Baby tu non ci pensare💭 ||Capo Plaza

Dodici

Dopo un mese...

Afferro gli ultimi libri di scuola che mi sono rimasti e li butto nello scatolone, sospirando affaticata dal caldo e dalla fatica. Chiudo tutto con lo scotch, per poi trascinarlo fino fuori camera mia, dove un ragazzetto sui sedici anni li sta aspettando. Ho finito il mio orale di maturità e sono uscita con un dignitoso 78, così ho deciso di regalare tutti i miei libri ai ragazzi più bisognosi, invece che venderli.
Il ragazzo afferra l'ultimo scatolone e lo porta fino al camioncino parcheggiato fuori in giardino. Mi ringrazia sorridente, come se avessi fatto chissà cosa, per poi salire e fare cenno al padre di partire.
Rientro in casa abbastanza serena, soprattutto per essermi tolta lo stress della scuola che mi stava tanto opprimendo. Ora dovrei pensare al mio futuro, al lavoro, ma in realtà ancora non ho deciso cosa fare. Mi sono rifiutata di lavorare con mio padre, le cose me le voglio guadagnare, e questo purtroppo sta creando parecchio malumore in casa. Ma io non ci voglio pensare e basta.
La suoneria del mio cellulare mi distrae, così lo prendo e rispondo subito, leggendo il nome di Sofia. «Ari, sei a casa?» mi domanda con un tono agitato che mi mette in allarme, pensando subito al peggio. Di solito lei è sempre quella calma tra le due.
«Sì, sì, sono in camera. Che succede?» rispondo altrettanto in ansia, spaventata dal suo modo di fare.
«Accendi subito il computer. È uscita la versione deluxe dell'album di Capo Plaza e credo che tu debba ascoltarla». Rimango interdetta, visto che sarebbe dovuta uscire tempo fa, e soprattutto non capendo per quale assurdo motivo avrei dovuto ascoltare le nuove canzoni del mio "ex".
«Ma lo ha fatto uscire a metà tour, che senso ha? E per quale cazzo ti motivo dovrei perdere tempo a sentirlo?» vado sulla difensiva, anche se in realtà muoio dalla voglia di riascoltare la sua voce. In queste settimane ho studiato molto e sono stata impegnata, ma ora, beh, sto riniziando a pensare a Luca e tutto quello che abbiamo vissuto. E come spesso succede quando il tempo passa... la rabbia inizia ad andarsene.
«Hanno posticipato la data perché lui voleva inserire un altro pezzo, da quel che so. Senti ascoltati Ratata e Vabbene, New Jeans puoi anche saltarla. Sono le tre nuove e fidati, devi sentirle» mi ordina Sofia, prima di attaccare il telefono senza nemmeno salutarmi.
Non ci sto capendo nulla, mi sembra tutto così strano, a lei non piace nemmeno la trap. E poi lo sanno tutti che ho smesso di ascoltare Plaza da quando abbiamo litigato, perché sentire la sua voce mi fa stare male.
Scelgo di fidarmi della mia amica, così digito Ratata su Spotify e la faccio partire, mettendo il volume al massimo, essendo l'unica in casa.

"Ora che sto in alto non mi scordo da dove vengo"

Seh, gli piacerebbe, ormai è diventato tutt'altra persona, le collane d'oro gli hanno oscurato la memoria. Sbuffo, scocciata da quanto finga di essere un'altra persona nella sua musica.

"Baby vieni solo con me non vuoi starci con gli altri, baby lo sappiamo io e te non è solo scoparci"

Spalanco gi occhi di colpo, riconoscendo la canzone che aveva scritto con me sul divano e che molto probabilmente si riferiva proprio a noi. Credo volesse farmi una sorta di sorpresa, visto che proprio mentre la stava scrivendo io gli avevo chiesto se ciò che facevamo fosse solo scopare. Mi sta dicendo che per lui non era solo quello, e io come una stupida ci sto credendo.

"Sono in tour e nella tele non riesci a guardarmi"

Cristo, ora non ho più dubbi. È per me, mi sta proprio parlando, come se sapesse che sto ascoltando il suo album. Dio, non ci credo. Mi ha dedicato una cazzo di canzone.

"La tua girl vuole un bad boy yah, lei con gli occhi si mi spoglia, lei ne fuma un'altra e balla, fanculo la noia"

Porca puttana, ha messo pure la frecciatina ad Alessandro. Scoppio a ridere, sentendomi al settimo cielo nel sapere che per lui non sono stata proprio solo uno zerbino. Non ci sto credendo, ho la faccia che va a fuoco dal rossore, sto su un altro pianeta.