Calma piatta, nessuna ansia, solo emozione.
Dalla cucina proveniva un profumo intenso di arancia e cannella che si diffondeva in tutta la casa. Mio papà sarebbe tornato tardi dal lavoro e quindi mi ero offerta io per aiutare mia mamma con la cena. Li avrebbero raggiunti degli amici ed io mi sentivo fortunata che l'appuntamento con Tom fosse quella sera, la voglia che avevo di trascorrere una serate con gli amici dei miei era pari a zero.
Cucinammo in grande, lasagna, tacchino, torta e biscotti. Non appena finii di tagliere le patate per il contorno, salii nel mio bagno per farmi la doccia. Asciugai i capelli e cercai di renderli mossi. Questa volta truccai leggermente di più gli occhi e, prima di uscire, applicai un velo di burro cacao. Scesi le scale e salutai velocemente mio papà, rientrato da poco a casa.
Vidi Tom appoggiato alla sua macchina che digitava qualcosa al telefono. Alzò lo sguardo non appena sentì la porta chiudersi, mi sorrise.
''Ciao Cadence'' disse aprendo le braccia.
''Ciao Tom'' replicai per poi andargli incontro ed abbracciarlo. Il mio cuore, come al solito, accelerò. Profumava di fresco. Chiusi per un secondo gli occhi in maniera da imprimere nella mente le sensazioni provate in quel momento.
''Dove mi porti?'' domandò dopo esserci staccati.
''Al Waterfront, dovremmo arrivare giusto in tempo per il tramonto '' risposi, il mio cuore non accennava a rallentare.
Presi le chiavi della macchina dalla borsa, avrei guidato io questa volta. Il luogo distava pochi chilometri da casa mia e di conseguenza il viaggio fu breve. Parcheggiai nello spiazzale del cinema e percorremmo a piedi il restante tratto.
17:35 il sole stava per calare ed io ero emozionata. Il tramonto era il mio momento preferito della giornata, mi perdevo nei colori del cielo, cercavo sempre di immortalarlo con il telefono ma non risultava mai stupendo come dal vivo.
Guidai Tom oltre la strada per sederci sul molo. Lo spettacolo che ci trovammo di fronte fu questo.
Gli ultimi raggi di luce sbattevano sulle case terra bruciata intensificandone il colore. Il rosa del cielo rifletteva nell'acqua che, leggermente agitata, muoveva le barche attraccate.
''E' bellissimo qui' esclamò Tom mentre si guardava intorno. Nonostante il panorama fosse spettacolare, il profilo di Tom mi ammaliava ancora di più delle sfumature del cielo.
''Ti ho portato qui perché penso sia uno dei posti più belli di Ipswich. Da bambina ci venivo spesso con mio papà e rimanevo sempre rapita dalla grandezza delle barche.''
''Raccontami di più della tua infanzia'' proferì Tom un secondo dopo essersi girato verso di me.
Gli parlai delle passeggiate che facevo con nonno e di quanto tempo trascorrevamo insieme. Ci riconoscevano tutti per strada. Gli dissi che non era molto che se n'era andato e che mi mancava ancora tanto. Gli raccontai dei natali con Brody e di quella volta che chiamarono un Babbo Natale per farci una sorpresa ma gli cadde la barba proprio davanti ai nostri occhi. Tom non smetteva mai di guardarmi e seguiva con attenzione le storie che gli stavo narrando.
Smisi di parlare e mi girai ad osservare l'ultimo pezzetto di sole che tramontava. Appoggiai la testa sulla sua spalla e restammo in silenzio per qualche minuto godendoci la vista. Mi sentivo in pace.
''Devo confessarti una cosa'' proferì Tom. Mi alzai e lo guardai dritto negli occhi.
''Mi piaci Cadence. Non smetto di pensarti da quando ti ho vista con quello scatolone in mano nel mio palazzo.''
Il mio cuore perse un battito.
''Anche tu mi piace Tom, tanto'' Il suo volto si illuminò con un sorriso.
''Davvero?'' domandò incredulo.
''Non fare quella faccia'' esclamai ridacchiando ''non è difficile prendersi una cotta per te''
Si avvicinò e mise una mano sulla mia guancia.
''Potrei dire la stessa cosa di te'' si leccò le labbra e si avvicinò ancora di più ''Questa volta non ci interromperà nessuno'' disse. Scossi la testa e dopo pochi secondi la distanza che ci divideva si annullò. Appoggiai le mani sul suo petto e mi lasciai trasportare. Le sue morbide labbra provocarono in me una sensazione fino ad ora sconosciuta. Quando ci staccammo, restai per pochi secondi ancora con gli occhi chiusi, incredula di esserci finalmente baciati.
''Questo era il mio primo bacio'' proferii d'istinto abbassando lo sguardo, non sapevo nemmeno perché l'avevo detto ma sentivo che con lui potevo aprirmi su qualsiasi argomento.
''Non male direi no?!'' sorrise sghembo. Scoppiai a ridere ed annuii.
Ci alzammo per tornare alla macchina ma non appena arrivammo davanti al cinema, Tom mi bloccò.
''Ti va di vederci un film prima di andare?''
''Certo'' annuii contenta.
Prendemmo i biglietti per uno dei primi film in lista e, per tutta la durata, ci tenemmo mano ella mano.
Tornammo a casa dopo due ore.
''Ci vediamo presto ok?'' mi disse Tom con la faccia da cucciolo.
''Ok'' replicai. Mi prese per i fianchi e mi avvicinò a sé. ''Mi mancherai'' proferii alzando leggermente la testa dati i qualche centimetri di differenza. ''Anche tu'' e poi ci baciammo di nuovo. Lo strinsi a me prima di salutarlo.
''Stai attento'' mi raccomandai. Fece il cenno militare e mi lasciò un ultimo sorriso prima di salire in macchina.
Aspettai che lasciasse il viale di casa ed entrai. Chiusi la porta alle mie spalle e mi ci appoggiai, una mano sul cuore. Sorrisi ampiamente senza rendermi del tutto conto di ciò che era accaduto.
Salii in camera mia in punta di piedi data l'ora e mi buttai sul letto.
Ero contenta come non mai.
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Yuanfen || Tom Holland
Fanfic''Ciò che è destinato a te troverà il modo di raggiungerti''