Quattro

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Passo un'ultima volta il rossetto bordeaux sul mio labbro inferiore, per poi farmi scattare qualche foto da Sofia: stasera siamo troppo ben vestite per non essere immortalate. Andare al Fiore di Loto è l'evento che ogni giovane sogna durante la settimana: è una discoteca per persone di buona famiglia dove spesso si possono incontrare dei vip. La mia amica ed io postiamo su instagram mentre aspettiamo che i suoi amici ci accompagnino al locale.

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aricastelli tutte le notti che io c'ho sperato...

Sorrisi nel notare il like di Ava e cliccai sul suo profilo, pietrificandomi nel vedere un video di una macchina ferma davanti ad una discoteca e dei ragazzi appoggiati al cofano a bere. «Sofia, credo che Capo Plaza sia al Deja-vú» urlo terrorizzata, mentre la mia amica si precipita da me.
«Ma è un locale da cafoni!» esclama sbigottita e schifata, mentre io scoppio a ridere per il suo essere così snob. Rimango in silenzio per qualche secondo cercando di ragionare, ma l'istinto ha, come sempre, la meglio.
«Andiamoci. Dì ai tuoi soci di portarci lì, ti supplico. Poi loro possono andare dove vogliono. Se non vuole rispondere ai messaggi mi scuserò dal vivo» la supplico, inginocchiandomi davanti a lei. Alza gli occhi al cielo, esasperata, per poi tuonare «solo perchè lui è figo e famoso e tu stasera sei troppo bella per non incontrarlo».
La abbraccio riempiendola di parole dolci, elettrizzata all'idea di poterlo rivedere. Controllo un'ultima volta il mio riflesso allo specchio e poi faccio un gran respiro, cercando di calmare l'agitazione. Io lo odiavo, giusto?

