark.
"Oh cazzo ma quello è un bambino, svelto chiama subito i paramedici e digli di raggiungerci sopra"
Disse il pompiere al suo compagno vedendo Mark con le sue brutte ferite.
"Hey piccolo, su forza tieni gli occhi aperti"
Gli dissi tenendolo tra le braccia, aveva un brutto taglio sulla testa, cercai di farlo restare sveglio mentre i soccorsi si muovevano intorno a noi. Arrivarono i medici che lo sistemarono su una barella a mano togliendolo dalle mie braccia. Dopo, ciò che avvenne fu soltanto una corsa all'ospedale.
Una corsa di speranza.
Pepper andò nell'ambulanza con Mark mentre io con Peter andai nell'auto con Rhoedy che era corso appena Jarvis l'ha avvisato.
Arriviamo all'ospedale dove ci riuniamo con Pepper. Mark finì in una sala intensiva sotto operazione, anche me Peter e Pepper fummo visitati e a parte qualche graffio e livido non avevamo riportato nulla di grave.
Così ci sediamo ad aspettare fuori dalla sala dove stavano cercando di salvare Mark.
Più tardi arrivano anche May e Ben e infine Stane arrivò con un dottore.
Erano passate ore da quando entrammo in quel ospedale e nella sala c'era solo il silenzio.
Io rimasi con Pepper, May e Ben e cercavamo di deviare l'argomento da ciò che stava accadendo, Peter rimase in disparte senza dire una parola. Provammo a parlargli ma niente. Stane per fortuna mi aiutò e non poco. Sono distrutto tutto ciò che ho più a cuore è stato quasi distrutto desidero solo una cosa scoprire chi ha fatto tutto questo e vendicarmi.
Poi arrivò un messaggio.
<<Ciao Stark. Allora ti è piaciuto il nostro incontro? Abbiamo chiarito le cose no? Tu hai distrutto la mia famiglia arrestando mio fratello e ora io ho distrutto la tua. Ti risparmio la fatica non venire a cercarmi sono sparito, non mi troverai mai, goditi il resto della tua vita con quello che ti rimane di famiglia perché sappi che non lascio le cose a metà. So che uno dei tuoi gemelli è ancora illeso. Non lascerò le cose così.>>
Okay è ufficiale ora lo uccido, ma prima devo proteggere la mia famiglia.
Stane tornò con il dottore e fu lì che ebbi la notizia peggiore della mia vita.





¡Hola!
Ci vediamo l'8...
~Leo







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