Il cielo di Ipswich era nuovamente nuvoloso e una piccola folata di vento mi aveva colpita in pieno, facendo svolazzare i miei capelli. Era una settimana che non mettevo piede fuori casa, così feci un respiro a pieni polmoni e mi godetti per qualche secondo quell'arietta fresca. Avevo appena concluso il mio primo progetto di lavoro che mi aveva costretta a rimanere attaccata al computer per parecchie ore e sentivo il disperato bisogno di staccare. Da poco avevo trovato lavoro in una agenzia di arredamento di interni ed ero estremamente contenta.
''Cadence io sono pronto'' sentii la voce di mio fratello Brody alle spalle. Mi avvicinai per aiutarlo a riporre in macchina gli scatoloni che teneva tra le braccia. Il mio fratellino si stava trasferendo per frequentare il college a Kingston Upon Thames. Aveva insistito per vivere da solo invece che nei dormitori perché era convinto che fosse ''roba da ragazzini''. E nonostante inizialmente pensavamo ci stesse prendendo in giro, lui era pienamente convinto della sua scelta, così, poco dopo, ci eravamo messi alla ricerca di una casa che potesse andar bene per i suoi bisogni.
Guidai per poco più di due ore e, dopo aver trovato parcheggio, portammo gli ultimi scatoloni nell'appartamento che si trovava al secondo piano di una palazzina. Neanche il tempo di mettere un piede nel portone che una voce ci fece fermare e girare.
''Serve una mano?'' ci domandò un ragazzo. Era castano e aveva uno sguardo profondo. Ci aiutò nonostante gli avessimo detto che non ce n'era bisogno. Scoprimmo essere il vicino di casa di mio fratello.
''Comunque sono Tom'' disse sorridendo stringendo la mano prima a Brody e poi a me. ''Cadence, piacere. Ti ringrazio, sei stato molto gentile'' proferii guardandolo negli occhi e non appena ricambiò lo sguardo abbassai prontamente il mio.
''Chiamami per qualsiasi cosa, va bene?'' si rivolse a mio fratello che lo ringraziò più volte. Dopo i saluti entrammo nei rispettivi appartamenti.
Lo aiutai a sistemare le ultime cose e ci sedemmo insieme sul divano per qualche minuto.
''Non avrei mai pensato che saresti stato tu il primo ad andartene di casa'' gli dissi appoggiandomi sulla sua spalla.
''E invece il tuo piccolo fratellino ti ha fregata'' replicò dandomi un bacio sulla testa.
''Un po' mi mancherai devo ammetterlo. La casa sarà più silenziosa senza di te ''
''Mi mancherete anche voi''
''Qualsiasi cosa mi devi chiamare ok? Corro subito da te, anche se ci vogliono due ore ad arrivare fin qui. E mi raccomando fai attenzione a tutto.''
''Va bene mamma''
''Ah ah non sei divertente''
''E invece si mammina. Ora vai che ti aspetta un bel viaggetto e non vorrei che venisse giù il temporale''
''Ok papà'' replicai alzandomi dal divano. ''Ti voglio bene'' proseguii abbracciandolo.
''Te ne voglio anche io Cade, scrivimi appena arrivi''
Uscii e mi diressi verso la macchina. Feci partire la mia playlist preferita e mi avviai per tornare ad Ipswich, dove mi aspettava una pioggia incessante.
Ovviamente non mi ero portata l'ombrello e nel piccolo tratto che dovetti percorrere dalla macchina alla porta mi inzuppai completamente. Mi feci una bella doccia calda e dopo esser scesa per cenare e parlare un po' con i miei genitori risalii in camera. Mi buttai sul letto, la giornata era stata piuttosto stancante, e presi il cellulare che avevo precedentemente posato sul comodino.
Una notifica. Instagram.
@tomholland2013 ha iniziato a seguirti.
---------------------------------------------------------------------------------------------------
Ciao a tutti, questa è la prima storia che scrivo su Tom e sono molto emozionata. Ci tengo a sottolineare che, durante il corso dei capitoli, Tom non sarà famoso. Spero piaccia a chiunque la leggerà.
Un abbraccio, Giulia♡
STAI LEGGENDO
Yuanfen || Tom Holland
Fanfiction''Ciò che è destinato a te troverà il modo di raggiungerti''