***
Muovo i fianchi contro quelli di Sofia mentre balliamo in mezzo alla pista e ci scateniamo al ritmo di Te bote. Questa sera sono molto meno andata del solito, la mia amica ed io abbiamo solo bevuto qualche shottino per prendere coraggio, ma il reggaeton sprigiona in noi il nostro lato animalesco. Questo posto è strano, pieno di gente che non mi piace, ma cerco di non giudicarli, rendendomi conto che nemmeno a loro piacciono due ragazze tutte firmate come noi.
«Arianna, girati! Guarda il privé, ci sono gli amici di Plaza. Dobbiamo imbucarci lì dentro, subito!» urla Sofi nel mio orecchio. Mi volto, presa dalla foga di reincontrare quel ragazzo che mi ha colpito così tanto da rimanermi in testa per giorni, e cerco un modo per raggiungerlo. La paura che lui mi possa offendere un'altra volta mi assale, ma la voglia di rivedere quelle due pozze nere è troppa per perdersi in inutili pare.
Un gruppo di ragazze molto belle ed eleganti sale le scale, dicendo qualcosa al bodyguard ed entrando nel privé, quindi ci mettiamo dietro di loro fingendo di essere amiche. Pensavo fosse più difficile infilarmi tra i famosi, e invece a quanto pare essere vestita nel modo giusto fa tutto.
Una volta entrate, Sofia ed io ci dividiamo perchè inizio a correre di qua e di là, volendo trovarlo ad ogni costo. Incrocio lo sguardo di Ava, che mi guarda sbigottito e divertito, così accenno un saluto imbarazzato: forse sono troppo sobria per affrontare questa situazione. Mi fa un cenno, indicandomi una terrazza dove riconosco Plaza fumarsi una canna e dissetarsi con un drink grande quanto un barile. Annamo bene.
Mi avvicino a lui, spaventata ed eccitata allo stesso tempo, sentendo le scosse di adrenalina percorrermi tutto il corpo. Il problema è capire se sono così perchè lui è famoso ed io sono una ragazzina stupida, o se sono esageratamente attratta da lui.
«Luca, eh? Non male come nome per uno stronzo» commento, catturando la sua attenzione e facendolo voltare. Mi sorride sghembo, con i suoi occhi scuri parecchio arrossati e il viso decisamente rilassato. A sto giro è lui quello andato, mi sa.
«Guarda guarda chi c'è qui. Questo posto non è troppo tamarro per i tuoi standard?» mi sfotte, appoggiandosi alla ringhiera e scansionando tutto il mio corpo. Sono sempre stata abbastanza sicura di me, eppure in questo momento mi vengono mille dubbi su come sono vestita, sul mio corpo, su come mi trucco e così via. È come se, volendogli piacere a tutti i costi, io abbia mille paure su ciò che possa pensare di me.
«Oggi stai molto meglio, comunque...» continua lui lasciando in sospeso la frase per sapere il mio nome, non levandosi dal viso quello stupido sorriso sghembo che mi fa venir voglia di riempirlo di schiaffi. O di baci, ora che lo osservo meglio.
«Questo posto è troppo tamarro per gli standard di chiunque. Ad ogni modo, mi chiamo Arianna. Volevo scusarmi per l'altra sera: potevo evitare di ridurmi così e tu ti sei preso pure la colpa» confesso parlando di corsa, per quanto sono agitata. C'è un attimo di silenzio imbarazzante, e ho il dubbio di aver parlato troppo velocemente, soprattutto per uno che si è riempito di canne.
«Sai il mio nome, i miei post sui social, dove vado in discoteca. Mi hai stalkerato giusto un po', eh?»
Chiudo gli occhi, sentendo il mio viso andare totalmente a fuoco e di istinto me lo copro con le mani, vergognandomi a morte. Plaza scoppia in una fragorosa risata: probabilmente pensa che io sia una bambina, e forse ha ragione. Entro in panico e lui lo nota, ma la cosa sembra divertirlo parecchio.
Mi volto per andarmene, stufa di sentirmi sempre in torto, ma vengo fermata dalla sua presa sulla mia spalla destra. «Eddai, non volevo offenderti. Rilassati» sussurra porgendomi la canna che poco prima stava fumando. Esito un poco, per poi afferrarla tra le mie labbra, sfiorando così anche le sue dita, e fissando il mio sguardo nel suo. Mi allontano di poco, sentendomi sottopressione, e mi muovo nella terrazza, riconoscendo le prime note di me rehúso e muovendo le gambe a tempo. Scrocco un sorso del suo Malibu mentre seguo il ritmo di una delle mie canzoni spagnole preferite.
«Mi piace come balli, come ti muovi» sussurra con voce roca, posizionandosi dietro di me e avvolgendo un braccio attorno al mio petto per avvicinarmi sempre di più a lui. Rallento i miei gesti, esagerandoli e facendo scontrare sempre di più i miei fianchi contro il suo corpo per farlo impazzire. Non ho mai sedotto uno famoso in vita mia, ma so di certo che su alcune cose nessuno sa resistere. Le sue labbra mi sfiorano la spalla e lasciano baci umidi fino ad arrivare al lobo del mio orecchio, che viene ripetutamente mordicchiato. Tiro indietro la testa, presa dal momento, e Luca mi stringe sempre più contro di sè, facendo aderire del tutto i nostri corpi.
Il modo in cui mi guarda mi fa impazzire, mi fa sentire bella per davvero, risveglia in me fantasie proibite, anche se so che probabilmente è stordito dall'erba. Appoggia le mani sui miei fianchi, accarezzando lentamente tutto il mio busto, per poi farmi voltare e far scontrare i nostri bacini. Mi fa segno di avvicinare il mio viso al suo, e così faccio, completamente dominata da ogni suo volere. Aspira dal suo spinello, per poi avvicinare le sue labbra alle mie e sfiorarle, facendo passare il fumo dalla sua bocca alla mia.
Rimango totalmente ipnotizzata da quel gesto, tant'è che non riesco a spostarmi nemmeno di un centimetro, come se fossi in trance. La sua è una mossa banale, vista già mille volte, eppure con lui sembra speciale, mi fa sentire le scosse di elettricità ovunque. Non mi fermo molto a pensare, anzi, me ne fotto, e seguo ciò che il mio corpo desidera.
Faccio un passo in avanti unendo le mie labbra alle sue, dando vita ad un bacio che ho desiderato e sognato per giorni interi. Luca mi prende il viso, avvicinandolo ancora di più a sè, per poi portarmi verso la ringhiera del terrazzo e incastrarmi tra lui ed essa. Le nostre lingue non sembrano intenzionate a staccarsi, dando vita ad un bacio lungo minuti. Mi sento su un altro pianeta, estasiata di essere riuscita ad ottenere il ragazzo che mi aveva stregato la settimana prima.
Plaza mi accarezza ovunque, infilando la sua mano tra le mie gambe, sfiorandole delicatamente, facendomi venire la pelle d'oca. Mi guardo intorno, controllando che nessuno ci stia osservando e, una volta sicura di non avere addosso occhi indiscreti, mi lascio andare.
Le sue dita risalgono lungo le mie cosce, infilandosi sotto la mia gonna e raggiungendo i miei slip, che prontamente sposta. Mi lancia un'occhiata di conferma, ed io sorrido, rendendomi conto che purtroppo non è scontato che un uomo si preoccupi di sapere se è tutto okay.
So che sto facendo una cosa scorretta, che è troppo presto ed è un luogo pubblico, ma è come se il mio cervello fosse totalmente resettato. È da tanto tempo che cerco di superare il limite, e con lui mi riesce naturale, come se riuscisse a darmi tutto ciò che cerco.
Sento le sue dita entrare in me e cerco di trattenere i gemiti, mentre affondo la testa nell'incavo nel suo collo e ne mordicchio la pelle. Guidata da lui, lo accarezzo a mia volta da sopra i pantaloni, sentendomi potente nel vederlo dipendere da me. Fa dei movimenti circolari, esperti, e in un attimo mi rendo conto di quante volte lui possa aver fatto una cosa del genere. Un mix di gelosia e inadeguatezza si impadronisce di me, facendomi irrigidire di colpo, risvegliandomi dal paradiso che stavo vivendo. «Vieni a casa con me?» mi domanda Luca, pensando che il mio cambio di umore sia dovuto al voler andare fino in fondo. Rimango paralizzata, non sapendo cosa rispondere: se dico sì, lui ottiene ciò che vuole e non ci rivedremo più, se dico di no mi insulterà a morte e non vorrà più vedermi. Bella merda, insomma.
«Plaza ritorna dentro, sono arrivate delle tue fans che ti stanno cercando ovunque, potrebbero vedervi» urla una voce sconosciuta, facendoci dividere di colpo. Un uomo sulla trentina ci sorride imbarazzato, mentre ci fa segno di raggiungerlo. Rientriamo nel silenzio più assoluto ed incontro Sofi che mi riempie di insulti perchè è tardi e i suoi amici sono arrivati a prenderci già da mezz'ora. Pensavo fosse passato qualche minuto da quando siamo entrate, non ore.  Guardo il ragazzo al mio fianco, non sapendo cosa fare, ma un gruppo di ragazzine lo assale chiedendogli autografi e foto. Mi mima uno scusa da lontano ed io sorrido, intenerita dalla scena, per poi avviarmi verso l'uscita del locale. Non male, come serata.

Baby tu non ci pensare💭 ||Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora